Perché gli uomini (e i maschi dei mammiferi) sviluppano
i capezzoli se dal punto di vista evolutivo non sono per
loro di alcuna utilità? Nelle donne, infatti, il capezzolo
è fondamentale per allattare, ma negli uomini
apparentemente non serve a nulla. La presenza di questa caratteristica anatomica negli
individui di sesso maschile si spiega risalendo allo sviluppo embrionale degli
esseri umani e ai meccanismi dell’evoluzione. Sia
maschi che femmine in origine corrispondono a un singolo embrione che
durante le sue prime fasi di sviluppo – perciò quando comincia a
prendere progressivamente forma il corpo – non presenta ancora differenze sessuali
evidenti: è proprio in questo periodo (tra la quarta e la
sesta settimana) che si sviluppano le strutture anatomiche di base che
caratterizzano entrambi i sessi, inclusi i capezzoli. È
solo in seguito, intorno alla settima settimana, che
si attivano i geni che portano alla differenziazione sessuale (in
particolare un gene chiamato SRY, presente nel cromosoma Y, caratterizzante
il sesso maschile). Quando questo processo si innesca, però, lo sviluppo dei
capezzoli è già cominciato e quindi questi ultimi alla fine rimangono anche
negli uomini.
Una svista, una dimenticanza, insomma un errore.
La questione rimane comunque aperta: perché, essendo
un tratto inutile negli individui di sesso maschile, come mai l’evoluzione non
ha portato all’eliminazione dei capezzoli, magari anche in una
fase successiva dello sviluppo embrionale o addirittura dell’individuo già
formato?
L’evoluzione tende a favorire tutti quei tratti che
conferiscono un vantaggio in termini di sopravvivenza e riproduzione e a
sfavorire fino a cancellare tutte quelle caratteristiche che invece portano a
svantaggi evidenti. Nel caso dei capezzoli maschili, la loro presenza non comporta alcun
svantaggio significativo e, di conseguenza, non c’è stata
una pressione evolutiva sufficiente a farli scomparire.
Un’altra prova che non c’è un Dio perfetto che crea le
cose, secondo un disegno perfetto, ma solo la pressione della spinta evolutiva
che lavora al risparmio, e fa snche cose inutili o sbagliate. Qualcosa che si fa da
sola, attraverso prove e tentativi, alcuni abbandonati, alcuni sbagliati,
alcuni inutili. E si vede!
Non c’è un gran Dio, un disegno determinato e infallibile. C’è qualcosa che si arrangia e fa fatica ad emergere! Proprio come ogni forma di vita che non ha niente di garantito.
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