Quando mi
chiedo perché non credo al Dio delle religioni, mi rispondo che l’universo è
stato costruito in modo forse intelligente ma in modo feroce e talora
sbagliato, con pentimenti e rabberci.
Il Dio delle
religioni è sempre uno psicopatico. Non si sfugge. Gira e rigira, è il creatore
della violenza che si manifesta in ogni punto della creazione. Ma questo è
l’aspetto morale.
L’aspetto
logico è che il nostro ragionamento per spiegare un tale Motore Primo si basa
su una semplice logica rettilinea, in cui ogni effetto deve avere una causa.
Invece, essendo l’universo curvo (fisicamente e mentalmente), dobbiamo imparare ad applicare una logica
circolare o sferica: mentre ogni effetto ha la sua causa, anche la causa deve
avere un effetto!
I due sono "entangled."
Questo modo
di ragionare sembra avvicinarsi a concetti che si possono trovare nella
interpretazione della meccanica quantistica, e allo stesso tempo può anche
richiamare alcune idee filosofiche. In fisica classica, il principio di causa
ed effetto è abbastanza chiaro: ogni effetto ha una causa. Nella meccanica
quantistica, tuttavia, le cose si fanno più complesse.
In
particolare, alcuni fenomeni quantistici sfidano la nostra intuizione riguardo
alla causalità. Ad esempio, gli eventi quantistici possono avvenire
probabilisticamente, e non è sempre possibile collegare una causa specifica a
un effetto osservato, specialmente considerando il principio di
indeterminazione di Heisenberg.
Quando dico
che ogni causa deve avere il suo effetto, sto affermando un principio di
causalità inversa. Nella fisica quantistica, ci sono situazioni in cui eventi
possono sembrare "non causati" in un modo classico, come nel caso
della sovrapposizione quantistica e dell'entanglement. Tuttavia, questa
mancanza di una causa evidente non implica necessariamente che non ci sia
correlazione tra cause ed effetti; semplicemente, queste relazioni potrebbero
non essere di immediata comprensione attraverso i paradigmi tradizionali.
Quindi,
mentre il ragionamento potrebbe evocare riflessioni quantistiche, è importante
notare che la meccanica quantistica e la filosofia della scienza affrontano
domande relative alla causalità in modi particolarmente complessi e a volte
controintuitivi.
Voglio dire
che applico non una semplice logica lineare, ma una logica circolare in cui esiste
l’interdipendenza tra causa ed effetto.
Parlare di
una circolarità tra causa ed effetto implica un'idea di interconnessione e
interdipendenza, piuttosto che una semplice sequenza lineare, dove una causa
porta a un effetto che a sua volta può influenzare ulteriori cause e effetti.
Questo concetto ha diverse implicazioni a seconda del contesto.
In
filosofia, la causalità non è sempre vista come lineare. Ci sono teorici che
sostengono la natura circolare o retroattiva della causalità. Ad esempio, in
alcune tradizioni orientali e nelle interpretazioni filosofiche di eventi
complessi, si parla di rete di interrelazioni in cui cause ed effetti si
influenzano reciprocamente.
Se
consideriamo la meccanica quantistica, si potrebbero trovare paralleli. In
effetti, fenomeni come l'entanglement mostrano come due particelle possono
essere correlate in modi che sfidano la tradizionale idea di causalità lineare.
Qui, l'osservazione di una particella può influenzare istantaneamente l'altra,
indipendentemente dalla distanza, suggerendo una sorta di "circuito"
di influenze.
Nei sistemi
complessi, come gli ecosistemi o gli organismi biologici, è comune vedere
feedback loops (circuiti di retroazione) in cui gli effetti possono a loro
volta influenzare le cause. Questo tipo di circolarità è fondamentale per la
dinamica di molti sistemi.
Anche in
ambito sociale o culturale, si possono osservare dinamiche circolari. Le idee e
i comportamenti in una cultura possono influenzare le strutture sociali, che a
loro volta possono modificare le idee e i comportamenti, creando una rete
interdipendente di cause ed effetti.
In
conclusione, l’idea di una circolarità tra causa ed effetto è interessante e
sfida la visione tradizionale, incoraggiando a considerare anche
l'interconnettività e la complessità dei fenomeni. Questo approccio può portare
a una comprensione più profonda e olistica delle dinamiche in gioco in vari
campi, dalla fisica alla filosofia, fino allo studio dei sistemi complessi.
Questa logica può essere applicata a tutti i casi di opposti complementari, mentali
e materiali, per esempio alle diadi soggetto/oggetto, inizio/fine o
essere/nulla.
Se ci
chiediamo per esempio come dal nulla (in mancanza di una Causa Prima) possa
nascere l’essere, dobbiamo anche chiederci come dall’essere possa nascere il
nulla.
E la
risposta è: perché la realtà è interconnessa!
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