venerdì 2 agosto 2024

Tutto è duale

 

Tutto è duale

Visto che il processo creativo o formativo segue lo schema diadico (dualismo di forze complementari) e visto che tutto ha la stessa origine, lo schema diadico si ritrova dappertutto: nella materia e nella psiche, anzi questa è già la prima diade. Non c’è quindi il problema, tipico di certa filosofia e scienza, di conciliare il cervello (materia) con la coscienza. Tutto è dotato in qualche modo di coscienza fin dalle origini, fin dalle prime particelle o sassi.

Questo spiega la natura duale di tante cose: l’io, la coscienza, il cervello, la mente, il corpo, lo spazio-tempo.  Per esempio, il cervello è formato da due emisferi, il corpo è in gran parte duale, la mente è duale (in se stessa e nelle sue espressioni, pensieri, sentimenti, percezioni, emozioni, ecc.), il sé è duale (sia come soggetto/oggetto, sia come conscio e inconscio), la coscienza è duale (due in uno), la materia è in gran parte duale (onda/particella), il tempo è duale (passato/futuro), le forze sono in gran parte duali, la fisica classica (particella/campo) e la fisica quantistica (particella/onda) sono duali, ecc.

Ma a noi interessa il funzionamento del cervello-mente, che essendo duale, pensa in modo duale. E qui le polarità contrapposte e complementari sono incalcolabili. Non c’è quasi concetto (sostantivo, verbo…) che non abbia il suo contrario. E quando parliamo di oggetti singoli (un letto, una sedia, il sole…), il dualismo sta nel fatto che è già stata fatta la divisione soggetto/oggetto, senza contare che anche l’oggetto singolo ha un’identità, un movimento e forze contrarie che lo contraddistinguo.

Alcuni concetti duali sono indiscutibilmente reali, nel senso che corrispondono alla realtà, ma altri appartengo solo alla realtà sociale o sono del tutto infondati. In ogni caso, tutti sono duali. Per esempio, è difficile contestare che il maschile/femminile o che la vita-morte siano real, ma se io mi immagino dio o il paradiso (concetti inventati o non provabili), ecco che subito penso al diavolo o all’inferno. Il dualismo permane anche nella falsità o nella fantasia. Le antiche religioni dualistiche (in realtà tutte, anche le nostre), mentre credevano a un principio del bene, dovevano postulare il principio opposto. È inevitabile.

Ma la cosa più difficile da credere è che anche gli eventi seguono questo schema, nel senso che dopo un evento positivo o fortunato, seguirà un evento negativo o sfortunato. Questo indiccherebbe che lo schema diadico è universalmente vero.

La cosa non era sfuggita agli antichi taoisti che avevano dato vita a una specie di codice [fatto di segni yang (maschile) e segni yin (famminile)] che avrebbero dato vita al sistema divinatorio dell’I Ching. Un tentativo senza dubbio ingenuo per quei tempi, ma geniale nella sua idea che tutto fosse connesso e in un certo senso predicibile.

Ma esiste un modo per provare che tutto questo sia reale? E non una delle solite teorie inverificabili? Cioè, è possibile passare dall’astrazione a qualcosa di concreto?

Esiste un modo per vedere se a un’operazione mentale corrisponde qualcosa di reale?

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