Per immaginare il movimento oscillatorio, dapprima ho pensato al movimento del pendolo, in quanto ciascuna oscillazione compensa l'altra ed entrambe tenderebbero senza carica all'equilibrio. Poi ho pensato al gioco di mettere un equilibrio qualcosa, per esempio un sasso sopra l'altro; ai lievi aggiustamenti operati dalle mani. Infine ho pensato allo stare in equilibrio su una bicicletta, che in realtà è un continuo spostamento da una parte e dall' altra.
In quest'ultimo caso, è evidente che è proprio il movimento che permette l' equilibrio.
E questo vale per tutte le strutture del mondo. E per l' universo stesso.
Un universo non potrebbe esistere senza... divenire. La stasi è morte, non vita. Le strutture si reggono su questa loro elasticità.
Quando arriva il terremoto, resistono solo gli edifici capaci di oscillare.
Ecco perché la "teoria delle oscillazioni" è una teoria della vita.
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