sabato 24 agosto 2024

Spiritualità e religioni

 Nel nostro tempo non abbiamo più bisogno di religioni, che sono ormai residui di un pensiero primitivo, per di più patriarcale e aggressivo, ma di spiritualità. Ossia, bisogna rivolgere lo sguardo verso la nostra interiorità e non all’esterno, verso un Dio di cartapesta.

Tutto ciò che è nel tempo e nello spazio si consumerà, dato che ciò che ha avuto origine avrà una fine. Solo ciò che sta al di fuori e al di sopra del tempo e dello spazio, potrà non morire, per il semplice motivo che non è mai nato.

La vera realtà non è avvenuta mai, ma è sempre!

Domandiamoci allora se c’è qualcosa che sfugge alla morsa dello spaziotempo. Non è certo ciò che vediamo o tocchiamo.

La spiritualità non appartiene a nessuna religione, ma si trova alla base di tutte le religioni, anche le più brutte e rozze.

Ma lo spirito non ammette rappresentazioni, dogmi o idoli; è al di fuori e al di sopra di tutto questo.

Ma che cos’è lo spirito? Non è una sostanza. È come l’energia, che si vede dal movimento o dal lavoro che compie, ma in sé non esiste.

E per fortuna non esiste. Perché esistere significa piombare nello spaziotempo. Dunque non esiste, non è mai avvenuta. Non ha passato e non ha futuro. Non è qui e non è là.

E allora dove sta?

Non sta. Va continuamente, come argento vivo.

E noi lo siamo.

Non appena credi di afferrarlo, ti sfugge tra le dita. È la sua natura, è il suo spirito!

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