L’abuso d’ufficio
Mattarella, il
Presidente della Repubblica, ha atteso tutti i 30 giorni per firmare la legge
che cancella l’abuso di ufficio, a dimostrare tutto il suo dissenso su questa
legge che favorisce i malfattori, i ricchi e i ladri di Stato. La destra
neofascista ha tremato nell’attesa, temendo che non firmasse. Ma, per la nostra
costituzione, il Presidente può rinviare la legge al Parlamento. Ma, se la
ripresentano, deve firmarla.
Per non creare una
crisi, Mattarella l’ha firmata all’ultimo momento. Così la nostra Meloni può
andarsene in vacanza, rassicurata. Ma la vera rassicurazione l’avrà col
premierato, in cui comanderà più del Presidente della Repubblica, che sarà un
semplice passacarte.
Questa riforma di
Nordio, l’amico di Berlusconi, prevede varie misure, tutte a favore degli
imputati.
ABROGAZIONE
DELL’ABUSO D’UFFICIO:
viene abolita la norma del codice penale (art.323) che punisce il pubblico
ufficiale che violando consapevolmente leggi, regolamenti o l’obbligo di
astensione, cagiona un danno ad altri o si procura un vantaggio patrimoniale.
MODIFICHE
AL TRAFFICO DI INFLUENZE: Si
restringe l’ambito di applicazione di questo reato. La mediazione viene
ritenuta illecita se finalizzata a far compiere un reato ad un pubblico
ufficiale. Si elimina l’ipotesi della ’millanteria’ e restano le condotte più
gravi.
INTERCETTAZIONI
E TUTELA DEL TERZO ESTRANEO: Non dovranno essere riportate le conversazioni e i dati
relativi a soggetti non coinvolti dalle indagini, se non considerati rilevanti
per il procedimento. E nella richiesta di misura cautelare del Pm e
nell’ordinanza del giudice non dovranno essere indicati i dati personali dei
soggetti diversi dalle parti, salvo che ciò sia considerato indispensabile per
l’esposizione degli elementi rilevanti. Il giudice dovrà quindi stralciare le
intercettazioni che contengono dati relativi a soggetti diversi dalle parti,
laddove non essenziali.
INFORMAZIONE
DI GARANZIA: nell’avviso
dovrà essere contenuta una descrizione solo sommaria del fatto su cui si
indaga. La consegna dell’atto dovrà avvenire in modo di garantire la
riservatezza del destinatario.
CONTRADDITTORIO
E MISURE CAUTELARI: Il
giudice dovrà procedere all’interrogatorio dell’indagato prima di disporre la
misura cautelare, previo deposito degli atti, con facoltà della difesa di
averne copia. L’indagato potrà così avere la possibilità di una difesa
preventiva, prima di eventuali misure come la custodia cautelare in carcere.
LIMITI
ALL’APPELLO: Limitazione
alla possibilità per il Pm di proporre appello contro le sentenze di
assoluzione di primo grado. Il provvedimento non riguarda i reati più gravi.
Insomma, d’ora in poi si potra abusare… con la massima tranquillità. Se si
indaga su qualcuno, bisognerà avvertirlo prima. Per rendergli la vita più facile.
Complimenti!
Berlusconi ha sempre sognato una legge del genere. Anche da morto continua a
far danni.
Insomma, in un colpo
solo, si intralcia la giustizia, si riduce la libertà e si nuoce ai comuni cittadini.
Complimenti, ministro!
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