domenica 11 agosto 2024

Mente e materia

 

Mente e materia

 Un' operazione mentale cui corrisponde un' operazione materiale... potremmo dire che questa operazione esiste già - ed è il concetto. 

Obiezioni: il concetto non si trasforma in un oggetto materiale. Il che è vero e non è vero, perché in origine la parola e la cosa cui si riferisce compaiono insieme. Per esempio, radio, televisione, computer, ruota, ecc. Si dirà che il sole non nasce con il concetto. 

Ma, in realtà, non lo sappiamo. E se l' universo fosse uno spettacolo della mente, come la proiezione di un film? L' ipotesi si riaffaccia oggi attraverso l' idea che tutto sia una realtà virtuale, magari un ologramma - idea antichissima nelle filosofie orientali! Però in questo caso il proiettore sarebbe la mente stessa, non un programmatore-dio.

Il problema è che la mente è a sua volta un prodotto della materia. E allora non resta che affidarci alla diade, cioè a una contrapposizione dinamica di due polarità complementari.

Se io arrivo al concetto di albero, si

tratta certamente di un’astrazione della mente. Ma, se io penso al ciliegio nel mio giardino, mi riferisco a un individuo che conosco bene e che ha un’identità. Io sono entrato in una relazione concreta col ciliegio e lo riconoscerei fra mille. Quindi c’è una precisa interazione soggetto/oggetto, localizzata nel tempo e nello spazio. Ed è vero che il ciliegio influisce su di me, come io influisco su di lui.

Il ciliegio fa parte delle interazioni che mi definiscono. Perciò, ci definiamo a vicenda. Siamo alla diade. In origine, non c’è il ciliegio o il sottoscritto, ma entrambi. E questo per tutte le cose, fisiche e mentali. La mente definisce la materia e la materia definisce la mente. Senza una delle due, senza diade, non ci sarei né io né il ciliegio.

Ma il ciliegio lo trovo, non è che lo fabbrico io!

D’accordo. Però, il tuo aver trovato il ciliegio fa parte del tuo essere. Non lo hai trovato per un caso, ma perché faceva parte del tuo divenire. Dunque, in un certo senso, nel tuo divenire, tu e il ciliegio eravate già collegati, e quindi lui crea te come tu crei lui.

Il fatto è che anche gli eventi del tuo divenire sono collegati a te e tu a loro. Il tuo divenire, il destino, il karma, agisce in modo simile all’evoluzione: ti presenta tanti tentativi, alcuni falliti, alcuni riusciti, secondo una logica diadica. C’è come una nuvola di possibilità, di potenzialità, di stati di sovrapposizione, che di volta in volta collassano in stati definiti che sono il nostro divenire concreto, realizzato o non realizzato.
Dunque, non ha senso domandarsi se sia nato prima l' uovo o la gallina, la mente o la materia .In realtà si sono co-evoluti.
Ma, se si sono co-evoluti, vuole dire che il ciliegio e tutto ciò che mi circonda e mi definisce, era nel mio destino.
Che cos' è questo "destino"? Tutto ciò che mi definisce come individuo che emerge e traccia una linea. Una delle tante linee, come in un cielo estivo di stelle cadenti.
Mentre cade la mia stella, il mio destino traccia un percorso in una rete di eventi e si compie concretamente. E di esso fanno parte tutti gli oggetti e i soggetti con cui interagisce.
Noi siamo abituati a pensare l' io o l' identità come un punto o un centro. Mentre è più simile a un insieme di eventi.
Io sono tutto ciò che mi succede.  Un insieme di traiettorie che si intersecano nell' unico cadere di una stella, fra nodi di una rete sterminata.

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