C’è una differenza tra esplodere e espandersi. Con l’esplosione, i frammenti vengono scagliati a casaccio tutto intorno; con l’espansione – movimento che avviene dall’interno – il nucleo si dilata ad occupare (e creare) spazio. La stessa differenza che passa tra una bomba che esplode e un fiore che sboccia. È dunque sbagliato parlare di Big Bang come origine del cosmo.
Il Big Bang non è considerato uno "scoppio" in senso
tradizionale, bensì è un processo di espansione. Questa espansione ha avuto
inizio circa 13,8 miliardi di anni fa e ha portato alla diffusione
dell'universo da uno stato iniziale estremamente caldo e denso a quello che
osserviamo oggi.
In termini di fisica, il Big Bang rappresenta l'espansione dello spazio
stesso, non una detonazione in uno spazio preesistente. L'universo ha iniziato
ad espandersi, e continua a farlo, portando a un raffreddamento e a una
diminuzione della densità della materia nel corso del tempo. (Si noti la diade
caldo/freddo).
La forza di gravità, come la conosciamo, è una delle quattro forze
fondamentali della natura ed è una
caratteristica intrinseca della materia e dell'energia.
Secondo la teoria del Big Bang, l'universo si è espanso e raffreddato a
partire da uno stato iniziale di alta densità e temperatura. Nel corso della
sua evoluzione, si sono formate particelle subatomiche e, successivamente,
atomi e galassie. Già in queste fasi primordiali, la gravità ha cominciato a
esercitare la sua influenza, permettendo la formazione di strutture come stelle
e galassie.
Newton, nel XVII secolo, formulò la legge della gravità universale,
descrivendo come gli oggetti si attraggano reciprocamente in base alla loro
massa e alla distanza tra di loro. Più tardi, nel XX secolo, Albert Einstein
propose la teoria della relatività generale, che fornì una comprensione più
profonda della gravità come curvatura dello spaziotempo causata dalla massa.
In sintesi, la gravità è sempre esistita ed ha iniziato a esercitare una
rilevante influenza nell'universo primordiale subito dopo il Big Bang.
Poiché lo spaziotempo è iniziato con lo stesso Big Bang, dobbiamo pensare
che prima non ci fosse e che sia
una struttura fondamentale dell'universo stesso. Secondo la relatività
generale, la gravità è una manifestazione della curvatura dello spaziotempo
causata dalla presenza di massa ed energia.
In altre parole, massa ed energia influenzano la geometria dello
spaziotempo. Quando una massa è presente, essa deforma lo spaziotempo attorno a
sé, creando un "pozzo" gravitazionale. Gli oggetti che si muovono in
questo spaziotempo curvo seguiranno percorsi che chiamiamo “geodetiche”, che
sono la traiettoria naturale in presenza di questa curvatura. Questo è ciò che
percepiamo come forza di gravità.
Quindi, lo spaziotempo è una parte essenziale della struttura dell'universo,
e la gravità come interazione fondamentale emerge da come la massa e l'energia
interagiscono con questo spaziotempo.
Ma la gravità come curvatura dello spaziotempo può manifestarsi in
geometrie che possono essere descritte come circolari o sferiche, a seconda
delle distribuzioni di massa e energia.
1.La curvatura sferica è comunemente associata a oggetti massicci, come
stelle o pianeti. Ad esempio, la gravità attorno a un corpo sferico (come la
Terra o il Sole) provoca una curvatura dello spaziotempo che è simile a quella
di una superficie sferica. In questo contesto, l'orbita di un oggetto attorno a
un corpo massiccio può assumere una forma ellittica, che è una conseguenza
della curvatura dello spaziotempo. Anche l'idea di buchi neri a rotazione, come
i buchi neri di Kerr, ha una geometria complessa, ma le loro proprietà possono
essere visualizzate anche in termini di curvatura sferica attorno al loro
orizzonte degli eventi.
2. La curvatura circolare è meno comune e si discute principalmente in
scenari di spaziotempo piatti o quasi piatti, in cui una geometria locale può
apparire circolare in piccoli limiti. Tuttavia, nel contesto di una geometria
globale, come un universo chiuso, possiamo pensare a un modello cosmologico
dove la curvatura globale dello spaziotempo è simile a quella di una superficie
sferica (come la superficie di una sfera 3D).
In cosmologia, esistono diversi modelli dell'universo che possono avere
geometrie con curvature positive, negative o nulle. Un universo con curvatura
positiva (come nel caso di una sfera) tenderebbe a essere finito ma senza bordo,
mentre una curvatura negativa indicherebbe un universo aperto e infinito.
In sintesi, la curvatura dello spaziotempo può assumere forme sferiche o
circolari in relazione alla massa e all'energia distribuite all'interno e
attorno ai corpi celesti, influenzando le traiettorie degli oggetti e il comportamento
della gravità.
E qui ti voglio.
Anche le forze all'interno di un pianeta possono essere descritte in
termini di geometrie circolari o sferiche, a seconda della situazione e delle
forze in gioco.
1. In un pianeta sferico e
omogeneo come la Terra, la forza di gravità agisce radialmente verso il centro.
Questa forza ha quindi una simmetria sferica, il che significa che la forza di
gravità è sostanzialmente la stessa in tutte le direzioni verso il centro del
pianeta. La rappresentazione geometrica della gravità attorno a un pianeta può
essere pensata come una serie di vettori di forza che puntano verso il centro
del pianeta, creando una condizione di equilibrio per gli oggetti sulla sua
superficie.
2. In alcune circostanze,
come nel caso di un oggetto che ruota, possiamo osservare forze che hanno una
componente circolare. Per esempio, se consideriamo un dispositivo come una
centrifuga che ruota, gli oggetti all'interno vivono una forza centripeta che
agisce verso il centro della rotazione. Inoltre, nel caso in cui un pianeta
stia ruotando, i punti sulla superficie sperimentano una forza centrifuga che
agisce allontanandoli dal centro, ma questa forza è più forte all'equatore rispetto
ai poli a causa della forma sferica del pianeta e della sua rotazione.
In sintesi, le forze all’interno di un pianeta possono essere descritte
come sferiche (come la gravità che agisce verso il centro) o circolari (in
situazioni di rotazione o movimento circolare), a seconda delle condizioni in
cui ci troviamo.
Ora, come ho già detto, il campo della fisica e il campo della mente non
possono essere considerati separati, perché sono contraddistinti da forze che
hanno la stessa struttura: quella diadica.
La diade, infatti, può essere descritta come un processo circolare o
sferico costituito da due polarità che sono contrapposte ma inseparabili. Ed
agisce nel campo fisico (maschile/femminile, inspirazione/espirazione,
caldo/freddo, prima/dopo, inizio/fine, dolce/amaro, alto/basso, luce/buio…) e
nel campo sensoriale-psichico (bello/brutto, buono/cattivo, positivo/negativo…).
In molti casi, la stessa antinomia dinamica può essere presente in tutt’e due i
campi, a dimostrazione che non esiste separazione. Per esempio, una cosa
dolce/amara o positiva/negativa può essere sia fisica sia psichica.
Inoltre, esistono diadi - come soggetto/oggetto, conoscente/conosciuto,
cosciente/incosciente, ecc. - che nascono prima di tutte le altre e le
condizionano.
In altri termini, io non posso trovare una cosa dolce o amara, ecc., se non ho prima distinto me come soggetto da un oggetto. Perfino se mi riferisco a una caratteristica dolce o amara di me stesso, devo distinguere tra u mi haespansione (senza nome) dell’universo che diventerà da una parte materia e dall’altra mente. Materia e “spirito” nascono insieme, l’uno in funzione dell’altro. (Lo spirito non è qualcosa di divino, lo Spirito Santo, ma è l’energia Potenziale, non ancora chiusa in un “pacchetto”).
Se materia e spirito nascono insieme, come le due facce di una medaglia,
non possono essere separate, ma inter-comunicanti. Tant’è vero che insieme
danno forma all’essere animato, che sia animale o vegetale.
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