domenica 25 agosto 2024

Lo spaziotempo e la coscienza

 Noi siamo abituati a pensare che prima nasca la materia inanimata e poi un soggetto animato - non si sa come - di coscienza. Ma la coscienza da dove verrebbe?

Se venisse dalla materia stessa, per qualche processo di raffinazione o sublimazione, vorrebbe dire che la coscienza esisteva già in potenza nella materia. Non vi pare? Se qualcuno o qualcosa la infondesse in un secondo momento, chi sarebbe? Il famoso Dio? Ipotesi mitologica o fantastica che non spiega nulla perché di questo Dio non sappiamo nulla. Semplicemente, ce lo immaginiamo, come nel caso di un extraterrestre o di un super-intelligente programmatore. Roba da romanzi o da cinema.

Stiamo nella realtà, con i piedi piantati per terra. Se la coscienza nasce dalla materia o dall'energia, per un processo o un' evoluzione che non conosciamo, vuole dire che era già contenuta nella materia o nell'energia, in una forma o nell'altra. Da qui non si sfugge.

Allora, dobbiamo rivedere i nostri concetti di materia o energia. In che momento, in quale punto, a quale livello, in quale struttura era già presente?

Gli scienziati ci parlano di particelle, atomi, fotoni, molecole, ecc. Ma quando e dove si è formata la coscienza? Mi sembra che il problema sia solo spostato.

I più s'immaginano che la coscienza sia nata quando l'organizzazione della materia abbia raggiunto un certo livello di complessità. Ma anche pensando così, il problema viene soltanto spostato. Perché, se la complessità fa emergere a un certo punto la coscienza, la coscienza doveva già essere presente. Oppure pensiamo che, costruendo una macchina o un meccanismo complicato, questo acquisti coscienza. Come? Per magia?

Inoltre, il problema diventa ancora più complicato (!) dal fatto che è la stessa coscienza a porsi il problema. In altri termini, come può una scienza che parte da una separazione fra materia e mente, rimettere insieme le due cose?

Prima le divide e poi cerca di rimetterle insieme? Mi pare un'impresa disperata, anzi impossibile. Se diamo per scontato che le due siano divise, come si può riunirle? Sarà sempre una pezza messa male, pronta a staccarsi.

Non è che il nostro modo di porsi il problema è sbagliato in partenza?

Dobbiamo ammettere che le due erano già unite in quella che io chiamo diade. Una formazione di due polarità contrastanti ma complementari.

Quando è apparsa la materia, in quel momento e in quello spazio (in quello spaziotempo, per quello spaziotempo) è apparso il mentale, il cosciente. O, se vogliamo, quando e dove è nata una polarità, è nata l' altra. Per il semplice motivo che le due sono come le due facce di una stessa medaglia.

O, forse, voi conoscete una medaglia che non abbia due facce o, come dice lo Zen, il suono di una mano sola? Infatti, non per caso siamo stati dotati di due mani (nonché di due occhi, due polmoni, due emisferi, ecc., non tre o cinque.)

Se la natura ci dota per lo più di due organi di vario tipo (e di una respirazione duale, ecc.), voi pensate che sia un caso? E pensate che prima sia nata l'inspirazione e dopo l' espirazione. O non sono nate insieme?

In conclusione, ciò che riteniamo apparso in tempi successivi, le due polarità, devono essere nate insieme. Se no, a cosa servirebbe uno spaziotempo?

Per finire, l' uomo non divida ciò che Dio ha unito!

Le diadi sono concetti astratti che si deducono dal loro funzionamento. Un po' come l'energia che nessuno sa cosa sia, ma che si deduce dal lavoro  che compie. 

Anche le diadi si deducono dal lavoro che compiono in ogni campo. Sono leggi di funzionamento. Noi vediamo in azione due polarità che si contrastano, ma sono complementari. 

Questa visione ha però conseguenze importanti. Non si può più ragionare in termini lineari, conseguenti, ma in termini circolari. L'effetto non è semplicemente conseguente alla causa, ma anche la causa è conseguente all' effetto, in una oscillazione continua. Ma il discorso è valido anche per la coppia soggetto-oggetto e per tutte le coppie antinomiche. 

Che lavoro svolgono le diadi?

Tutte le coppie di opposti che si trovano in campo fisico e in campo psichico. E sono tante.


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