domenica 18 agosto 2024

I prepotenti in tonaca nera

 

Qui non siamo al solito prete pedofilo, ma al parroco di Pontelongo (Padova) che ha zittito alla cerimonia funebre in chiesa una sindacalista e collega del morto, che si era suicidato dopo essere stato licenziato da un supermercato per colpe non sue. Le ha tolto la parola dicendo: “Qui non siamo al sindacato!” La collega sindacalista voleva giustamente ricordare le responsabilità dell’azienda nella morte del defunto e nel brutale trattamento dei dipendenti.

È vero, non c’è nessuna sensibilità nella nostra religione per le colpe e i soprusi dei padroni. Forse perché l’essenza di questa Chiesa, da secoli, è l’obbedienza al padrone, terreno e celeste. Non per nulla molti italioti sono fascisti nell’animo, perché sono stati allevati dalla religione a sottomettersi ai potenti e a cercare un Duce. Non ci dimentichiamo il sostegno della Chiesa all’ascesa di Mussolini. I potenti hanno sempre ragione – diceva san Paolo – perché la loro autorità viene da Dio – non dalla loro violenza e prepotenza.

Ecco perché in questo paese, accanto ai pochi preti uccisi dalla mafia, ci sono sempre stati tanti parroci sostenitori e collusi. “Noi ci limitiamo a celebrare messe, e non ci occupiamo di altro!”

Comodo, don Abbondio!

Però, a Pontelongo, torna la processione. Forse in chiave pro-governativa, per ringraziare la Madonna che ci ha ridato i fascisti. Siete contenti?

Nessun commento:

Posta un commento