sabato 31 agosto 2024

I capezzoli dei maschi

 


Perché gli uomini (e i maschi dei mammiferi) sviluppano i capezzoli se dal punto di vista evolutivo non sono per loro di alcuna utilità? Nelle donne, infatti, il capezzolo è fondamentale per allattare, ma negli uomini apparentemente non serve a nulla. La presenza di questa caratteristica anatomica negli individui di sesso maschile si spiega risalendo allo sviluppo embrionale degli esseri umani e ai meccanismi dell’evoluzione. Sia maschi che femmine in origine corrispondono a un singolo embrione che durante le sue prime fasi di sviluppo – perciò quando comincia a prendere progressivamente forma il corpo – non presenta ancora differenze sessuali evidenti: è proprio in questo periodo (tra la quarta e la sesta settimana) che si sviluppano le strutture anatomiche di base che caratterizzano entrambi i sessi, inclusi i capezzoli. È solo in seguito, intorno alla settima settimana, che si attivano i geni che portano alla differenziazione sessuale (in particolare un  gene chiamato SRY, presente nel cromosoma Y, caratterizzante il sesso maschile). Quando questo processo si innesca, però, lo sviluppo dei capezzoli è già cominciato e quindi questi ultimi alla fine rimangono anche negli uomini.

Una svista, una dimenticanza, insomma un errore.

La questione rimane comunque aperta: perché, essendo un tratto inutile negli individui di sesso maschile, come mai l’evoluzione non ha portato all’eliminazione dei capezzoli, magari anche in una fase successiva dello sviluppo embrionale o addirittura dell’individuo già formato?

L’evoluzione tende a favorire tutti quei tratti che conferiscono un vantaggio in termini di sopravvivenza e riproduzione e a sfavorire fino a cancellare tutte quelle caratteristiche che invece portano a svantaggi evidenti. Nel caso dei capezzoli maschili, la loro presenza non comporta alcun svantaggio significativo e, di conseguenza, non c’è stata una pressione evolutiva sufficiente a farli scomparire.

Un’altra prova che non c’è un Dio perfetto che crea le cose, secondo un disegno perfetto, ma solo la pressione della spinta evolutiva che lavora al risparmio, e fa snche cose inutili o sbagliate. Qualcosa che si fa da sola, attraverso prove e tentativi, alcuni abbandonati, alcuni sbagliati, alcuni inutili. E si vede!

Non c’è un gran Dio, un disegno determinato e infallibile. C’è qualcosa che si arrangia e fa fatica ad emergere! Proprio come ogni forma di vita che non ha niente di garantito.

Logica lineare e logica circolare

 

Fino a poco tempo fa abbiamo usato prevalentemente una geometria lineare (euclidea) e una logica anch'essa lineare. Che cosa intendo dire?

Per quanto riguarda la prima, sappiamo tutti che la geometria euclidea è un ramo della geometria che studia le proprietà e le relazioni delle figure nello spazio e nel piano, basata sugli assiomi formulati da Euclide. Essa include oggetti come punti, linee, piani, poligoni e circonferenze.

Però abbiamo visto che la teoria della relatività, sviluppata da Albert Einstein, utilizza una geometria riemanniana, che è forma di geometria non euclidea. In particolare, la relatività generale, pubblicata nel 1915, descrive la gravità come una curvatura dello spaziotempo causata dalla presenza di massa e energia.

E siccome dappertutto ci sono massa e energia...

 

La relatività introduce il concetto di spaziotempo, una combinazione delle tre dimensioni spaziali e del tempo in una sola entità quadridimensionale. Questo spaziotempo è curvo, a seconda della distribuzione della massa e dell'energia.

 

La geometria riemanniana permette di descrivere come le traiettorie (geodetiche) delle particelle e della luce siano influenzate dalla curvatura dello spaziotempo. Le equazioni di campo di Einstein collegano la geometria dello spaziotempo (attraverso il tensore di curvatura) con la distribuzione di massa e energia.

La geometria di spaziotempo è descritta mediante metriche, che sono strumenti matematici che definiscono come calcolare distanze e angoli in spazi curvi.

 

In sintesi, la relatività generale utilizza una geometria sofisticata, che va oltre la geometria euclidea e impiega la geometria riemanniana per descrivere un universo in cui la gravità non è una forza nel senso tradizionale, ma piuttosto una manifestazione della curvatura dello spaziotempo., per descrivere uno spazio curvo.

E ora veniamo alla logica umana. Anche qui si è sempre usata una logica lineare, che ha le seguenti caratteristiche::


* Sequenziale: Procedimento passo dopo passo, causa-effetto.
* Analitica: Scompone i problemi in parti più piccole.
* Obiettiva: Cerca una sola soluzione corretta.
* Tipica del pensiero scientifico, matematico e comune.

 

Ma, accanto a questa, si è sviluppata una logica circolare, che ha le seguenti caratteristiche:

* Interconnessa: Tutto è collegato, influenzandosi a vicenda.
* Sistemica: Considera il tutto e le relazioni tra le parti.
* Polivalente: Ammette diverse prospettive e soluzioni.
* Ritorna su se stessa, negando le sequenze lineari di causa-effetto, di soggetto-oggetto, di inizio-fine, di tutto-niente, ecc. e in generale dei concetti complementari.
Un esempio:
* Logica lineare: "Se piove, il terreno si bagna."
* Logica circolare: "Il clima influenza la crescita delle piante, che a loro volta influenzano il clima." Oppure:"Il soggetto permette l' oggetto cha a sua volta permette il soggetto". Oppure:"La causa è definita dall'effetto che definisce la causa".
Entrambe le logiche sono utili:
* Lineare: Per risolvere problemi specifici e prendere decisioni rapide nella vita comune.
* Circolare: Per comprendere sistemi complessi e relazioni umane.
Importante: Spesso, la realtà è una combinazione di entrambe le logiche.

 

Questa nuova logica si rende conto che i concetti contrapposti ma complementari, per esempio causa/effetto, inizio/fine, soggetto/oggetto, ecc., non ci aiutano a rispondere a certe domande stabilendo un punto di partenza o di arrivo, ma evitano di rispondere rimandando il problema o imponendo arbitrariamente una causa prima. Per esempio, se c'è una catena da cause ed effetti, ci deve essere una causa prima.


Anche la logica circolare non risponde al problema, riconoscendo però che la domanda è posta già in modo sbagliato, semplicistico e che è necessario adottare appunto una logica più complessa, di più alto livello, che comporti il cambiamento della domanda stessa. Un salto logico da un girone all’altro. Per esempio, se c'è una catena di cause ed effetti, non ci sono né una cusa prima né  un inizio, ma un ciclo. Oppure, se pongo il problema se sia nato prima il soggetto o l’oggetto, non devo scegliere l’uno o l’altro, ma vedere che la realtà unitaria è la relazione stessa, l’esperienza stessa. Il soggetto e l’oggetto non possono esistere da soli, a sé stanti, ma esistono come estremi di un moto circolare o oscillatorio, che può manifestarsi di volta in volta come l' uno o l' altro.

Per esempio, se prendo un sasso e mi chiedo se esista in sé, devo ammettere che non può essere definito senza il soggetto che lo osserva. Soggetto e oggetto si sono co-evoluti dando origine alla esperienza attuale, che non è solo “mia”, soggettiva, ma deve la sua esistenza alla compresenza delle due polarità. Dunque, la realtà non è né soggettiva né oggettiva, ma un’oscillazione fra i due poli.

venerdì 30 agosto 2024

I misteri della statistica

 

Occupati record e disoccupazione in calo al 6,5% a luglio. Ma non sono dati così buoni come sembrano. Soprattutto sono manipolati dall’Istat per sorreggere il governo.

Scende lievemente la disoccupazione nell’area euro a luglio, passando dal 6,5% di giugno al 6,4%, il livello più basso dal 2008. Italia lievemente sopra la media (6,5%) ma con una flessione più marcata rispetto a giugno quando la quota di senza lavoro si attestava al 6,9%. In Germania i disoccupati restano invariati al 3,4%, in Francia al 7,5%, in Spagna all’11,5%.

Focalizzandosi sull’Italia, l’Istat rileva anche un massimo storico di occupati, sono poco più di 24 milioni, il 62,3% del totale delle persone in età lavorativa e con un incremento dello 0,2% rispetto a giugno. Significa che lavorano 490mila persone in più di un anno fa e 56mila in più rispetto allo scorso giugno. Nell’ultimo mese l’aumento è stato quasi esclusivamente femminile (+ 54mila) e, soprattutto, si tratta nella totalità di lavoratori autonomi, non di assunzioni. I dipendenti, anzi, sono 18mila in meno di giugno. Dato preoccupante è il deciso incremento degli inattivi, ossia persone che non hanno e non cercano un lavoro, soprattutto tra i più giovani. Sono 73mila in più in un mese e questo dato contribuisce a ridurre la disoccupazione. Chi non cerca un impiego non viene infatti incluso tra i disoccupati. L’incremento degli inattivi riflette di solito un aumento degli scoraggiati, persone che rinunciano a cercare lavoro perché non trovano offerte soddisfacenti. Un campanello d’allarme per le prospettive del mercato del lavoro.

Periodicamente l'Istat dà una mano al governo in difficoltà. I 400.000 nuovi posti di lavoro sono come gli aerei di Mussolini. Il Duce andava a Bari e gli facevano vedere 8000 Caproni. L'indomani sarebbe andato Trieste. Notte tempo gli 8000 mila volavano a Trieste. Il Duce si convinceva di avere 16.000 aerei a disposizione. Diventavano 24mila alla prossima città. Un po’ come le pecore. Che c'entrano le pecore? In Sicilia funzionava così. Il veterinario andava nella fattoria ad assistere alla marchiatura delle pecore. Più pecore, più soldi dalla regione. L'indomani andava in un altro allevamento. Di notte le prime pecore erano trasferite all'allevamento. Cosicché il veterinario ne trovava sempre un gran numero. Capito l'inganno, oggi, ad ogni visita, le pecore sono verniciate sul vello per impedirne la transumanza notturna. Dovrebbero marchiare così i "nuovi posti di lavoro"

Siccome sono diffidente non penso siano incompetenti, sono semplicemente in mala fede e tirano la volata a questo governo, in maniera tale che quest’ultimo possa continuare a prendere in giro gli italiani.

In realtà si segnala il quindicesimo calo consecutivo della produzione industriale e l’aumento delle ore di cassa integrazione. Che se ne fanno le industrie di tanti nuovi assunti se poi o li mettono in cassa integrazione o li tengono lì a far niente?

Dite quello che volete, ma i conti non tornano. Quindicesimo mese consecutivo di calo della produzione industriale, boom di cassaintegrati, aumento inattivi, costo elevato dell'energia/materie prime e l'occupazione aumenta? Strano. E non mi si venga a dire che il merito è dell'abolizione (parziale per ora) del sussidio ai poveri. Anche ipotizzando per assurdo che tutti gli ex percettori "OCCUPABILI" ora abbiano un lavoro, questi non basterebbero a coprire tutti i nuovi assunti/autonomi del boom di occupazione che ci raccontano da due anni. Considerando che ristoranti e lidi si lamentano ancora di non trovare lavoratori, dubito che gli ex sussidiati, a maggioranza con bassa scolarizzazione, abbiano trovato di meglio come lavoro. Quelli che lavoravano in nero continuano a farlo, mica si mettono in regola per pagare le tasse.

Una domanda mi sovviene: ma se c'è il "record" di occupazione e al tempo stesso la produzione industriale è in ribasso per il 15esimo mese consecutivo,  i "nuovi occupati", gli occupati che hanno portato il tasso di disoccupazione a "valori più bassi, record" dal 2008, esattamente cosa fanno? Misteri della statistica.

Forse si tratta in gran parte di lavoratori stagionali “usa e getta”-

Chi è disoccupato (e si sa quanto sono), ma non cerca lavoro, non figura tra i disoccupati. Chi le fa queste statistiche?

Ovviamente l'Istituto nazionale di statistica è subordinato direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Mi sembra abbastanza chiaro che non può essere affidabile. Se poi lo consideriamo anche costantemente in accordo con la direttiva EU, il quadro è completo.

L’ISTAT  considera "OCCUPATI" anche coloro che lavorano part time, magari solo un'ora la settimana ! ...Non che sia sbagliato il metodo, è solo il modo di indicare UN DATO poi, le persone NON INDOTTRINATE e NON IN MALAFEDE, hanno tutta un'altra serie di dati da INCROCIARE per avere il quadro complessivo e reale della situazione !

 

Dinamiche circolari

 

 

Quando mi chiedo perché non credo al Dio delle religioni, mi rispondo che l’universo è stato costruito in modo forse intelligente ma in modo feroce e talora sbagliato, con pentimenti e rabberci.

Il Dio delle religioni è sempre uno psicopatico. Non si sfugge. Gira e rigira, è il creatore della violenza che si manifesta in ogni punto della creazione. Ma questo è l’aspetto morale.

L’aspetto logico è che il nostro ragionamento per spiegare un tale Motore Primo si basa su una semplice logica rettilinea, in cui ogni effetto deve avere una causa. Invece, essendo l’universo curvo (fisicamente e mentalmente), dobbiamo imparare ad applicare una logica circolare o sferica: mentre ogni effetto ha la sua causa, anche la causa deve avere un effetto!

I due sono "entangled."

Questo modo di ragionare sembra avvicinarsi a concetti che si possono trovare nella interpretazione della meccanica quantistica, e allo stesso tempo può anche richiamare alcune idee filosofiche. In fisica classica, il principio di causa ed effetto è abbastanza chiaro: ogni effetto ha una causa. Nella meccanica quantistica, tuttavia, le cose si fanno più complesse.

 

In particolare, alcuni fenomeni quantistici sfidano la nostra intuizione riguardo alla causalità. Ad esempio, gli eventi quantistici possono avvenire probabilisticamente, e non è sempre possibile collegare una causa specifica a un effetto osservato, specialmente considerando il principio di indeterminazione di Heisenberg.

 

Quando dico che ogni causa deve avere il suo effetto, sto affermando un principio di causalità inversa. Nella fisica quantistica, ci sono situazioni in cui eventi possono sembrare "non causati" in un modo classico, come nel caso della sovrapposizione quantistica e dell'entanglement. Tuttavia, questa mancanza di una causa evidente non implica necessariamente che non ci sia correlazione tra cause ed effetti; semplicemente, queste relazioni potrebbero non essere di immediata comprensione attraverso i paradigmi tradizionali.

 

Quindi, mentre il ragionamento potrebbe evocare riflessioni quantistiche, è importante notare che la meccanica quantistica e la filosofia della scienza affrontano domande relative alla causalità in modi particolarmente complessi e a volte controintuitivi.

Voglio dire che applico non una semplice logica lineare, ma una logica circolare in cui esiste l’interdipendenza tra causa ed effetto.

Parlare di una circolarità tra causa ed effetto implica un'idea di interconnessione e interdipendenza, piuttosto che una semplice sequenza lineare, dove una causa porta a un effetto che a sua volta può influenzare ulteriori cause e effetti. Questo concetto ha diverse implicazioni a seconda del contesto.

 

In filosofia, la causalità non è sempre vista come lineare. Ci sono teorici che sostengono la natura circolare o retroattiva della causalità. Ad esempio, in alcune tradizioni orientali e nelle interpretazioni filosofiche di eventi complessi, si parla di rete di interrelazioni in cui cause ed effetti si influenzano reciprocamente.

 

Se consideriamo la meccanica quantistica, si potrebbero trovare paralleli. In effetti, fenomeni come l'entanglement mostrano come due particelle possono essere correlate in modi che sfidano la tradizionale idea di causalità lineare. Qui, l'osservazione di una particella può influenzare istantaneamente l'altra, indipendentemente dalla distanza, suggerendo una sorta di "circuito" di influenze.

 

Nei sistemi complessi, come gli ecosistemi o gli organismi biologici, è comune vedere feedback loops (circuiti di retroazione) in cui gli effetti possono a loro volta influenzare le cause. Questo tipo di circolarità è fondamentale per la dinamica di molti sistemi.

 

Anche in ambito sociale o culturale, si possono osservare dinamiche circolari. Le idee e i comportamenti in una cultura possono influenzare le strutture sociali, che a loro volta possono modificare le idee e i comportamenti, creando una rete interdipendente di cause ed effetti.

 

In conclusione, l’idea di una circolarità tra causa ed effetto è interessante e sfida la visione tradizionale, incoraggiando a considerare anche l'interconnettività e la complessità dei fenomeni. Questo approccio può portare a una comprensione più profonda e olistica delle dinamiche in gioco in vari campi, dalla fisica alla filosofia, fino allo studio dei sistemi complessi. Questa logica può essere applicata a tutti i casi di opposti complementari, mentali e materiali, per esempio alle diadi soggetto/oggetto, inizio/fine o essere/nulla.

Se ci chiediamo per esempio come dal nulla (in mancanza di una Causa Prima) possa nascere l’essere, dobbiamo anche chiederci come dall’essere possa nascere il nulla.

E la risposta è: perché la realtà è interconnessa!

L'eterna guerra divina

 

Se ci domandiamo il perché dell’eterna guerra tra gli uomini, guardiamo un qualsiasi documentario sulla natura. E scopriremo che tra i vari individui o gruppi sociali degli animali c’è sempre una lotta per la sopravvivenza e dunque per il predominio, sul branco, sul territorio e sulle femmine.

Ma anche noi siamo animali e facciamo le stesse cose: la guerra per la sopravvivenza, per il predominio sociale (simboleggiato anche dal denaro) e per il possesso delle donne.

Dunque, tutto funziona così. Non può che esserci guerra. E la stagione degli amori è sempre una stagione di guerra. Guardate bene. L’amore, il desiderio di accoppiarsi, stimola la lotta tra maschi – e tra femmine.

Vorrei che coloro che credono in un Dio pacifico e tutto amore si rendessero conto che questa loro immagine è sbagliata o almeno descrive solo metà della realtà.

Forse sarà anche un “disegno intelligente”. Ma feroce. Se ci fosse qualcuno che lo ha concepito, sarebbe feroce anche lui.

Ecco perché io non credo a questo Dio-Amore. Il mondo si è fatto da solo, per questo è venuto un po' male.

Se voi ci credete e lo pregate, chiedetegli di essere meno crudele e di non legare l’amore all’odio e alla violenza.

Perfino nel mito cristiano, questo Padre feroce non trova niente di meglio che assassinare il Figlio. Violenza, violenza, violenza…

Non so se avete presente il racconto biblico di Abramo e del sacrificio di Isacco, suo figlio. Questo episodio è  uno dei momenti più significativi della tradizione ebraica, cristiana e islamica. Purtroppo.

Abramo è considerato il patriarca delle tre religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Purtroppo, sempre in guerra, anche oggi.

Dio ha promesso ad Abramo che avrebbe fatto di lui una grande nazione attraverso suo figlio Isacco, nonostante Abramo e sua moglie Sara fossero molto anziani e non avessero avuto figli.

La storia inizia con Dio che mette alla prova Abramo, ordinandogli di sacrificare Isacco, il suo unico figlio, come un'offerta su un monte. Questa richiesta sorprende e provoca grande angoscia in Abramo.

Il disgraziato, però, obbedisce senza esitazioni; prende Isacco e parte con due servitori verso il luogo indicato. Durante il viaggio, Isacco chiede ad Abramo dove sia l'agnello per il sacrificio, e Abramo risponde che Dio provvederà.

Una volta arrivati al monte, Abramo costruisce un altare e prepara la legna per il sacrificio. Poi lega Isacco e lo pone sull'altare. Quando Abramo è pronto a colpirlo con il coltello, un angelo del Signore lo ferma, dicendo:

 

"Non stendere la mano contro il fanciullo e non fargli nulla, poiché ora so che tu temi Dio, perché non hai risparmiato il tuo unico figlio per me."

A me un Dio del genere fa orrore. È sempre una persona affetta da psicopatologia. Vuole (da paranoico) che tutti lo temano e siano pronti a uccidere per lui anche i figli.

Questo racconto è spesso interpretato in modi diversi:

 

La storia è vista come un test della fede e dell'obbedienza di Abramo a Dio, che, nonostante la richiesta dolorosa, dimostra la sua fiducia nel piano divino. (Anche lui un po’ strano. Ma voi lo fareste? Peggio dei gerarchi nazisti.)

 

È anche interpretata come un precursore del sacrificio di Gesù nel Nuovo Testamento, visto che entrambi i racconti includono l'idea del sacrificio di un "unico figlio".

Resta il fatto che questo Dio è sempre legato al concetto di predominio, di autoritarismo, di ubbidienza e di sacrificio.

Una gran brutta immagine di Dio. Certamente primitivo, feroce e malato di mente.

Un simbolo prodigioso

 Un simbolo prodigioso

Nel simbolo dello yang/yin, la linea che divide le due polarità è una linea sinusoidale perché rappresenta un'onda. In particolare, un'onda sinusoidale è una forma d'onda caratterizzata dal suo profilo a forma di seno (o coseno), che descrive un oscillamento regolare nel tempo. Questo tipo di onda è comunemente usato in fisica per descrivere fenomeni come le onde sonore, le onde elettromagnetiche e le oscillazioni in vari sistemi meccanici. Le caratteristiche di un'onda sinusoidale includono la sua ampiezza, frequenza e fase.

Seno e coseno sono due funzioni matematiche fondamentali nell'ambito della trigonometria Esse descrivono le relazioni tra gli angoli e i lati di un triangolo rettangolo, ma hanno anche applicazioni in molti altri campi, come l'analisi delle onde, la fisica e l'ingegneria.

 

I grafici delle funzioni seno e coseno hanno un andamento ondulatorio, il che le rende utili per descrivere fenomeni oscillatori. In sintesi, seno e coseno sono strumenti matematici cruciali per l'analisi delle relazioni angolari e delle oscillazioni. Le funzioni seno e coseno possono essere utilizzate per descrivere le parti concave convesse di un'onda sinusoidale.

 

Nel contesto di un'onda sinusoidale, possiamo dire:

 

La parte convessa rappresenta le sezioni dove la curva si solleva verso l'alto, ad esempio, quando sta salendo da un minimo a un massimo.

La parte concava rappresenta le sezioni dove la curva si inclina verso il basso, ad esempio, quando sta scendendo da un massimo a un minimo.

 

In sintesi, le funzioni seno e coseno non solo descrivono le oscillazioni di un'onda, ma le loro proprietà di concavità e convessità possono essere analizzate per comprendere meglio il comportamento dell'onda stessa.

Se immaginiamo un sistema ondulatorio come costituito da due polarità complementari che rimangono sempre in un rapporto proporzionale, abbiamo proprio l’antico simbolo cinese.

Il simbolo taoista dello Yin e dello Yang può essere visto come una rappresentazione metaforica di sistemi oscillatori, inclusi i modelli descritti dalle funzioni seno e coseno. Ecco alcuni punti per comprendere questa connessione:

 

Per riassumere, Yin e Yang rappresentano due forze opposte ma complementari che si trovano in equilibrio. Yin è spesso associato a caratteristiche come il buio, la femminilità, la passività e il raffreddamento, mentre Yang è associato alla luce, alla mascolinità, all'attività e al riscaldamento.

Il simbolo è composto da due sezioni, una nera (Yin) e una bianca (Yang), che si intrecciano. Ogni sezione contiene un punto dell'altro colore, rappresentando l'idea che in ogni aspetto dell'una ci sia sempre una piccola porzione dell'altra.

Infatti, il movimento oscillatorio di un sistema può essere descritto attraverso onde sinusoidali. Le funzioni seno e coseno sono possono oscillazioni cicliche e ripetitive, proprio come il ciclo di Yin e Yang rappresenta il perpetuo cambiamento e flusso tra due stati.

 

L'idea di equilibrio tra Yin e Yang può anche riflettere l'interazione tra seno e coseno. In un sistema oscillatorio idealmente armonico, quando una variabile (ad esempio, la posizione) descrive un'onda sinusoidale attraverso la funzione seno, la variabile che descrive il tempo (o la velocità) può essere rappresentata dalla funzione coseno, dato che le due funzioni sono in fase di 90 gradi l'una rispetto all'altra.

 

Entrambe le funzioni seno e coseno sono simmetriche e periodiche, rappresentando l'idea di equilibrio e di ciclo della vita, esattamente come il concetto di Yin e Yang rappresenta l’equilibrio ideale tra opposizioni.

 

Quindi, il simbolo di Yin e Yang può effettivamente essere interpretato come una rappresentazione visiva e concettuale di un sistema oscillatorio descritto da funzioni seno e coseno. Entrambi i concetti esprimono l'idea di movimenti ciclici e interazioni equilibrate tra forze opposte.

Senza saperlo, gli antichi taoisti avevano descritto visivamente tutto questo movimento complesso. Ma non è finita. Questo movimento oscillatorio formato da due polarità complementari può essere anche descritto dalla meccanica quantistica.

Il movimento oscillatorio descritto dalle funzioni seno coseno è strettamente legato a molti concetti fondamentali della meccanica quantistica. Ecco alcuni modi in cui queste oscillazioni si collegano a principi e fenomeni quantistici:

 

In meccanica quantistica, le particelle sono descritte da funzioni d'onda, le quali spesso hanno la forma di oscillazioni sinusoidali. Per esempio, la funzione d'onda di una particella libera in un potenziale uniforme può essere rappresentata come una combinazione di funzioni seno e coseno:

 

\[

\psi(x) = A \sin(kx + \phi)

\]

 

oppure

 

\[

\psi(x) = A \cos(kx + \phi)

\]

 

dove \( k \) è il numero d'onda e \( \phi \) è la fase. Queste funzioni descrivono le probabilità relative di trovare una particella in una certa posizione.

 

Inoltre, la meccanica quantistica descrive la dualità tra onde e particelle, in cui le particelle come elettroni possono comportarsi sia come particelle sia come onde. Questa dualità è descritta dalle funzioni d'onda, che oscillano nel tempo e nello spazio, analogamente a come le onde sonore o le onde di luce si propagano.

 

I fenomeni di interferenza e diffrazione, che sono tipici delle onde, sono manifestazioni evidenti della natura ondulatoria delle particelle in meccanica quantistica. Quando due funzioni d'onda si sovrappongono, si sommano secondo le loro ampiezze, portando a un'oscillazione che può essere descritta in termini di funzioni seno e coseno. Questo porta a modelli come il famoso esperimento della doppia fenditura, dove la sovrapposizione delle onde determina un pattern di interferenza

In meccanica quantistica, molti sistemi hanno stati che possono essere descritti come oscillazioni quantistiche. Per esempio, in un oscillatore armonico quantistico, le soluzioni per le energie quantizzate sono spesso espresse in termini di funzioni sinusoidali. Le vibrazioni degli atomi in una rete cristallina possono anch'esse essere modellate usando funzioni sinusoidali.

 

Le oscillazioni descritte da seno e coseno sono collegate ai concetti di frequenza e risonanza, che sono cruciali per la comprensione della fisica quantistica. Le transizioni tra stati quantici avvengono a frequenze specifiche, simili alle frequenze di oscillazione delle onde.

 

In sintesi, il movimento oscillatorio rappresentato dalle funzioni seno e coseno è intrinsecamente legato a molteplici aspetti della meccanica quantistica, dalle funzioni d'onda alla dualità onda-particella, fino a fenomeni di interferenza e risonanza. Queste connessioni evidenziano come le oscillazioni sinusoidali non siano solo un concetto matematico, ma una parte fondamentale della natura quantistica del mondo.

Avete capito bene? Gli antichi taoisti avevano anticipato tutto questo, sintetizzandolo in una figura che supera i millenni. È difficile dire da dove venga tale intuizione. Ma sembra prodigiosa.

Il simbolo va immaginato non solo dinamicamente, ma anche come un circolo o una sfera. Il movimento oscillatorio rappresentato dalle funzioni seno e coseno può essere visualizzato come circolare e sferico, e queste rappresentazioni aiutano a comprendere alcuni dei concetti sia della trigonometria sia della meccanica quantistica. Ecco alcune osservazioni su come le oscillazioni sinusoidali possono essere concepite in termini di forme circolari e sferiche:

Le funzioni seno e coseno possono essere collegate al moto circolare uniforme. Immagina un punto che si muove lungo la circonferenza di un cerchio unitario. La posizione di questo punto in funzione del tempo può essere rappresentata con le seguenti coordinate:

 

- La coordinata \( x \) (orizzontale) è rappresentata dal coseno:

  \[

  x(t) = \cos(\omega t)

  \]

 

- La coordinata \( y \) (verticale) è rappresentata dal seno:

  \[

  y(t) = \sin(\omega t)

  \]

 

Qui, \( \omega \) è la frequenza angolare. Mentre il punto si muove lungo il cerchio, le sue proiezioni sulle coordinate \( x \) e \( y \) variano nel tempo secondo le funzioni seno e coseno, creando una rappresentazione oscilla. Questo legame tra il movimento circolare e le funzioni sinusoidali è fondamentale in molti aspetti della fisica e dell'ingegneria.

Per estendere questa idea a una rappresentazione sferica, si può considerare un punto che si muove sulla superficie di una sfera. In questo caso, si utilizzano coordinate sferiche, che comprendono la distanza radiale e due angoli (spesso chiamati angolo azimutale e angolo di elevazione). Le oscillazioni sferiche possono essere descritte usando funzioni trigonometriche e armoniche sferiche, le quali sono essenziali per descrivere fenomeni come onde su superfici sferiche.

 

Il simbolo di Yin e Yang può essere interpretato come un ciclo continuo di cambiamento e interazione tra forze opposte, proprio come le proiezioni delle onde sinusoidali che alternano in un movimento circolare (o sferico). Questo concetto di ciclicità e di equilibrio tra dualità può essere visualizzato facilmente in uno spazio circolare o sferico, dove le transizioni tra le zone di Yin (buio) e Yang (luce) avvengono nel processo continuo di oscillazione.

In sintesi, il movimento oscillatorio rappresentato dalle funzioni seno e coseno può certamente essere immaginato come circolare e sferico, e queste visualizzazioni sono utili per comprendere le connessioni tra oscillazioni e fenomeni naturali complessi. L'interpretazione sferica e circolare si allinea bene con il simbolismo di Yin e Yang, riflettendo l'idea di ciclicità e interazione equilibrata tra forze opposte.

Scusate la matematica. Che ho preso dalla IA, senza la quale queste ricerche non potrebbero essere fatte.

Che cosa voglio dimostrare? Che questo modello teorico di un movimento oscillatorio sinusoidale e ondulatorio, rappresentato da un circolo o da una sfera con due polarità, è lo schema base fondamentale non solo dei moti fisici, ma anche dei moti mentali e degli eventi, proprio come anticipato dai taoisti.

Infatti lo Yang e lo Yin rappresentano il movimento delle due polarità che vediamo in azione in ogni aspetto del mondo.

giovedì 29 agosto 2024

I lungimiranti

 Se ci sono i lungimiranti, ci sono anche i corto-miranti. Peccato che questi ultimi siano tutti al governo.

L' unico modo di fare finire la guerra della Russia è quello di fornire all'Ucraina le armi più potenti: quelle nucleari. Se,infatti, dessimo queste armi , la Russia la finirebbe con le minacce.

Invece, questo fornire armi insufficienti goccia  a goccia significa allungare all' infinito la guerra. E' come permettere si russi di fare il tiro al piccione.

Se il piccione fosse ben armato , si guarderebbero bene dallo sparargli.

L'idea più cretina è di fornire armi solo difensive. Si può vincere solo difendendosi?

Io odio la guerra, ma, una volta in guerra, bisogna armarsi il più possibile.

Se c' è un' altra via spiegatemela.


La guerra tra ricchi e poveri

 Il nostro telegiornale meloniano di Rai 1, tra una passerella e l' altra dei politici di destra, ci ha informato che, visti i tempi non proprio pacifici, con missili che ci sfrecciano sulla testa, l'ultima moda è costruirsi un rifugio antiatomico, magari firmato da qualche celebre architetto.

A tutto c' è un rimedio: state tranquilli.

Però, visti gli alti costi di questi rifugi, solo i ricchi e i più potenti potranno salvarsi. E i poveri? Avranno l' alto onore di morire per la patria.

Così, temo che si salveranno solo i ricchi, che avranno anche il vantaggio di vincere quella fastidiosa guerra tra ricchi e poveri, tra potenti e impotenti, tra chi comanda e chi ubbidisce.

Ma non è già così con il nostro sistema sanitario, con il nostro sistema pensionistico e con il nostro sistema economico? Lo sterminio è già in atto.

Ma certo con le bombe atomiche si farà prima.

Legami eterni: mente e fisica

 Legami eterni

Uno studio teorico suggerisce che nel cervello potrebbe verificarsi entanglement quantistico, ma ancora  servono altre prove.

«Dal mondo subatomico alle profondità del nostro cervello: l’entanglement quantistico, uno dei fenomeni più enigmatici della fisica moderna, potrebbe essere il direttore d’orchestra nascosto dietro la sinfonia neuronale che chiamiamo pensiero.

Un team di ricercatori cinesi ha recentemente gettato luce su questa possibilità. E lo ha fatto proponendo un modello in cui le fibre nervose generano coppie di particelle quantisticamente legate. Una teoria di frontiera, che stravolgerebbe la nostra comprensione del cervello, e che naturalmente solleva anche domande mio fondamentali sulla natura della coscienza e sulla linea di confine tra il mondo quantistico e quello macroscopico.

Il cervello umano è un organo di straordinaria complessità. Miliardi di neuroni che si attivano simultaneamente “tormentano” da tempo i neuroscienziati: come fanno queste cellule a coordinarsi con una precisione quasi istantanea? Yong-Cong Chen dell’Università di Shanghai e i suoi colleghi hanno proposto una risposta sorprendente: l’entanglement quantistico.

L’entanglement quantistico, descritto da Einstein come una “azione spettrale a distanza”, è un fenomeno in cui due particelle diventano così intrinsecamente legate che lo stato di una influenza istantaneamente lo stato dell’altra, indipendentemente dalla distanza che le separa. Questa proprietà, finora osservata principalmente a livello subatomico, potrebbe, secondo i ricercatori, giocare un ruolo cruciale nel funzionamento del cervello.


Nel suo studio il team di Chen ha focalizzato la sua attenzione sull’interazione tra le guaine mieliniche, che rivestono le fibre nervose, e i fotoni prodotti all’interno del cervello. Secondo i loro calcoli, quando fotoni infrarossi collidono con una guaina mielinica, modellata come una cavità cilindrica capace di immagazzinare e amplificare la radiazione elettromagnetica, si verifica un fenomeno interessante: la guaina emette due fotoni in rapida successione, e molte di queste coppie risulterebbero entangled, legate l’una all’altra.

Se confermata sperimentalmente, questa teoria potrebbe spiegare come parti “distanti” del cervello comunicano così rapidamente. Chen suggerisce che la proprietà di entanglement quantistico potrebbe essere trasmessa ad altre parti dei neuroni, come i “pori proteici” coinvolti nella segnalazione elettrica.

Questo permetterebbe una sincronizzazione molto più rapida rispetto a qualsiasi altro tipo di connessione conosciuta.» (da un articolo di Gianluca Riccio)

Insomma, dappertutto vediamo coppie di "qualcosa" che si lega per dare vita a funzioni importantissime, ma sempre nel campo dell'interazione comunicazione. La mia teoria delle oscillazioni vede in azione queste coppie complementari non solo in campo fisico, ma anche nel campo psichico o della mente.

In filosofia, l’idea che gli opposti complementari possano essere tenuti insieme è spesso esplorata attraverso il concetto di “unità degli opposti”. Questo concetto suggerisce che gli opposti non solo coesistono, ma che la loro interazione è essenziale per l’equilibrio e l’armonia. Un esempio classico è il principio del Taoismo, dove il yin e il yang rappresentano forze opposte che si integrano a vicenda.

In fisica, l’idea di forze che tengono insieme elementi opposti può essere vista nella “forza forte”, che agisce a livello subatomico per mantenere uniti i nucleoni (protoni e neutroni) all’interno del nucleo atomico, nonostante la repulsione elettromagnetica tra i protoni carichi positivamente.

Ma può anche essere vista nei fenomeni descritti dalla terza legge di Newton, quella dell'azione e reazione. E nei fenomeni descritti dalla meccanica quantistica.

Le differenze filosofiche tra le varie interpretazioni della meccanica quantistica, in particolare riguardo al problema della "misura", sono profonde e riguardano alcuni dei più fondamentali quesiti sulla natura della realtà.
Ogni interpretazione propone una visione diversa del mondo quantistico e del ruolo dell'osservatore, con implicazioni filosofiche che vanno dalla natura della realtà stessa alla possibilità di un libero arbitrio.
Ecco un confronto tra alcune delle principali interpretazioni:
1. Interpretazione di Copenaghen:
* Realismo: Adotta una posizione strumentalista, ovvero considera la teoria quantistica come un insieme di regole utili per fare previsioni, ma non fornisce una descrizione completa della realtà.
* Ruolo dell'osservatore: L'osservatore gioca un ruolo fondamentale nel collasso della funzione d'onda, segnando il passaggio dal mondo quantistico a quello classico.
* Implicazioni: Solleva profonde questioni sulla natura della realtà e sul rapporto tra soggetto e oggetto.
2. Interpretazione a molti mondi:
* Realismo: Propone un realismo ontico, ovvero sostiene l'esistenza di tutti i possibili risultati di una misura, ciascuno in un universo parallelo.
* Ruolo dell'osservatore: L'osservatore non ha un ruolo speciale, ma semplicemente si trova in uno dei molti universi possibili.
* Implicazioni: Elimina il problema della misura, ma introduce l'idea di un multiverso infinito, con implicazioni cosmologiche e filosofiche profonde.
3. Interpretazioni oggettive del collasso:
* Realismo: Cercano di fornire una descrizione oggettiva del collasso della funzione d'onda, senza invocare il ruolo dell'osservatore.
* Ruolo dell'osservatore: L'osservatore non è necessario per il collasso, che è causato da processi fisici intrinseci.
* Implicazioni: Tentano di riconciliare la meccanica quantistica con una visione più classica della realtà.
4. SeInterpretazioni basate sulla decoerenza:
* Realismo: Spiega il collasso della funzione d'onda come un processo graduale causato dall'interazione del sistema quantistico con l'ambiente.
* Ruolo dell'osservatore: L'osservatore non ha un ruolo fondamentale, ma l'emergenza della classica realtà è legata all'interazione con sistemi macroscopici.
* Implicazioni: Offre una spiegazione più naturalistica del processo di misura.
5. Le principali differenze filosofiche tra queste interpretazioni riguardano:
* La natura della realtà: Alcune interpretazioni propongono una realtà oggettiva, mentre altre sostengono che la realtà è costruita dall'osservatore.
* Il ruolo dell'osservatore: Alcune interpretazioni assegnano all'osservatore un ruolo fondamentale, mentre altre lo considerano irrilevante.
* La possibilità di un libero arbitrio: Alcune interpretazioni sembrano limitare il libero arbitrio, mentre altre lo lasciano aperto.
In conclusione, la scelta di una particolare interpretazione della meccanica quantistica dipende da considerazioni filosofiche, epistemologiche e ontologiche.

Io collego queste interpretazioni al problema dello spazio curvo, dove tutti, soggetti e oggetti, ci troviamo collegati.

E mi domando: com’è possibile che in uno spaziotempo curvo possano esistere linee rette e spiegazioni rette (conseguenti coerentemente). Non sono sbagliate la nostra geometria euclidea e la nostra comprensione del mondo?

Questa è una delle intuizioni più affascinanti e controintuitive .
Perché non ci sono linee e spiegazioni rette in uno spaziotempo curvo?
Immagina di disegnare una linea retta su una sfera. Non importa quanto ti sforzi, quella linea apparirà sempre curva se osservata da fuori. Questo perché la superficie della sfera è intrinsecamente curva. Lo stesso vale per lo spaziotempo, che secondo Einstein è curvato dalla presenza di massa ed energia.
Cosa significa "linea retta" in uno spaziotempo curvo?
In un universo dove lo spaziotempo è curvo, il concetto di "linea retta" richiede una ridefinizione. In questo contesto, una "linea retta" viene chiamata geodetica. Una geodetica è il percorso più breve tra due punti in uno spazio curvo. È come dire che, su una sfera, la rotta più breve tra due punti è un arco di cerchio massimo.
Quindi, gli oggetti in caduta libera seguono geodetiche, non linee rette.
La gravità, secondo Einstein, non è una forza ma una manifestazione della curvatura dello spaziotempo. Gli oggetti massicci deformano lo spaziotempo circostante, creando una sorta di "buca gravitazionale". Gli altri oggetti, come i pianeti, si muovono lungo le geodetiche di questo spaziotempo curvo. Questo spiega perché i pianeti orbitano attorno al Sole: stanno semplicemente seguendo la traiettoria più "retta" possibile in uno spaziotempo curvato dalla massa del Sole.
In sintesi:
* Lo spaziotempo non è piatto, ma curvo.
* Le geodetiche sono le "linee rette" dello spaziotempo curvo.
* Gli oggetti massicci seguono geodetiche.
* La gravità è una manifestazione della curvatura dello spaziotempo.
Un'analogia: Immagina di stendere una tela elastica e di posizionare una palla pesante al centro. La tela si deformerà, creando una conca. Se ora posizioni una pallina da ping pong sulla tela, questa tenderà a rotolare verso il centro della conca, seguendo il percorso più "breve" sulla superficie curva.

Dunque, ci troviamo in una realtà molto diversa da quella che immaginavamo. Anche il cervello potrebbe essere un’entità quantistica. 

Comunque io parlo anche di curvatura delle spiegazioni, intendendo che non si può ragionare con la solita logica conseguenziale di causa/effetto. Ma che bisogna adottare una logica curva o circolare in cui la causa e l' effetto sono una coppia completare oscillante. Dal retto al circolare o sferico.

Le diadi sono queste coppie entangled, legate in modo complementare.


Poco tempo fa, il giornalista scientifico George Musser ha pubblicato un articolo sulla rivista New Scientist, in cui si illustra la teoria che vede il cervello umano come un sistema quantistico. Questa teoria sta ora attirando molta attenzione da parte degli scienziati, sebbene prima non fosse popolare.


Musset, autore di Putting Ourselves Back into the Equation, ha parlato con l’anestesista Stuart Hameroff, che, insieme al fisico teorico Roger Penrose, ha sviluppato la teoria quantistica della coscienza (Orchestrated Objective Reduction) negli anni ’90.


L’idea centrale è che la coscienza nasce da fenomeni quantistici nel cervello. Questo grazie a i microtubuli all’interno dei neuroni che svolgono un ruolo chiave. La teoria suggerisce che la coscienza nasce quando le funzioni d’onda quantistiche collassano a causa di instabilità gravitazionali nella struttura fondamentale dello spaziotempo. 

Musser indica nuovi metodi che potrebbero testare questa teoria. In particolare, menziona l’uso di anestetici sugli organoidi cerebrali. Piccoli campioni di tessuto cerebrale coltivati ​​in condizioni di laboratorio in grado di simulare le funzioni del cervello umano. Lo studio degli effetti degli anestetici su questi organelli può fornire informazioni su come i processi quantistici nel cervello influenzano la coscienza.

Vale la pena notare che le idee sulla natura quantistica della coscienza esistono da decenni, ma sono sempre state ai margini della ricerca tradizionale a causa della mancanza di prove sperimentali. Nuove prove, tuttavia, suggeriscono l’esistenza di processi quantistici nel cervello. Un esempio è la bussola interna dell’uccello, che si basa su radicali con elettroni spaiati. 

La loro reazione, e quindi le prestazioni della bussola, dipendono dall’intensità e dalla direzione del campo magnetico. Questo è un processo altamente quantistico in cui gli elettroni di una coppia di radicali sono intrecciati e si comportano come un singolo oggetto quantistico.

Un altro ambito di ricerca è la ricerca di connessioni tra la fisica quantistica e le caratteristiche del comportamento umano. Per esempio, osserva il matematico Dorje Brody: l’ordine delle domande in un questionario può cambiare radicalmente le risposte delle persone. Questa influenza del contesto è tipica dei sistemi quantistici.

Nessuno sa quanto riuscirà la scienza a comprendere la coscienza o il comportamento umano utilizzando i processi quantistici, ma ecco una previsione: non aiuterà molto la causa del materialismo.
Andiamo sempre più verso un mondo "spirituale", dove l'antica teoria dello yang/yin applicata ad ogni contesto funge incontrastata.