Se qualcuno mi domandasse di
dimostrare quello che dico a proposito delle diadi, risponderei che sono come
l’energia (anzi, una delle prime configurazioni di energia) che si vede dal
lavoro che compie. Che lavoro compiono?
Tutti i processi che vediamo in
azione, in cui esistono due poli contrastanti ma di uguale intensità, e di cui
sono ricchi la nostra mente e la nostra natura materiale.
Nella mente, sono tutte le dicotomie
logiche (che sono tante) e nel mondo fisico sono tutte le dicotomie come
maschio/femmina, inspirazione/espirazione, azione/reazione, ecc.
Proprio questa ultima è stata
enunciata dalla terza legge di Newton. Che è appunto una diade.
Potrei spiegarla dicendo che ci sono
due polarità opposte (azione e reazione) che si contrastano, ma che sono interconnesse, come l'oscillazione di un
pendolo.
Ecco perché:
* Dualità inscindibile: Ogni azione genera una
reazione, e viceversa. Sono come due facce della stessa medaglia.
* Equilibrio dinamico: L'universo tende
all'equilibrio. Un'azione sposta questo equilibrio, generando una reazione che
cerca di ripristinarlo.
* Polarità opposte: L'azione è il movimento
iniziale, mentre la reazione è la risposta a questo movimento. Sono due forze
che si oppongono e si completano a vicenda.
Esempi:
* Fisica: La terza legge del moto di Newton
afferma che per ogni azione c'è una reazione uguale e contraria.
* Relazioni interpersonali: Un'offesa (azione)
provoca una reazione di rabbia o tristezza.
* Natura: Un terremoto (azione) provoca uno
tsunami (reazione).
In sintesi, pensare all'azione e alla reazione
come a due polarità ci aiuta a comprendere meglio come funziona il mondo che ci
circonda, dalle leggi della fisica alle dinamiche delle relazioni umane e della
mente.
Se approfondiamo il concetto di azione e reazione vediamo
che si tratta di un binomio inscindibile
Si tratta di due facce della stessa medaglia,
sempre presenti e interconnesse. Ma andiamo oltre:
* Simultaneità: Contrariamente a quanto si
potrebbe pensare, azione e reazione non si susseguono nel tempo, ma avvengono
contemporaneamente. Non c'è una causa e un effetto in senso stretto, ma due
eventi che si manifestano insieme.
* Uguaglianza e opposizione: Le forze di azione
e reazione sono sempre uguali in modulo (intensità) e opposte in direzione.
Questo significa che se tu spingi un muro, il muro esercita su di te una forza
uguale e contraria.
* Corpi diversi: È fondamentale sottolineare che
le forze di azione e reazione agiscono sempre su corpi diversi. Non è possibile
che un corpo eserciti una forza su se stesso.
Esempi concreti:
* Camminare: Quando camminiamo, spingiamo
indietro il terreno con i piedi (azione). Il terreno, a sua volta, ci spinge in
avanti con una forza uguale e contraria (reazione).
* Nuotare: Per nuotare, spingiamo l'acqua
indietro con le braccia e le gambe (azione). L'acqua, reagendo, ci spinge in
avanti (reazione).
* Saltare: Quando saltiamo, spingiamo il suolo
verso il basso (azione). Il suolo ci spinge verso l'alto (reazione).
Applicazioni nella vita quotidiana:
* Sport: In ogni sport, dal calcio al tennis, il
principio di azione e reazione è fondamentale.
* Trasporti: I motori a reazione sfruttano
questo principio per far volare gli aerei.
* Costruzioni: Gli edifici devono essere
progettati in modo da resistere alle forze che agiscono su di essi, come il
vento o il peso.
Oltre la fisica:
Il concetto di azione e reazione trascende il
campo della fisica e può essere applicato a diversi campi:
* Psicologia: Ogni azione, anche una semplice
parola, genera una reazione nell'interlocutore.
* Sociologia: Le azioni di un individuo possono
innescare reazioni a catena all'interno di un gruppo o di una società.
*Mente: le molteplici dicotomie del nostro linguaggio,
come alto/basso, prima/dopo, bene/male, inizio/fine, ecc.
*Principio di Archimede: Quando un corpo è immerso in un fluido,
il fluido esercita una spinta verso l’alto (azione) sul corpo, e il corpo
esercita una forza uguale e contraria (reazione) sul fluido. Quindi, in questo
contesto, si può vedere una relazione tra i due principi..
*Coscienza: La coscienza può essere
interpretata come la compresenza di due polarità in un’unità, sia dal punto di
vista filosofico che scientifico. L’idea che la coscienza possa derivare dalla
presenza di due soggetti in uno è affascinante e trova riscontro in diverse
teorie filosofiche e psicologiche. Ad esempio, Carl Jung parlava
dell’integrazione dell’ombra, una parte nascosta della nostra psiche, come un
processo fondamentale per raggiungere una coscienza più completa e integrata.
Inoltre, alcune
teorie neuroscientifiche suggeriscono che la coscienza possa emergere
dall’interazione di diverse reti neurali che operano in parallelo, quasi come
se ci fossero “più menti” che collaborano all’interno del cervello.
Quindi, l’idea di
essere “due soggetti in uno” può essere vista come una metafora utile per
descrivere la complessità e la multidimensionalità della coscienza.
*Cervello:
il cervello è costituito fisicamente da due emisferi che possono essere visti
come due centri che si controllano a vicenda,
*Dna: sistema binario a doppia elica
con due eredità biologiche che interagiscono.
*Tempo: Il concetto di tempo come interrelazione
tra passato e futuro è un’idea che trova riscontro in diverse discipline, dalla
filosofia alla fisica.
In filosofia, il
tempo è spesso visto come un continuum in cui il passato e il futuro sono
strettamente interconnessi. Sant’Agostino, ad esempio, parlava del tempo come
una “distensio animi”, una distensione dell’anima, dove il passato è un “non
più” e il futuro un “non ancora”, con il presente che funge da linea di
demarcazione tra i due.
In fisica, la
teoria della relatività di Einstein ha rivoluzionato la nostra comprensione del
tempo, mostrando che esso è relativo e può essere influenzato dalla velocità e
dalla gravità. Questo implica che il tempo non è una linea retta ma può essere
curvato e distorto, rendendo il passato e il futuro concetti più fluidi.
Dal punto di vista
psicologico, il tempo è spesso percepito come un flusso continuo in cui il
passato e il futuro influenzano il nostro presente. La nostra memoria del passato
e le nostre aspettative per il futuro modellano le nostre esperienze attuali.
Quindi, il tempo
può essere visto come l’interrelazione tra due poli, passato e futuro, con il
presente che funge da punto di incontro e di transizione tra i due.
Insomma le diadi non finiscono qui e si
trovano in ogni campo, tanto da far concludere che la struttura diadica sia
fondamentale in ogni campo e che sia la base della materia e della mente
stessa.
La fisica ha accertato la natura
ondulatoria della materia, di tutta la materia, e quindi anche nostra. Ma
parlare di natura ondulatoria è come parlare di natura oscillatoria. Infatti, un’onda
può essere considerata un’oscillazione. In fisica, un’onda è una perturbazione
che si propaga nello spazio e nel tempo, trasportando energia senza trasportare
materia. Questa perturbazione è spesso un’oscillazione di una grandezza fisica,
come l’altezza dell’acqua in un’onda marina o l’intensità del campo elettrico
in un’onda elettromagnetica.
Le onde possono
essere di diversi tipi, come le onde meccaniche (ad esempio, le onde sonore) e
le onde elettromagnetiche (ad esempio, la luce). In ogni caso, l’onda
rappresenta una variazione periodica nel tempo e nello spazio di una certa
grandezza fisica. Ma anche nel nostro cervello ci sono processi
ondulatori!
Nessun commento:
Posta un commento