lunedì 2 settembre 2024

Diadi in azione

 

Se qualcuno mi domandasse di dimostrare quello che dico a proposito delle diadi, risponderei che sono come l’energia (anzi, una delle prime configurazioni di energia) che si vede dal lavoro che compie. Che lavoro compiono?

Tutti i processi che vediamo in azione, in cui esistono due poli contrastanti ma di uguale intensità, e di cui sono ricchi la nostra mente e la nostra natura materiale.

Nella mente, sono tutte le dicotomie logiche (che sono tante) e nel mondo fisico sono tutte le dicotomie come maschio/femmina, inspirazione/espirazione, azione/reazione, ecc.

Proprio questa ultima è stata enunciata dalla terza legge di Newton. Che è appunto una diade.

Potrei spiegarla dicendo che ci sono due polarità opposte (azione e reazione) che si contrastano, ma che sono interconnesse, come l'oscillazione di un pendolo.


Ecco perché:
* Dualità inscindibile: Ogni azione genera una reazione, e viceversa. Sono come due facce della stessa medaglia.
* Equilibrio dinamico: L'universo tende all'equilibrio. Un'azione sposta questo equilibrio, generando una reazione che cerca di ripristinarlo.
* Polarità opposte: L'azione è il movimento iniziale, mentre la reazione è la risposta a questo movimento. Sono due forze che si oppongono e si completano a vicenda.


Esempi:
* Fisica: La terza legge del moto di Newton afferma che per ogni azione c'è una reazione uguale e contraria.
* Relazioni interpersonali: Un'offesa (azione) provoca una reazione di rabbia o tristezza.
* Natura: Un terremoto (azione) provoca uno tsunami (reazione).


In sintesi, pensare all'azione e alla reazione come a due polarità ci aiuta a comprendere meglio come funziona il mondo che ci circonda, dalle leggi della fisica alle dinamiche delle relazioni umane e della mente.

Se approfondiamo il concetto di azione e reazione vediamo che si tratta di un binomio inscindibile
Si tratta di due facce della stessa medaglia, sempre presenti e interconnesse. Ma andiamo oltre:


* Simultaneità: Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, azione e reazione non si susseguono nel tempo, ma avvengono contemporaneamente. Non c'è una causa e un effetto in senso stretto, ma due eventi che si manifestano insieme.
* Uguaglianza e opposizione: Le forze di azione e reazione sono sempre uguali in modulo (intensità) e opposte in direzione. Questo significa che se tu spingi un muro, il muro esercita su di te una forza uguale e contraria.
* Corpi diversi: È fondamentale sottolineare che le forze di azione e reazione agiscono sempre su corpi diversi. Non è possibile che un corpo eserciti una forza su se stesso.


Esempi concreti:
* Camminare: Quando camminiamo, spingiamo indietro il terreno con i piedi (azione). Il terreno, a sua volta, ci spinge in avanti con una forza uguale e contraria (reazione).
* Nuotare: Per nuotare, spingiamo l'acqua indietro con le braccia e le gambe (azione). L'acqua, reagendo, ci spinge in avanti (reazione).
* Saltare: Quando saltiamo, spingiamo il suolo verso il basso (azione). Il suolo ci spinge verso l'alto (reazione).


Applicazioni nella vita quotidiana:
* Sport: In ogni sport, dal calcio al tennis, il principio di azione e reazione è fondamentale.
* Trasporti: I motori a reazione sfruttano questo principio per far volare gli aerei.
* Costruzioni: Gli edifici devono essere progettati in modo da resistere alle forze che agiscono su di essi, come il vento o il peso.


Oltre la fisica:
Il concetto di azione e reazione trascende il campo della fisica e può essere applicato a diversi campi:


* Psicologia: Ogni azione, anche una semplice parola, genera una reazione nell'interlocutore.
* Sociologia: Le azioni di un individuo possono innescare reazioni a catena all'interno di un gruppo o di una società.

*Mente: le molteplici dicotomie del nostro linguaggio, come alto/basso, prima/dopo, bene/male, inizio/fine, ecc.

*Principio di Archimede: Quando un corpo è immerso in un fluido, il fluido esercita una spinta verso l’alto (azione) sul corpo, e il corpo esercita una forza uguale e contraria (reazione) sul fluido. Quindi, in questo contesto, si può vedere una relazione tra i due principi..

*Coscienza: La coscienza può essere interpretata come la compresenza di due polarità in un’unità, sia dal punto di vista filosofico che scientifico. L’idea che la coscienza possa derivare dalla presenza di due soggetti in uno è affascinante e trova riscontro in diverse teorie filosofiche e psicologiche. Ad esempio, Carl Jung parlava dell’integrazione dell’ombra, una parte nascosta della nostra psiche, come un processo fondamentale per raggiungere una coscienza più completa e integrata.

Inoltre, alcune teorie neuroscientifiche suggeriscono che la coscienza possa emergere dall’interazione di diverse reti neurali che operano in parallelo, quasi come se ci fossero “più menti” che collaborano all’interno del cervello.

Quindi, l’idea di essere “due soggetti in uno” può essere vista come una metafora utile per descrivere la complessità e la multidimensionalità della coscienza.
*Cervello: il cervello è costituito fisicamente da due emisferi che possono essere visti come due centri che si controllano a vicenda,

*Dna: sistema binario a doppia elica con due eredità biologiche che interagiscono.

*Tempo: Il concetto di tempo come interrelazione tra passato e futuro è un’idea che trova riscontro in diverse discipline, dalla filosofia alla fisica.

In filosofia, il tempo è spesso visto come un continuum in cui il passato e il futuro sono strettamente interconnessi. Sant’Agostino, ad esempio, parlava del tempo come una “distensio animi”, una distensione dell’anima, dove il passato è un “non più” e il futuro un “non ancora”, con il presente che funge da linea di demarcazione tra i due.

In fisica, la teoria della relatività di Einstein ha rivoluzionato la nostra comprensione del tempo, mostrando che esso è relativo e può essere influenzato dalla velocità e dalla gravità. Questo implica che il tempo non è una linea retta ma può essere curvato e distorto, rendendo il passato e il futuro concetti più fluidi.

Dal punto di vista psicologico, il tempo è spesso percepito come un flusso continuo in cui il passato e il futuro influenzano il nostro presente. La nostra memoria del passato e le nostre aspettative per il futuro modellano le nostre esperienze attuali.

Quindi, il tempo può essere visto come l’interrelazione tra due poli, passato e futuro, con il presente che funge da punto di incontro e di transizione tra i due.

 

Insomma le diadi non finiscono qui e si trovano in ogni campo, tanto da far concludere che la struttura diadica sia fondamentale in ogni campo e che sia la base della materia e della mente stessa.

La fisica ha accertato la natura ondulatoria della materia, di tutta la materia, e quindi anche nostra. Ma parlare di natura ondulatoria è come parlare di natura oscillatoria. Infatti, un’onda può essere considerata un’oscillazione. In fisica, un’onda è una perturbazione che si propaga nello spazio e nel tempo, trasportando energia senza trasportare materia. Questa perturbazione è spesso un’oscillazione di una grandezza fisica, come l’altezza dell’acqua in un’onda marina o l’intensità del campo elettrico in un’onda elettromagnetica.

Le onde possono essere di diversi tipi, come le onde meccaniche (ad esempio, le onde sonore) e le onde elettromagnetiche (ad esempio, la luce). In ogni caso, l’onda rappresenta una variazione periodica nel tempo e nello spazio di una certa grandezza fisica. Ma anche nel nostro cervello ci sono processi ondulatori!




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