In fondo, l' unica cosa che abbiamo è la nostra consapevolezza, che però non ci dà nessuna garanzia di obiettività. Quel che sentiamo o percepiamo potrebbe anche essere un sogno, un film o un programma virtuale, senza consistenza. Che sparisce di colpo.
Comunque, quel che sappiamo è che anche altre persone vivono questo sogno. Almeno così ci sembra. Perché anche questo potrebbe essere un sogno.
Oltretutto, non sappiamo nemmeno dove andiamo quando sogniamo.
La scienza ci dice che ogni notte facciamo quattro o cinque sogni, ma che non ce li ricordiamo. E dunque dove andiamo quando sogniamo?
Non sappiamo neanche questo. Quindi la nostra consapevolezza è solo una piccola isola, assediata da tutte le parti... dalla inconsapevolezza, dall' ignoto, dall' inconscio.
Basta poco per mettere in crisi la piccola luce della consapevolezza: un cibo, l' alcool, una droga, la stanchezza, la malattia... Vi siete mai domandati dove vanno i tanti anziani con demenza, che non sono morti, ma che non sanno neppure che sono vivi? Dove sono? Né vivi né morti. Cosa sono ? Vivi ma non presenti.
Sì, ci sono le malattie del cervello. E ci sono le malattie della mente. Ma io credo che il gran numero di giovani che si drogano desiderano in realtà ridursi in uno stato di non presenza, tanto dolorosa è la consapevolezza... e la vita.
Resistiamo e difendiamo finché è possibile la nostra piccola isola... tanto, prima o poi, verrà spazzata via senza pietà, anche se non vogliamo. Inutile anticipare.
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