martedì 10 settembre 2024

Il dio del bene e il dio del male: la trasformazione dell'energia

Il dio del bene e il dio del male, ovvero la trasformazione dell’energia

La religione nasce per attribuire il bene che ci capita a un ente superiore. 

Peccato che, in tal caso, bisogna attribuirgli anche il male che ci capita.

L'idea di concepire un antidio malefico è puerile. L' ente superiore è uno, non può essere due. Il due nasce solo se prima c'è un Uno.

Il responsabile primo è lui!

Sempre che si voglia cercare una Causa prima esterna. E non una fioritura spontanea del bene e del male, come divisione di un'unità preesistente.

Cosa vogliamo dire? Che in origine il bene e il male sono la stessa cosa (insieme alle tante antinomie)?

In un certo senso. E' come lo stato di una moneta d'oro, che prima di essere formata era oro fuso. Poi, dovendo formarsi, ha assunto due facce.

Non poteva non assumere due facce. Però la moneta è unica.

Questa è l'origine di tutte le diadi. Se al posto dell'oro fuso, immaginiamo l'energia, dobbiamo ammettere che l'energia ha la capacità di trasformarsi: questa è la sua proprietà. 

Questo principio è fondato sulla legge di conservazione dell'energia, che afferma che l'energia non può essere creata né distrutta, ma può solo essere trasformata da una forma all'altra. Ad esempio:

 

1. **Energia cinetica**: può essere trasformata in energia potenziale (come in un'altalena).

2. **Energia termica**: può essere convertita in energia elettrica (come nelle centrali elettriche).

3. **Energia chimica**: può essere trasformata in energia termica o meccanica (come durante la combustione dei combustibili fossili).

4. **Energia solare**: può essere convertita in energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici.

 

Ma l'energia è sempre la stessa. Solo che, trasformandosi, assume forme diverse. 

 

Da dove credete che derivi l'energia di cui dispone un uomo?  L'energia dell'uomo deriva principalmente dall'alimentazione. Quando mangiamo, i cibi che consumiamo contengono nutrienti come carboidrati, grassi e proteine, che vengono metabolizzati dal nostro corpo per produrre energia. Ecco una spiegazione più dettagliata:

 

1. **Carboidrati**: Sono la principale fonte di energia per il corpo. Quando assumiamo carboidrati, il nostro organismo li scompone in glucosio, che viene utilizzato immediatamente per fornire energia alle cellule o immagazzinato nel fegato e nei muscoli sotto forma di glicogeno per un uso futuro.

 

2. **Grassi**: Forniscono una grande quantità di energia per il corpo. Dopo essere stati metabolizzati, i grassi possono essere utilizzati come fonte di energia durante attività prolungate e a bassa intensità. Ogni grammo di grassi fornisce circa 9 calorie di energia, rispetto ai 4 calorie per grammo di carboidrati e proteine.

 

3. **Proteine**: Sono principalmente utilizzate per la costruzione e la riparazione dei tessuti. Tuttavia, possono anche essere convertite in energia se l'apporto di carboidrati e grassi non è sufficiente.

 

4. **Processo Metabolico**: Il corpo utilizza questi nutrienti attraverso reazioni chimiche nei processi metabolici per generare ATP (adenosina trifosfato), che è la forma di energia utilizzata nelle cellule per eseguire tutte le funzioni vitali.

 

In sintesi, l'energia dell'uomo proviene principalmente dai cibi che consumiamo, i quali vengono trasformati in energia utilizzabile attraverso il metabolismo.

Ma l'energia è sempre la stessa. Anche l'uomo è una macchina che ha bisogno di energia per funzionare. 

L'energia dunque è la candidata a rappresentare Dio, ma un Dio che è in tutte le cose - e non se ne sta fuori dal mondo. 

Quand'è che moriamo? Quando finisce la nostra energia? E quando nasciamo? Quando l'energia dei nostri genitori si trasforma nell'energia del nascituro. 

Ma l'energia è sempre la stessa. Delle piante, della carne, del sole, del cibo, delle macchine. Dovremmo chiamarla l' "energia divina", perché questa è l'energia che ci mette al mondo trasformandosi e che “move il sole e le altre stelle”.

Ora, non è pensabile che quando l'energia si trasforma in pensieri, sentimenti, emozioni, coscienza, ecc., sia un'altra cosa. E' sempre la stessa che si trasforma, un'energia se vogliamo più "sottile", ma la stessa che manda avanti i motori o le stelle. 

L'energia ha leggi e principi, che non c'è ragione di pensare che non riguardino anche l'energia umana.

L'energia è soggetta a diverse leggi e principi fondamentali che governano il suo comportamento e le sue interazioni. E alcune delle leggi più importanti devono riguardare anche la macchina uomo, per esempio:

 

1. **Legge di Conservazione dell'Energia**: Questa legge afferma che l'energia totale in un sistema isolato rimane costante nel tempo. L'energia non può essere creata o distrutta, ma può essere trasformata da una forma all'altra. Ad esempio, l'energia cinetica può trasformarsi in energia potenziale e viceversa.

 

2. **Primo principio della termodinamica**: È una formulazione della legge di conservazione dell'energia che si applica agli sistemi termici. Stabilisce che la variazione dell'energia interna di un sistema è uguale al calore scambiato dal sistema e al lavoro effettuato sul sistema. In formule, si può esprimere come ΔU = Q - L, dove ΔU è la variazione dell'energia interna, Q è il calore fornito al sistema e L è il lavoro fatto dal sistema.

 

3. **Secondo principio della termodinamica**: Stabilisce che l'energia tende a disperdersi e che i processi energetici non possono essere completamente efficienti. Ad esempio, mentre l'energia può essere trasformata, parte di essa viene sempre "persa" come calore, aumentando l'entropia di un sistema. Non è possibile convertire completamente il calore in lavoro...

 

Queste leggi sono fondamentali non solo in fisica, Comprenderle è essenziale per studiare il comportamento dell'energia nei diversi sistemi, compreso quello umano. Che infatti risponde anche alla terza di Newton sull'azione e la reazione.

Anzi, questa legge è responsabile della struttura duale del cervello e della mente, con le sue tante diadi. Che possono essere viste come applicazioni mentali di questo principio.

Se consideriamo il bene come azione, il male può essere visto come la sua reazione, e viceversa. E questo per tutte le strutture fisiche diadiche (cervello, sessualità, respirazione, dualismo degli organi...), per tutte le contrapposizioni logiche ed emotive, per il tempo (passato e futuro) e per la coscienza, che è un'altra forma fondamentale di azione-reazione. 

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