lunedì 16 settembre 2024

Accordo e disaccordo

 Quando due forze interagiscono si determina sempre un incontro/scontro. Lo scontro nasce perché ad ogni azione corrisponde una reazione (legge di Newton, legge del dissidio universale) e l’incontro nasce dalla reciproca utilità. Ho già parlato dei due pugili che sono d’accordo sullo scontrarsi.

Ma non tutte le forze si scontrano. Alcune possono collaborare per il bene comune. Nella vita è evidente che ci sono entrambi i casi.

In fisica, per esempio, le forze non si contrappongono sempre; ci sono molti casi in cui le forze collaborano.

Esitonono forze che possono mettersi insieme: Ad esempio, se due persone spingono un’auto nella stessa direzione, le loro forze si sommano e collaborano per muovere l’auto.


Ci sono poi le forze di contatto, come la forza di attrito, e le forze a distanza, come la forza gravitazionale, che possono collaborare. Ad esempio, quando camminiamo, la forza di attrito tra i nostri piedi e il suolo ci permette di spingerci in avanti, mentre la forza gravitazionale ci tiene ancorati al suolo. Queste forze collaborano per permetterci di muoverci in modo stabile o per frenare un veicolo.


Inoltre le quattro forze fondamentali (gravitazionale, elettromagnetica, nucleare forte e nucleare debole) possono agire insieme in vari fenomeni naturali. Ad esempio, la forza elettromagnetica e la forza nucleare forte collaborano per mantenere gli atomi stabili

Gli elettroni in un filo conduttore si muovono grazie alla forza elettromagnetica, che è una combinazione di forze elettriche e magnetiche. Queste forze collaborano per creare il flusso di corrente elettrica.


In ingegneria, le forze collaborative sono cruciali per la stabilità delle strutture. Le forze di compressione e tensione lavorano insieme per mantenere un edificio in piedi.

Infine, nei sistemi biologici, le forze collaborative sono essenziali per processi come la contrazione muscolare, dove le forze generate dalle proteine actina e miosina lavorano insieme.

 

In sintesi, sia le forze collaborative che quelle contrastanti sono fondamentali in fisica e coesistono in molti fenomeni naturali e artificiali. Quindi, mentre la terza legge di Newton afferma che ogni azione ha una reazione uguale e contraria, ciò non significa che tutte le forze siano sempre in opposizione. In alcuni casi, le forze possono lavorare insieme per produrre un effetto combinato.

La prevalenza di una rispetto all’altra dipende dal contesto specifico.

La questione se ci siano più forze che si contrastano o che collaborano dipende molto dal contesto. In generale, sia le forze contrastanti che quelle collaborative sono onnipresenti in natura e nella tecnologia.


Ma tutto questo non ci dice nulla di nuovo, dato che ci deve essere necessariamente la diade contrasto/collaborazione o accordo/disaccordo. Dovevamo saperlo.

Dunque, quando diciamo che tutto è contrasto, dobbiamo precisare che tutto è contrasto/collaborazione, proprio perché siamo nel caso di una diade. E la diade, salendo di grado in grado, è esattamente questo accordo/disaccordo, dinamico, senza che un polo possa avere la meglio sull’altro.

Insomma, si conferma che non si può sfuggire all’andamento diadico, perché anche le forze che collaborano o si uniscono insieme, devono avere una controparte.

Insomma, se due persone possono unirsi per spingere un’auto è perché c’è una forza che le contrasta. Altrimenti, perché dovrebbero spingere?




Quando due forze interagiscono si determina sempre un incontro/scontro. Lo scontro nasce perché ad ogni azione corrisponde una reazione (legge di Newton, legge del dissidio universale) e l’incontro nasce dalla reciproca utilità. Ho già parlato dei due pugili che sono d’accordo sullo scontrarsi.

Ma non tutte le forze si scontrano. Alcune possono collaborare per il bene comune. Nella vita è evidente che ci sono entrambi i casi.

In fisica, per esempio, le forze non si contrappongono sempre; ci sono molti casi in cui le forze collaborano.

Esitonono forze che possono mettersi insieme: Ad esempio, se due persone spingono un’auto nella stessa direzione, le loro forze si sommano e collaborano per muovere l’auto.


Ci sono poi le forze di contatto, come la forza di attrito, e le forze a distanza, come la forza gravitazionale, che possono collaborare. Ad esempio, quando camminiamo, la forza di attrito tra i nostri piedi e il suolo ci permette di spingerci in avanti, mentre la forza gravitazionale ci tiene ancorati al suolo. Queste forze collaborano per permetterci di muoverci in modo stabile o per frenare un veicolo.


Inoltre le quattro forze fondamentali (gravitazionale, elettromagnetica, nucleare forte e nucleare debole) possono agire insieme in vari fenomeni naturali. Ad esempio, la forza elettromagnetica e la forza nucleare forte collaborano per mantenere gli atomi stabili

Gli elettroni in un filo conduttore si muovono grazie alla forza elettromagnetica, che è una combinazione di forze elettriche e magnetiche. Queste forze collaborano per creare il flusso di corrente elettrica.


In ingegneria, le forze collaborative sono cruciali per la stabilità delle strutture. Le forze di compressione e tensione lavorano insieme per mantenere un edificio in piedi.

Infine, nei sistemi biologici, le forze collaborative sono essenziali per processi come la contrazione muscolare, dove le forze generate dalle proteine actina e miosina lavorano insieme.

 

In sintesi, sia le forze collaborative che quelle contrastanti sono fondamentali in fisica e coesistono in molti fenomeni naturali e artificiali. Quindi, mentre la terza legge di Newton afferma che ogni azione ha una reazione uguale e contraria, ciò non significa che tutte le forze siano sempre in opposizione. In alcuni casi, le forze possono lavorare insieme per produrre un effetto combinato.

La prevalenza di una rispetto all’altra dipende dal contesto specifico.

La questione se ci siano più forze che si contrastano o che collaborano dipende molto dal contesto specifico. In generale, sia le forze contrastanti che quelle collaborative sono onnipresenti in natura e nella tecnologia.


Ma tutto questo non ci dice nulla di nuovo, dato che ci deve essere necessariamente la diade contrasto/collaborazione o accordo/disaccordo. Dovevamo saperlo.

Dunque, quando diciamo che tutto è contrasto, dobbiamo precisare che tutto è contrasto/collaborazione, proprio perché siamo nel caso di una diade. E la diade, salendo di grado in grado, è esattamente questo accordo/disaccordo, dinamico, senza che un polo possa avere la meglio sull’altro.

Insomma, si conferma che non si può sfuggire all’andamento diadico, perché anche le forze che collaborano o si uniscono insieme, devono avere una controparte: il disaccordo.

Insomma, se due persone possono unirsi per spingere un’auto è perché c’è una forza che le contrasta. Altrimenti, perché dovrebbero spingere?

L'accordo esiste perché esiste il disaccordo, l'attrazione perché esiste la repulsione, l'unione perché esiste la divisione, l'amore perché esiste l'odio.

Non possiamo mai considerare le forze come se agissero da sole, in un contesto dove non esiste il contrario.







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