Quando due forze interagiscono si determina sempre un incontro/scontro. Lo scontro nasce perché ad ogni azione corrisponde una reazione (legge di Newton, legge del dissidio universale) e l’incontro nasce dalla reciproca utilità. Ho già parlato dei due pugili che sono d’accordo sullo scontrarsi.
Ma non tutte
le forze si scontrano. Alcune possono collaborare per il bene comune. Nella
vita è evidente che ci sono entrambi i casi.
In fisica,
per esempio, le forze non si contrappongono sempre; ci sono molti
casi in cui le forze collaborano.
Esitonono forze che
possono mettersi insieme: Ad esempio, se due persone spingono un’auto nella
stessa direzione, le loro forze si sommano e collaborano per muovere l’auto.
Ci sono poi le
forze di contatto, come la forza di attrito, e le forze a distanza, come la
forza gravitazionale, che possono collaborare. Ad esempio, quando camminiamo,
la forza di attrito tra i nostri piedi e il suolo ci permette di spingerci in
avanti, mentre la forza gravitazionale ci tiene ancorati al suolo. Queste
forze collaborano per permetterci di muoverci in modo stabile o per frenare un
veicolo.
Inoltre le quattro
forze fondamentali (gravitazionale, elettromagnetica, nucleare forte e nucleare
debole) possono agire insieme in vari fenomeni naturali. Ad esempio, la forza
elettromagnetica e la forza nucleare forte collaborano per mantenere gli atomi
stabili
Gli elettroni in un
filo conduttore si muovono grazie alla forza elettromagnetica, che è una
combinazione di forze elettriche e magnetiche. Queste forze collaborano per
creare il flusso di corrente elettrica.
In ingegneria, le
forze collaborative sono cruciali per la stabilità delle strutture. Le forze di
compressione e tensione lavorano insieme per mantenere un edificio in piedi.
Infine, nei sistemi biologici, le forze collaborative
sono essenziali per processi come la contrazione muscolare, dove le forze
generate dalle proteine actina e miosina lavorano insieme.
In sintesi, sia le forze collaborative che quelle
contrastanti sono fondamentali in fisica e coesistono in molti fenomeni
naturali e artificiali. Quindi, mentre la terza legge di Newton afferma che
ogni azione ha una reazione uguale e contraria, ciò non significa che tutte le
forze siano sempre in opposizione. In alcuni casi, le forze possono lavorare
insieme per produrre un effetto combinato.
La prevalenza di una rispetto all’altra dipende dal
contesto specifico.
La questione se ci siano più forze che si contrastano o
che collaborano dipende molto dal contesto. In generale, sia le forze
contrastanti che quelle collaborative sono onnipresenti in natura e nella
tecnologia.
Ma tutto questo non
ci dice nulla di nuovo, dato che ci deve essere necessariamente la diade
contrasto/collaborazione o accordo/disaccordo. Dovevamo saperlo.
Dunque, quando diciamo che tutto è contrasto, dobbiamo
precisare che tutto è contrasto/collaborazione, proprio perché siamo nel caso
di una diade. E la diade, salendo di grado in grado, è esattamente questo
accordo/disaccordo, dinamico, senza che un polo possa avere la meglio sull’altro.
Insomma, si conferma che non si può sfuggire all’andamento
diadico, perché anche le forze che collaborano o si uniscono insieme, devono
avere una controparte.
Insomma, se due persone possono unirsi per spingere un’auto
è perché c’è una forza che le contrasta. Altrimenti, perché dovrebbero
spingere?
Quando due
forze interagiscono si determina sempre un incontro/scontro. Lo scontro nasce
perché ad ogni azione corrisponde una reazione (legge di Newton, legge del
dissidio universale) e l’incontro nasce dalla reciproca utilità. Ho già
parlato dei due pugili che sono d’accordo sullo scontrarsi.
Ma non tutte
le forze si scontrano. Alcune possono collaborare per il bene comune. Nella
vita è evidente che ci sono entrambi i casi.
In fisica,
per esempio, le forze non si contrappongono sempre; ci sono molti
casi in cui le forze collaborano.
Esitonono forze che
possono mettersi insieme: Ad esempio, se due persone spingono un’auto nella
stessa direzione, le loro forze si sommano e collaborano per muovere l’auto.
Ci sono poi le
forze di contatto, come la forza di attrito, e le forze a distanza, come la
forza gravitazionale, che possono collaborare. Ad esempio, quando camminiamo,
la forza di attrito tra i nostri piedi e il suolo ci permette di spingerci in
avanti, mentre la forza gravitazionale ci tiene ancorati al suolo. Queste
forze collaborano per permetterci di muoverci in modo stabile o per frenare un
veicolo.
Inoltre le quattro
forze fondamentali (gravitazionale, elettromagnetica, nucleare forte e nucleare
debole) possono agire insieme in vari fenomeni naturali. Ad esempio, la forza
elettromagnetica e la forza nucleare forte collaborano per mantenere gli atomi
stabili
Gli elettroni in un
filo conduttore si muovono grazie alla forza elettromagnetica, che è una
combinazione di forze elettriche e magnetiche. Queste forze collaborano per
creare il flusso di corrente elettrica.
In ingegneria, le
forze collaborative sono cruciali per la stabilità delle strutture. Le forze di
compressione e tensione lavorano insieme per mantenere un edificio in piedi.
Infine, nei sistemi biologici, le forze collaborative
sono essenziali per processi come la contrazione muscolare, dove le forze
generate dalle proteine actina e miosina lavorano insieme.
In sintesi, sia le forze collaborative che quelle
contrastanti sono fondamentali in fisica e coesistono in molti fenomeni
naturali e artificiali. Quindi, mentre la terza legge di Newton afferma che
ogni azione ha una reazione uguale e contraria, ciò non significa che tutte le
forze siano sempre in opposizione. In alcuni casi, le forze possono lavorare
insieme per produrre un effetto combinato.
La prevalenza di una rispetto all’altra dipende dal
contesto specifico.
La questione se ci siano più forze che si contrastano o
che collaborano dipende molto dal contesto specifico. In generale, sia le forze
contrastanti che quelle collaborative sono onnipresenti in natura e nella
tecnologia.
Ma tutto questo non
ci dice nulla di nuovo, dato che ci deve essere necessariamente la diade
contrasto/collaborazione o accordo/disaccordo. Dovevamo saperlo.
Dunque, quando diciamo che tutto è contrasto, dobbiamo
precisare che tutto è contrasto/collaborazione, proprio perché siamo nel caso
di una diade. E la diade, salendo di grado in grado, è esattamente questo
accordo/disaccordo, dinamico, senza che un polo possa avere la meglio sull’altro.
Insomma, si conferma che non si può sfuggire all’andamento diadico, perché anche le forze che collaborano o si uniscono insieme, devono avere una controparte: il disaccordo.
Insomma, se due persone possono unirsi per spingere un’auto
è perché c’è una forza che le contrasta. Altrimenti, perché dovrebbero
spingere?
L'accordo esiste perché esiste il disaccordo, l'attrazione perché esiste la repulsione, l'unione perché esiste la divisione, l'amore perché esiste l'odio.
Non possiamo mai considerare le forze come se agissero da sole, in un contesto dove non esiste il contrario.
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