venerdì 20 settembre 2024

Prevedere gli eventi

 

Un pensiero qualsiasi o uno stato d’animo non nascono per caso, ma in seguito ad altri eventi. Se vengo abbandonato dalla mia amata, è chiaro che pensieri e stati d’animo negativi sorgeranno di conseguenza. Se vinco al lotto una certa somma o vengo promosso, nasceranno pensieri e stati d’animo positivi. Dunque, ci sarà un collegamento fra gli eventi esterni e i miei atti mentali, che rispecchieranno ciò che mi succede nel bene e nel male.

Ma già nel dire queste poche frasi ho utilizzato due diadi: positivo/negativo e bene/male. Che sono in sostanza giudizi su ciò che mi succede. Il fatto è proprio questo: che noi non ci limitiamo a vivere, così come fanno gli animali, ma che giudichiamo gli avvenimenti.

Forse un leone non si deprimerà troppo quando gli sfuggirà la gazzella. Registra la perdita e cerca un’altra preda, senza badarci troppo: in fondo mette nel conto che non tutti gli assalti andranno bene e che ne fallirà un certo numero.

Ma per noi è diverso: un fallimento, una perdita, un abbandono o un tradimento (oppure i loro contrari) hanno ripercussioni sulla nostra psiche o mente. Potremmo dire che esiste un rapporto di causa/effetto o di azione(esterna)/reazione (interiore). In altri termini, gli eventi o i fatti vengono giudicati e interpretati da noi, E, se la perdita o la vittoria sono grosse, anche la ripercussione interiore sarà grossa.

Già il termine “ripercussione” ci dice che ad un colpo esterno corrisponderà un colpo interno. C’è quindi un’interazione precisa, tra due eventi, uno esterno e l’altro interno. Ma nessun evento avviene per caso: a sua volta sarà provocato da altri eventi in una catena infinita o in una rete infinita. Non so perché sono stato abbandonato dalla mia amata: forse è intervenuto un altro, forse si è disamorata, forse ha deciso che non ne valesse la pena, forse la famiglia ha fatto pressioni, forse ho sbagliato io… Ci possono essere mille motivi, interni ed esterni.

L’unica cosa certa è che gli eventi sono tutti interrelati. E che io non posso fare a meno di interagire.

Ma c’è una logica rintracciabile? In teoria, sì, perché gli eventi sono correlati. Se gioco al casinò un’ingente somma e la perdo, non posso non avere ripercussioni negative dentro di me. E so il perché.

Ma perché ho giocato? Qui rispondere è più difficile. Perché dobbiamo entrare nella psicologia individuale. Posso avere una ludopatia… Ma perché ce l’ho?

So solo che qualcosa mi ha spinto a giocare. E che quindi devo prendermela con me stesso… o con il destino.

Dunque sono scontento, mi deprimo. Ma perché il destino ha voluto che io giocassi e perdessi?

Le domande e le risposte non finiscono più.

Potremmo comunque prevedere gli eventi? In teoria, sì, se avessimo contezza di tutti gli eventi precedenti.

E potremmo prevedere tutti gli eventi mentali di una persona? In teoria, sì, se potessimo conoscere tutti i precedenti. Perché gli eventi sono tutti collegati e l’uno è conseguente all’altro, in una gigantesca rete orizzontale e verticale. Ma dovremmo avere una super-intelligenza o un super-computer che registrasse tutti i precedenti, nostri e altrui.

Questo fa sì che ci sia un destino o un karma.

L’idea era già venuta agli antichi taoisti che avevano capito il collegamento tra eventi materiali ed eventi mentali e di tutti gli eventi tra di loro, e che, attraverso un codice binario fatto di linee aperte e di linee chiuse che rappresentavano le combinazioni di due polarità contrapposte basilari pensarono, di prevedere tutto. Ma giunsero a un numero di 64 esagrammi, che è un numero decisamente basso. Ci vorrebbe di più per rappresentare tutti gli eventi.

Ma l’idea era giusta.

Potremmo prevedere gli atti e i pensieri di una persona?

In teoria, sì, se conoscessimo tutti i precedenti. I pensieri e gli altri atti mentali si snodano secondo certi movimenti e certe dialettiche, per cui dall’uno si passa all’altro.

Non credo che i pensieri delle persone siano tanto numerosi e originali. Più o meno, tutti maciniamo sempre le stesse cose. I veri pensieri originali sono registrati nella storia di scienziati e filosofi. Ma altri miliardi di persone non fanno altro che ripetere idee, pensieri, sentimenti, emozioni e parole inventati da altri.

Dunque, non ci sarebbero tante difficoltà a prevedere le azioni concrete e i pensieri degli uomini. Le difficoltà non vengono dalla loro varietà, ma dalla loro quantità. E dalla loro interazione fra eventi esterni ed eventi interiori, che c’è sempre.

Ad ogni azione (esterna o interna) corrisponderà una reazione (interna ed esterna), in un gioco incrociato fra due o più elementi. Ad ogni azione esterna corrisponderanno nello stesso tempo una reazione esterna e una interna; e ad ogni azione interna corrisponderanno una reazione esterna e una interna, e così via, in un vertiginoso gioco di interrelazioni.

Non abbiamo ancora i mezzi per farlo. Ma ci arriveremo, perché la logica e la psico-logica seguono certe regole.

È come nel gioco del biliardo americano, dove a ogni colpo iniziale corrisponderanno i movimenti di tutte le altre palline. Potremmo prevedere questi movimenti dalla direzione e dalla forza del colpo? In teoria, sì. Se conoscessimo l’angolo, la forza, il punto di impatto, ecc. È complesso. ma possibile.

Esiste una distinzione fra il rimuginio mentale, senza capo e senza coda, e i nostri giudizi (consci e inconsci) che seguono le leggi dell’oscillazione mentale, utilizzando le immancabili diadi.

 Avete presente le previsioni del tempo di una volta? Erano parecchio imprecise.  Oggi, con i computer e i satelliti, sono più precise. Si tratta comunque di un lavoro difficile.

Però posso profetizzare che in futuro si potranno anche prevedere gli eventi del mondo, della storia e delle persone. Certo di tratta di sistemi complessi. 

 I sistemi complessi dono composti da numerose parti o sottosistemi.

 Le parti interagiscono tra loro in modi non lineari e spesso imprevedibili.

 Il comportamento del sistema nel suo complesso non può essere previsto analizzando solo le singole parti.

 Sono dinamici e possono cambiare nel tempo, adattandosi a nuove condizioni.

Esempi di sistemi complessi:

 * Sistemi naturali: Ecosistemi, cervello umano, clima.

 * Sistemi sociali: Città, economie, società.

 * Sistemi artificiali: Reti neurali, internet.

Caratteristiche principali:

 * Non linearità: Piccole variazioni iniziali possono portare a grandi cambiamenti nel comportamento del sistema.

 * Auto-organizzazione: Il sistema può organizzarsi spontaneamente senza un controllo esterno.

 * Emergenza: Proprietà nuove e complesse emergono dalle interazioni tra le parti.

Ma perché studiare i sistemi complessi?

 Per comprendere il mondo: Molti fenomeni naturali e sociali sono sistemi complessi.

 E per prevedere il futuro!

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