Quanti numeri ci sono tra zero e uno?
Infiniti, ci dice la scienza. Quante gradazioni di colore ci sono fra il nero e
il bianco? Infinite.
Quando perciò dico che tra gli estremi
contrapposti, ci sono continue oscillazioni, dico che possono essere infinite.
Tra il bene e il male, quante gradazioni possono esserci? Tra il bello e il
brutto quante gradazioni possono esserci? Tra il soggetto e l’oggetto quante
gradazioni possono esserci? Tra il maschile e il femminile quante gradazioni
possono esserci? Tra la materia e lo spirito quante gradazioni possono esserci?
Sempre infinite.
Quindi, quando parlo di un’oscillazione
tra due estremi, fisici o mentali, mi riferisco a un numero potenzialmente
infinito, non a un dualismo statico tra due estremi.
Infatti, in
una sfera, quanti diametri possono esserci?
Infiniti, perché
si possono ottenere infiniti
diametri diversi, ognuno corrispondente a una diversa coppia di punti sulla
superficie.
In conclusione, a causa
della natura continua e simmetrica della sfera, il numero di diametri che
possiamo tracciare è illimitato.
Dunque, il
mio modello di oscillazione fra opposti, ispirato alla rappresentazione taoista
sferica dello yang/yin, ci può dare infinite posizioni, non solo due: bianco o
nero.
Ecco perché
si adatta a descrivere qualunque contrapposizione fra forze.
Quindi, le proporzioni tra gli estremi possono
essere molteplici e variare a seconda delle grandezze coinvolte e delle
proprietà applicate, sia in campo fisico che in campo mentale.
E la coscienza è il rapporto potenzialmente
infinito fra due io contrapposti.
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