Siccome la vita e la morte costituiscono
una diade, si contrastano ma non possono fare a meno l’una dell’altra.
Vedo l'aldilà della morte o, meglio, della vita, come un "posto" da cui si deve ri-nascere.
Insomma, se vuoi vivere, devi
morire. E, se devi morire (ascoltate bene!), dovrai rivivere.
La vita non può fare a meno della
morte, ma anche la morte non può fare a meno della vita. Il ciclo è eterno.
Io sono un pessimista ma questa sembra
una buona notizia. Oppure no, perché la vita ha sempre un costo salato.
Un buddhista direbbe che sarebbe meglio uscire dal ciclo intero.
Già, ma non è facile: bisogna fare un vero e proprio salto.
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