mercoledì 4 settembre 2024

Gli svaghi del ministro

 Povero Sangiuliano, se vuole prendersi qualche svago con una bella e giovane donna, portandosela dietro a nostre spese, cosa volete che sia? È noioso parlare sempre di Tolkien, uno scrittore barbosissimo , e della grandezza di Pompei o di qualche rudere di cui l'Italia è piena, spacciandoli per cultura. Berlusconi ci aveva già abituato a relazioni seriali e a nominare parlamentari le sue amanti. In fondo, anche l'amante fa parte della famiglia tradizionale italiana. 

Certo, la moglie di San Giuliano non è contenta. Ma, se lo amasse davvero, dopo tanti anni di matrimonio, dovrebbe concedergli qualche svago. 

Anche la Meloni, che ormai si è divisa dal compagno, potrebbe essere più comprensiva. Vedrete che finirà tutto a tarallucci e vino. Anche il Duce, che aveva moglie, si prendeva qualche svago. E infatti è morto con l' amante, come nelle migliori tradizioni di questo allegro paese.

Certo a questi politici di destra, che esaltano a parole la sacra famiglia, non gliene va bene una. La Meloni che si separa, la sorella e Lollobrigida che si separano e adesso l' amata di Sangiuliano stoppata dalla moglie del medesimo!

Povero ministro San Giuliano, mi fa quasi pena. Il suo sogno d'amore, più o meno segreto, svergognato pubblicamente, messo in piazza e ridicolizzato. Lui che proclama piangendo che non abbandonerà mai la moglie, secondo tradizione. E speriamo che non si accorga di essere stato gabbato, come tutti gli innamorati anziani, da una giovane e furba arrampicatrice sociale.  

Insomma, c' è da piangere per questo pover'uomo.


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