venerdì 31 maggio 2024

Vibrazioni e oscillazioni

 

La simmetria della coscienza non è un caso. È parte della simmetria dell’universo che si concretizza, tra l’altro, nelle strutture duali del corpo e della mente. Ma che cosa s’intende per simmetria?

S’intende che le forze costitutive della realtà vanno sempre a due a due, e sono in gran parte speculari. La struttura base è duale, binaria, fatta di due poli che devono contrapporsi, ma mai vincere definitivamente sulla controparte.

Per ogni forza ci dev’essere una controforza che sia complementare ma in contrasto, perché da questo incontro/scontro nasce ogni forma di energia. È come l’incontro/scontro fra due pugili. Se i due non si scontrassero, come si sprigionerebbe la loro energia? È dallo scontro che nasce l’energia. Se i due non si sfidassero, l’uno contro l’altro, non ci sarebbe il match. E comunque i due sono d’accordo sullo scontro, non potrebbero fare a meno l’uno dell’altro.

Nel nostro caso, però, lo scontro non deve finire e nessuno dei due, pur alternandosi  nelle ritirate e nelle avanzate, nei pugni presi e nei pugni presi, può vincere, perché sono di pari forza e perché il match dell’energia non può finire, visto la legge di conservazione dell’energia.

Dunque, lo scontro è essenziale… ma fino a un certo punto. La contesa è il motore di tutto, diceva anche Eraclito.

Conosco l’obiezione: le forze riconosciute dalla fisica sono quattro. Ma ci sono studi per unificarle. Nella teoria delle stringhe, per esempio, le particelle e le forze fondamentali sono considerate vibrazioni di stringhe o membrane. E che cosa è una vibrazione se non una oscillazione intorno a un punto di equilibrio?

Anche nella coscienza vi è questo dualismo, questo rispecchiamento, questa dinamica vibratoria, questo ciclo infinito. Solo che in questo caso i contendenti sono due io o due aspetti di un Sé. È come se come soggetti fossimo sempre due, che si controllano a vicenda, spesso in disaccordo o in lotta fra di loro. Come due gemelli siamesi, uniti per la vita, ma pur sempre distinti.

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