martedì 7 maggio 2024

Numeri divini

 

I sapienti che composero l’I Ching migliaia di anni fa scelsero otto trigrammi (combinazioni di linee intere e spezzate) per rappresentare graficamente tutte le possibili condizioni del cosmo, sia fisiche sia mentali. Sembrerebbe una pretesa ingenua. Ma come mai tutti i più noti scienziati hanno sempre affermato che, prima di concepire, le loro idee, avevano come un’immagine nella loro mente? Sembra che le immagini, cioè certe raffigurazioni delle idee, siano apparse prima delle idee o insieme alle idee.

Del resto, dice una citazione dell’I Ching che “la scrittura non può rendere compiutamente le parole, le parole non possono rendere compiutamente i pensieri…cosicché i saggi istituirono le immagini per esprimere compiutamente i loro pensieri”. Non diceva Confucio che un’immagine vale più di mille parole?

Oggi, in un epoca visiva, lo sappiamo anche noi: un’immagine iconica influenza più di tante chiacchiere.

Siamo sicuri che, quando parliamo, di un cane o di qualcuno, non ci appaia un’immagine in mente?

E certe immagini non sono descrivibili a parole.

Certe immagini (e ci aggiungo anche i numeri) si accompagnano sempre anche alle parole più astratte e, quando gli scienziati ci spiegano le loro idee, usano sempre immagini: il gatto vivo o morto, il paradosso dei gemelli, i pendoli che oscillano, onde, forze, vibrazioni, campi, ecc. E questo è ovvio, dato che ogni teoria deve essere riportata nella realtà e confermata dalla realtà, seppur schematizzata in segni o simboli (fra cui i numeri, le linee, i punti, i cerchi, le sfere, i quadrati, ecc.).

Sarà un caso che il nostro linguaggio per computer si esprima con numeri, segni e simboli di ogni genere? Nei linguaggi di programmazione, vengono utilizzati diversi simboli per scrivere istruzioni e definire le operazioni che il computer deve eseguire. Alcuni dei simboli più comuni includono: punto e virgola, parentesi tonde, parentesi quadre, graffe, operatori matemateci come +, -, *, /, = ecc.

La teoria della relatività, per esempio, esprime la sua legge fondamentale con l’equazione E=mc2, pochi simboli per dire tantissime cose.

Proprio Einstein ci parla di uno spazio tempo a quattro dimensioni e la fisica ci dice che le possibili combinazioni tra forze della natura sono quattro (nucleare forte, nucleare debole, elettromagnetica e gravitazionale). Combinazioni?

Ma perché ci sono quattro stagioni, quattro direzioni cardinali, quattro età della vita, quattro elementi fondamentali (terra, acqua, aria, fuoco), quattro virtù cardinali, quattro nobili verità nel buddhismo, quattro fasi lunari, quattro fasi del ciclo cardiaco, quattro fasi della respirazione calcolando le due pause), quattro fasi del ciclo dell’acqua, quattro basi molecolari del DNA, quattro fasi del sonno REM, quattro periodi in una giornata, quattro tipi di temperamenti umani, quattro generi del tessuto umano, quattro tipi di intelligenza, quattro fasi della mitosi cellulare, quattro le possibili combinazioni delle linee nell’I Ching, quattro principi della teoria della relatività, ecc.?

Combinazioni? O quattro è un numero ricorrente in tanti processi perché è il raddoppiamento del due, che è la struttura basilare della natura cosmica?

Si può dire infatti che tutto nasca da uno sdoppiamento di un’unità che comprende tutti i poli opposti complementari, materiali e mentali. Per questo abbiamo due occhi, due gambe, due polmoni, due cervelli (in senso orizzontale e verticale), due reni, ecc. Per questo abbiamo una coscienza che, in parole povere, significa essere due in uno.

Ed è per questo che in alcune filosofie si parla di Dio come dell’Uno – l’Uno che diventa inevitabilmente due. Il due indica anche che tutto è ciclico, che tutto oscilla avanti e indietro, che tutto è processo, in eterno: il tutto e il niente, l’essere e il non-essere, il positivo e il negativo, il maschile e il femminile, il vuoto e il pieno, la vita e la morte, il principio e la fine, e viceversa.

Non si dice che Dio è Verbo, cioè parola? Aggiungiamo che è immagine… immagine del numero Uno?

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