Ma perché i fiumi
sono tortuosi, una curva dopo l’altra, e non vanno diritti alla meta?
No, non possono,
perché la linea retta è una nostra invenzione, un’astrazione geometrica, che non
esiste in natura – o esiste per poco. Dopo curva.
D’altronde, se lo
spazio-tempo è curvo, come ci dice la scienza, come possono esistere linee
rette. Prima o poi curveranno
Tutto in natura si
curva, anche l’uomo.
Il fatto è che
anche i fiumi sono il risultato di un equilibrio dinamico (tra erosioni,
disposizione dei sedimenti, flusso d’acqua e topografia locale). Con tutte queste
forze in azione, devono trovare in qualche modo un equilibrio. E lo trovano con
la loro forma serpentina.
Poiché il fiume è
un simbolo della vita, anche le nostre esistenze sono tortuose, perché si
devono adattare ai mille condizionamenti e alle mille forze.
La linea curva è
dunque fondamentale in natura. Anche nell’I Ching, formato dalle mille
combinazioni fra due linee, c’è una linea retta e una linea spezzata, che
potrebbe essere sostituita da una linea curva.
In natura, niente è
squadrato. Guardate i fiumi, le montagna, le nuvole, le piante, le linee della
zebra, le macchie del leopardo, le forme di un vaso, i frattali naturali, le
conchiglie, i gusci, le galassie, la pittura, la musica, la scultura, le forme
del corpo umano, le spirali, l’universo intero… Vi immaginate un corpo fatto di
linee rette?
La curva viene
associata alla bellezza e all’armonia. E, in generale, la linea curva, aperta o chiusa, ondulata o
serpentina, è carica di significati psicologici e simbolici. È la forma
antropomorfa e fitomorfa per eccellenza, rappresentando una sintesi di simboli
e morfologie rassicuranti. La sua presenza in natura e nelle creazioni umane è
una testimonianza della sua importanza basilare e del suo impatto visivo ed
emotivo.
Ma, soprattutto, la linea curva è legata al movimento
oscillatorio, alla natura ondulatoria delle forze psico-fisiche, che non sono
mai fisse.
Noi non ce ne rendiamo conto perché viviamo nel breve tempo e
nel breve spazio, ma, se vivessimo nel lungo tempo e nel lungo spazio, ci
accorgeremmo che le traiettorie sono effettivamente curve.
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