Femmine,
maschi, scontri e calamite
Gli antichi taoisti, che misero a
punto quei loro tre capolavori - l’I
Ching, il Tao Te Ching e il Chuang-tzu - erano convinti che ci fossero leggi del mutamento che si applicavano a tutte
le cose - macrocosmo e microcosmo -, che potevano essere comprese dalla mente
umana (che funzionava in base ad esse), che potevano essere decifrate con un
sistema binario di segni e che quindi potevano essere previste. Il sistema
binario che inventarono è quello che si serve di due linee – una continua e una
spezzata – per rappresentare tutti i fenomeni, così come noi oggi ci serviamo di
due numeri, l’uno e lo zero, per far funzionare i nostri computer. Pensate, in
epoche in cui si scriveva ancora col pennello e l’inchiostro, questi sapienti
concepirono un codice che noi abbiamo inventato solo oggi.
Ma perché scelsero due linee? Perché
si accorsero che il mondo funziona in base a coppie di forze contrapposte ma
unite, che nelle loro combinazioni e nei loro moti alternati davano origine a
tutto. Pur non sapendo niente di atomi, di particelle e di fisica, concepirono
due poli fondamentali, yang e yin, presentì in ogni coppia di forze. È dall’interazione
di questi due poli che nasce il mondo.
I due poli rappresentano tutte le
forze contrapposte, che nel loro confronto dinamico e senza tregua, generano
energia e movimento. Quindi lo yang rappresenta la luce, l’attivo, il creativo,
il positivo, il giorno, il caldo, il duro, il logico, il maschile, ecc. e lo
yin rappresenta il buio, il passivo, il ricettivo, il negativo, la notte, il
freddo, il morbido, l’intuitivo, il femminile, ecc. Entrambi sono necessari per
permettere il ciclo delle cose, simboleggiato da questi due simboli,
contrapposti ma indispensabili l’uno all’altro.
La linea intera indica il duro, il
maschile, il positivo, ecc. che però crescendo finisce per irrigidirsi e spezzarsi,
e la linea spezzata, con il suo vuoto, indica il morbido, il femminile, il
negativo, ecc. La linea spezzata, con il suo vuoto centrale, con il suo utero,
rappresenta il femminile, che però crescendo finisce per riempirsi,
trasformarsi in una linea intera e dare origine a una nuova vita. Il simbolismo
è perfetto.
Il maschio e la femmina sono
contrapposti fisicamente e psicologicamente. Ma proprio per questo si cercano e
si completano. Se non fossero contrapposti, come si cercherebbero? Se i loro
sessi non fossero l’uno il rovescio dell’altro, come combacerebbero?
E passando al mondo fisico, i due poli
(positivo e negativo) di una calamita non si attirano , non si attraggono e non
si attaccano reciprocamente secondo la legge di attrazione dei magneti? Ma non
è la stessa legge che vale nel mondo fisico e nel mondo umano?
Il rapporto fra femmine e maschi, e
quello fra tutte le coppie di opposti complementari, può essere paragonato a
una danza, a un incontro di pugilato, a un incontro di scherma o a una guerra,
dove i movimenti dell’uno devono accordarsi ai movimenti dell’altro – senza però
un vincitore. Se uno dei due vincesse, la coppia non ci sarebbe più.
E quando la terza legge di Newton sostiene
che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, è evidente che
questo principio domina anche nel mondo umano e nel campo degli avvenimenti.
Andiamo perciò alle estreme conseguenze e applichiamo le stesse leggi al mondo
fisico, al mondo mentale e al mondo degli avvenimenti! Tutto è uno, pur nelle
sue differenziazioni. E tutto è differente per riunirsi.
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