venerdì 17 maggio 2024

L'istante eterno

 

Il tempo può essere visto come una successione di cicli istantanei, dove ogni istante nasce dal precedente che, essendo arrivato a compimento, lascia il posto a quello successivo. Ma è sempre lo stesso che si ripresenta. Il movimento che ci appare lineare è in realtà circolare, perché ritorna sempre indietro, come un pendolo. L’attimo (l’unità di misura) si allarga, si espande, raggiunge il culmine, si contrae e fa scaturire l’attimo successivo.

Il meccanismo ciclico ricorda il movimento di un pendolo, in cui una oscillazione del peso da una parte - quando raggiunge il massimo - torna indietro e oscilla dalla parte opposta, e così via. E si può dire che ogni movimento nasce dal suo opposto, proprio come il tempo, in cui l’attimo che segue prende origine dall’attimo precedente, compiendo un’oscillazione di cui non ci accorgiamo. Se non ci fosse l’attimo passato, l’attimo futuro non potrebbe nascere.

Quindi a noi sembra che il tempo vada sempre avanti, mentre ogni volta torna indietro e si ripresenta come nuovo. Ma è sempre lo stesso che oscilla!

Il tempo è una grandezza scalare anche perché è caratterizzato da uno “scalino” che si forma da una piccola differenza della sua oscillazione. Questa piccola differenza è l’istante stesso, che sembra ogni volta nuovo – ma è sempre lo stesso. A cambiare non è il tempo ma lo scorrere delle cose, che è provocato dal loro mutare, anch’esso oscillatorio.

È come lo scorrere di un film, che non è certo dato dal tempo, ma dalla pellicola che scorre fino a un certo punto e poi si riavvolge. Anche il tempo si riavvolge su se stesso, istante dopo istante.

È come il battito ritmico di un tamburo: il battito è sempre lo stesso, ma, siccome è accompagnato da una musica che diviene, sembra che sia lui a farla cambiare. Ma lui si ripete ed è sempre lo stesso. Come lo so? Osservo.

Il tic-tac dell’orologio è sempre lo stesso, ma lo scorrere della lancetta lo fa sembrare sempre nuovo. Come posso dimostrarlo? Basta ascoltare.

D’altronde se lo spazio-tempo si può curvare, come ci dice la teoria della relatività, anche il tempo deve curvarsi. Solo che la sua curva ha la forma di un’onda, che si alza e si abbassa. Il suo movimento non è rettilineo, ma oscillatorio, sinusoidale. La freccia del tempo compie una curva e ritorna su se stessa, istante dopo istante. Come un oscillatore armonico, come le principali forze della natura.

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