giovedì 2 maggio 2024

Che cosa è il male

 

Quando mi chiedo che cosa sia il male, mi rispondo che è l’ignoranza – non tanto quella culturale (anche quella!) quanto quella di non di non sforzarsi di capire come funzionano le cose, come si è fatti, di quali condizionamenti abbiamo ricevuto, di come siano costruiti gli uomini e le donne, di quali siano i rapporti di potere nel mondo e nel cosmo, di come siamo per lo più marionette, di come non cerchiano mai la verità ma ci accontentiamo della situazione che troviamo, di come non indaghiamo perché le forze siano sempre riunite a coppie contrastanti, di dilettarsi più del gioco della vita che di comprenderlo, di avere un’idea convenzionale del bene e del male, di credere ancora agli dei, di vivere di superstizioni e di conformismo…

Pochi cercano, i più sono inconsapevoli. Non dico che si debba trovare una risposta certa, ma che si debba essere per lo meno curiosi. Non bisogna essere dei geni, ma normali abitanti interessati a un universo di cui sappiamo poco.

Ed è questa ignoranza o inconsapevolezza che genera il male: uomini che si drogano con sostanze o con ideologie, che accettano supinamente di essere manovrati, gente che vota per il fascismo o per altri regimi autoritari (invocando l’uomo forte, cioè qualcuno che li domini), gente che accetta le mode (anche di pensiero), gente che cerca la distrazione più che l’attenzione, gente che parla senza pensare utilizzando le parole meccanicamente, gente che non si chiede mai il perché delle cose, gente che accetta di essere dominata dal più forte o dal più prepotente, gente che idolatra il potere e il denaro arrivando a uccidere per averli, gente che scatena guerre per il dominio personale...

È tutta ignoranza, sia in chi comanda sia in chi ubbidisce.

Gesù diceva: “Padre, perdonali perché non sanno!”

Ma se questo è l’unico vero peccato?

Se mi sveglio da un sonno e mi trovo all’improvviso su un’isola deserta, non mi chiedo niente? Come ci sono arrivato, chi mi ha trasportato, come sono gli altri abitanti, come finirò? Possibile?

1 commento:

  1. Essere consapevoli brucia perché bisogna fare i conti con la propria ombra. La maggior parte delle persone non vuole affrontare la realtà e così facendo non progredisce e torna in questa valle di lacrime.

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