venerdì 10 maggio 2024

Il cosiddetto male

 

Il cosiddetto male

Se un’onda travolge un marinaio durante una tempesta, non è che sia cattiva o che faccia del male: fa semplicemente il suo lavoro, messo in azione dal vento e da altre cause. Se uno squalo divora il marinaio, non è che sia cattivo: vuol solo mangiare. Anche tu fai lo stesso quando mangi un pollo o una bistecca. Non è che sei cattivo.

Nessuno è cattivo in questi esempi. Risponde semplicemente a degli istinti di sopravvivenza. La natura non è né buona né cattiva: fa il suo dovere.

Anche il cancro che ci colpisce non è cattivo: sono cellule che vogliono riprodursi.

È il marinaio che ha sbagliato e non ha previsto la tempesta. Era meglio assecondare la natura e non mettersi contro.. Perché la natura è sempre più forte, e può far scomparire ciascuno di noi e la terra in un attimo.

Dunque è una questione d’ignoranza o di non conoscenza. Il marinaio non ha pensato a prevedere. E questo è il punto: la mancanza di consapevolezza delle cose.

Quando invece entra in campo la consapevolezza, le cose cambiano. O, per meglio dire, cambi tu con le cose. La consapevolezza è l’unica forza che hai a disposizione per intervenire su te stesso, sulla natura e sugli eventi. Invece di essere una semplice pallina da biliardo che viene mossa da una catena di cause e di effetti, di balzi e rimbalzi, può entrare in campo una possibilità di scelta.

Pensaci, e sii consapevole anziché farti trascinare dalle forze della natura, che non fanno i tuoi interessi individuali. Loro se ne fregano, lavorano all’ingrosso. Ma il tuning personale lo devi fare tu.

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