Il
cosiddetto male
Se un’onda travolge un marinaio
durante una tempesta, non è che sia cattiva o che faccia del male: fa
semplicemente il suo lavoro, messo in azione dal vento e da altre cause. Se uno
squalo divora il marinaio, non è che sia cattivo: vuol solo mangiare. Anche tu
fai lo stesso quando mangi un pollo o una bistecca. Non è che sei cattivo.
Nessuno è cattivo in questi esempi. Risponde
semplicemente a degli istinti di sopravvivenza. La natura non è né buona né cattiva:
fa il suo dovere.
Anche il cancro che ci colpisce non è
cattivo: sono cellule che vogliono riprodursi.
È il marinaio che ha sbagliato e non
ha previsto la tempesta. Era meglio assecondare la natura e non mettersi contro..
Perché la natura è sempre più forte, e può far scomparire ciascuno di noi e la
terra in un attimo.
Dunque è una questione d’ignoranza o
di non conoscenza. Il marinaio non ha pensato a prevedere. E questo è il punto:
la mancanza di consapevolezza delle cose.
Quando invece entra in campo la
consapevolezza, le cose cambiano. O, per meglio dire, cambi tu con le cose.
La consapevolezza è l’unica forza che hai a disposizione per intervenire su te
stesso, sulla natura e sugli eventi. Invece di essere una semplice pallina da
biliardo che viene mossa da una catena di cause e di effetti, di balzi e
rimbalzi, può entrare in campo una possibilità di scelta.
Pensaci, e sii consapevole anziché
farti trascinare dalle forze della natura, che non fanno i tuoi interessi
individuali. Loro se ne fregano, lavorano all’ingrosso. Ma il tuning personale lo devi fare tu.
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