I maschi prima escono da un utero. E poi fanno di tutto per
tornarci. A dimostrazione della circolarità dell’esistenza.
Anche per le femmine è così. Ma loro hanno la fortuna o la
sfortuna di avere un utero.
Dico la fortuna perché possono generare e gestire la nuova vita.
E dico la sfortuna perché non è la loro vita – ma la vita di un altro.
Ecco perché la donna sa con certezza che è solo un mezzo, una fabbrica
della vita. Una volta fabbricata la vita altrui, può essere buttata via.
Ma anche per il maschio è così. Finito il ciclo della
riproduzione, non serve più.
Kant diceva che l’uomo dovrebbe essere considerato un fine e non
un mezzo per raggiungere altri fini. Ma Dio o la natura non la pensano così.
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