Lottare
per la libertà
In Iran, le donne si fanno torturare,
stuprare e uccidere da un regime che si dice “religioso” per avere un po’ di
libertà. La libertà bisogna perderla per apprezzarla. Ma forse anche in Iran c’è
uno zoccolo duro di persone reazionarie e ignoranti (diciamo il 30 per cento) che preferiscono essere comandate a bacchetta
che essere libere, perché la libertà fa paura: bisogna assumersi delle
responsabilità, decidere da soli, essere se stessi… tutte cose che costano
sforzi.
Anche qua da noi sono in azione forze
regressive che, all’ombra della solita religione (matrice di tutte le
dittature), vorrebbero limitare la libertà delle donne, per esempio, sull’aborto.
Inoltre, attraverso l’introduzione
della sciagurata legge sul premierato, vorrebbero assommare tutti i poteri
nelle mani di un solo uomo o… donna! Attenti, dunque alle prossime elezioni:
non diamoci la zappa sui piedi! Abbiamo già provato 20 anni di dittatura, ed è
stata una catastrofe.
Con la scusa di rendere più
governabile il paese, si vorrebbe l’uomo solo al comando. Pericolosissimo,
senza contrappesi. Vediamo dai continui scandali nelle pubbliche
amministrazioni quale abuso si faccia del potere in Italia. Eppure, questo governo,
ha appena abolito il reato di abuso di potere… evidentemente per poter abusare senza
che nessuno lo sappia.
La presidente Meloni è una donna, la ministra
Roccella è una donna, ma entrambe lavorano per restringere le libertà delle
donne. A conferma che le donne sono le peggiori nemiche delle donne.
Fanno bene i giovani a protestare. Se
avessero protestato ai tempi di Mussolini e Hitler, forse ci saremmo
risparmiati una guerra mondiale e la distruzione dei paesi. E fanno bene a non
frequentare più le chiese, dove si diffonde sempre la ideologia della
sottomissione all’uomo forte, il Salvatore, il Dittatore.
Se poi credete alla favola dell’economia
che va bene quando guidata da un governo forte, tenete presente che in Italia
si guadagna meno che nel 1990 ed è l’unico paese europeo dove i salari reali sono scesi!
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