Alla dialettica complementare di
bene/male, che sovverte la concezione classica, non vi dico di credere. Se
volete continuare a credere che il bene porti bene e il male porti male, fatelo
pure; se volete credere che ci sia un
Dio che è solo bontà e amore, fatelo pure. Ma continuerete a non capire perché
il bene e il male continuino ad alternarsi regolarmente mantenendo un
sostanziale equilibrio fin da quando l’uomo è nato. Non capirete nulla di come
è fatto il mondo.
Vi dico solo di osservare l’andamento
degli eventi, domandandovi, quando vi capita qualcosa di spiacevole, non che
cosa avete fatto di male, ma che cosa avete fatto di bene. Collegate i due
eventi che di solito non collegate, e concludete voi.
Si tratta di leggi di natura, come
quelle della fisica, che hanno lo scopo di mantenere in equilibrio il mondo. Se
questo equilibrio cambiasse a favore della vincita dell’uno o dell’altro, il
mondo collasserebbe, mancando di spinte e controspinte, come un ponte costruito
male. Sono leggi immodificabili. Perciò, se aumenta l’uno, anche l’altro deve maggiormente
contrapporsi; e se uno diminuisce, anche l’altro può diminuire.
Io la chiamo legge delle oscillazioni,
attiva in ogni aspetto della realtà e soprattutto nell’andamento dialettico
degli eventi, perché è come l’oscillazione di un pendolo, in cui ad ogni
movimento in avanti deve contrapporsi un movimento all’indietro, secondo un
principio di azione/reazione volto a mantenere un equilibrio delle forze,
fisiche, mentali e fattuali.
La volontà o il desiderio non possono
cambiare le leggi di natura, così come non possono cambiare la legge di
gravitazione, che dobbiamo sopportare.
La natura non va contrastata, ma
seguita, accompagnata e possibilmente utilizzata.
Se vogliamo costruire un ponte che
unisca due valli, lo possiamo fare. Ma non è un elemento naturale, e dobbiamo
tener conto che non può durare a lungo, perché prima o poi crollerà. È come
nuotare controcorrente: nessuno ve lo impedisce, ma la vostra forza prima o poi
finirà. Per noi, quel ponte è un bene, ma per la natura è una violenza, un
cambiamento degli equilibri – e quindi un male.
Così come non dovete separare ciò che
Dio ha unito, non dovete unire ciò che Dio ha separato.
In ogni caso, il ponte è una struttura
innaturale – e ciò che è innaturale verrà distrutto dalla natura stessa.
Rendetevene conto, dato che la
consapevolezza ha un certo potere di assecondare le cose, mentre l’ignoranza è
un male che vi rema contro.
E ricordatevi che una legge di natura
dice chiaramente che niente si crea e niente si distrugge, ma tutto si
trasforma. Il che vi dimostra che non c’è nessun Dio che possa creare o
distruggere dall’esterno.
La legge alla base di tutto è la legge
del cambiamento in senso oscillatorio, applicabile a ogni forza esistente.
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