mercoledì 17 luglio 2024

Processi autoconsapevoli

 

Quando un oggetto cade, la sua energia potenziale gravitazionale viene gradualmente convertita in energia cinetica. Inizialmente, quando l’oggetto è in posizione elevata (ad esempio, quando lo solleviamo sopra il suolo), ha un’energia potenziale dovuta alla sua altezza rispetto al suolo. Man mano che l’oggetto cade, questa energia potenziale diminuisce, mentre la sua velocità aumenta. Alla base della caduta, tutta l’energia potenziale si è trasformata in energia cinetica, che è legata al movimento dell’oggetto. Questo processo è descritto dalla legge di conservazione dell’energia, che afferma che l’energia totale di un sistema rimane costante, anche se può cambiare forma da una forma all’altra.

Di fatto, qualunque cosa ha un’energia potenziale, in virtù della sua semplice posizione rispetto alle altre cose.

L’energia potenziale può oscillare in alcuni sistemi fisici, soprattutto quando si considerano movimenti periodici o vibrazioni. Un esempio comune è l’oscillazione di un pendolo. In questo caso, l’energia potenziale gravitazionale si trasforma in energia cinetica e viceversa mentre il pendolo oscilla avanti e indietro. La somma delle due energie rimane costante, seguendo il principio di conservazione dell’energia.

Un altro esempio è l’energia potenziale elastica di una molla. Quando una molla viene compressa o allungata, l’energia potenziale elastica aumenta. Quando la molla ritorna alla sua posizione di riposo, questa energia potenziale viene convertita in energia cinetica.

Ma è interessante anche il pendolo, ossia un oggetto che oscilla avanti e indietro attorno a un punto di sospensione. Il pendolo è costituito da una barra o un filo attaccato a un punto fisso (fulcro) e una massa (solitamente un peso) all’estremità libera. Quando spostiamo il pendolo dalla sua posizione di equilibrio e lo rilasciamo, inizia a oscillare.
La forza di gravità agisce sulla massa del pendolo, spingendola verso il basso quando si allontana dal punto di equilibrio e tirandola verso l’alto quando si avvicina.

Il tempo impiegato dal pendolo per compiere un’oscillazione completa (andata e ritorno) è chiamato periodo. Questo periodo dipende principalmente dalla lunghezza del pendolo e dall’accelerazione di gravità.
Ma in un certo senso possiamo considerare anche l’uomo come un “pendolo” in alcune situazioni.

Le emozioni umane spesso oscillano avanti e indietro. Passiamo da momenti di felicità a momenti di tristezza, dall’eccitazione alla calma. Queste fluttuazioni possono essere paragonate alle oscillazioni di un pendolo.
Come un pendolo che si muove tra due estremi, anche gli esseri umani attraversano stati d’animo diversi, spesso contrastanti. Le nostre emozioni possono variare a seconda delle circostanze, dell’ambiente e delle esperienze personali.
Come pendoli che tornano al loro punto di equilibrio, gli esseri umani spesso cercano di ritrovare il loro equilibrio. Quando ci sentiamo “sbilanciati”, cerchiamo di tornare a uno stato di calma e stabilità.

Secondo alcuni, la coscienza stessa è un tipo di energia ad elevatissima frequenza vibratoria.
Tesla sperimentò con campi elettromagnetici contrapposti, dimostrando che l’energia così trasformata poteva essere utilizzata per creare una fonte inesauribile e gratuita.
Le onde elettromagnetiche contrapposte, sebbene si annullino, generano altre onde longitudinali che viaggiano al di fuori del nostro spazio-tempo in altre dimensioni.
La coscienza potrebbe essere considerata un’energia non locale, senza confini fisici, che si estende verso l’infinito.
Questo processo coinvolge le risorse interiori del corpo sotto l’influsso di impulsi volontari, manifestando riserve nascoste.
In sintesi, potremmo dire che la nostra ignoranza su questi concetti ci rende parte di ciò che non conosciamo. Dunque, non solo siamo ciò che non conosciamo, ma siamo anche ciò che stiamo cercando di scoprire e comprendere nel processo!

Siamo processi che cercano di capire quel che siamo e come siamo nei processi. Siamo pendoli oscillanti.

 

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