La materia è inerte,
immobile, secondo le nostre idee. Ma esiste una materia del genere? In base
alle attuali conoscenze scientifiche, non esiste una materia del tutto inerte, completamente immobile e non composta da atomi e particelle. Tutta la materia
nell'universo è composta da atomi e particelle che sono in costante movimento
anche se a volte tale movimento può essere molto rallentato. Dunque,
tutta la materia è vivificata, è dotata di movimento e di mutamento,
anche se con gradi diversi.
La celebre equazione di
Einstein, E=mc2,
ci dice inequivocabilmente che materia e energia sono la stessa cosa.
Ciò che vivifica il tutto,
ciò che la fa muovere, è l’energia,
che nella sua forma più mobile e mutevole dà origine anche al nostro cervello e
alla nostra mente.
Si tratta di gradi diversi
di “sottigliezza” e mutevolezza. Non a caso, in Oriente, si parla di “materia
sottile” per indicare la sostanza più leggera e cangiante - quello “spirito”
che “soffia dove vuole” e non può essere fermato.
Questa “materia sottile” è
ciò che anima il corpo, portandolo ai livelli più elevati (ma anche più disincarnati e più
pericolosi) della mente. È proprio l’anima.
La materia più grossolana e
la materia più sottile sembrano essere le due facce della stessa medaglia. Ovvero
due livelli differenti. Siamo noi che distinguiamo l’inerte dal mobile. Ma di
inerte non c’è proprio nulla.
Infatti, come definire
l’energia?
L’energia per la fisica è
la capacità di compiere un lavoro o causare un cambiamento. Insomma,
non si sa che cosa sia l’energia in sé, ma la si deduce da ciò che compie.
In effetti, se non ci fosse
energia, tutto sarebbe immobile o pochissimo mobile. Quindi l’energia è ciò che
vivifica e mette in continuo movimento/cambiamento la materia più inerte.
Ma non dobbiamo pensare che
prima ci sia la materia poco mobile (e nobile) e poi appaia o venga creata (magari da
qualche Dio) l’energia più sottile. La materia nasce già con un minimo di
mobilità/cambiamento che a poco a poco si sviluppa verso forme più complesse,
sottili e cangianti, come la nostra mente.
Noi distinguiamo varie
forme di energia (cinetica, potenziale, termica, luminosa, elettrica, ecc.). Ma
l’origine è la stessa.
Se prendiamo in
considerazione la sola energia potenziale (quella che c’era all’inizio),
vediamo che essa viene definita come l’energia posseduta da un oggetto in virtù
della sua posizione o composizione, il che significa che è proprio la
presenza di un oggetto rispetto a un altro che genera energia. Non altro. Basta
la presenza!
E, infatti, quando l’energia
di un organismo si esaurisce, non è più presente, l’organismo muore. Anche quell’immenso organismo
che è l’Universo.
L’energia è vita, la fine
dell’energia è morte.
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