mercoledì 24 luglio 2024

I dieci+2 comandamenti

 Ho visto su Rai2 una trasmissione sui dieci comandamenti biblici condotta da Don Marco Pozza, un prete non vestito da prete (per confondere meglio le idee) ma pensante da prete.

Che sconforto! Si insegna ancora la religione senza nessun senso critico, come una storia vera. Si parla dell' alleanza di Dio con una tribù di ebrei che già da allora era in guerra contro i suoi vicini. Perché la storia della Bibbia non è che il racconto dei conflitti di un popolo, gli ebrei, che evidentemente è incapace di stare in pace con gli altri popoli. Tanto è vero che anche i romani si trovarono di fronte a questo problema di un popolo sempre belligerante  e lo risolsero disperdendo gli ebrei negli altri paesi.

Ma anche negli altri paesi questo popolo continuò a dare problemi, tanto che in duemila anni ci furono spesso attacchi contro gli ebrei, in tante nazioni.

Dopo le persecuzioni di Hitler, e la fine della seconda guerra mondiale,i vincitori - gli anglo-americani - ebbero la cattivissima idea di riportare gli ebrei in Palestina, un vaso di Pandora scoperchiato che ci ha portato alle guerre di oggi.

Dunque ci si dimentica di chiarire che questa invenzione di un Dio che protegge un solo popolo, gli ebrei, è un' operazione degli ebrei stessi per considerarsi più importanti degli altri. E già questo li rende antipatici.

Non c'è nessun Dio che preferisca un popolo tra tutti. Già questo sarebbe un' ingiustizia! La Bibbia andrebbe riscritta o, per lo meno, andrebbe aggiunta un' avvertenza: nuoce gravemente ai creduloni! 

E' un libro scritto da ebrei per glorificare la loro triste storia.

Ma i cristiani hanno trasformato questa presunta preferenza e ingerenza di un Dio in un' altra preferenza e ingerenza: quella per loro stessi. E la storia delle immaginifiche ingerenze di Dio continua ancora oggi. 

Nessuno si rassegna a non essere un privilegiato, a essere un comunissimo uomo senza antenati nobili, senza essere un prescelto.

Gli ebrei, i cristiani, i musulmani, gli indù, ecc. L' arroganza degli uomini, la loro mania di grandezza, il loro delirio paranoico!



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