sabato 13 luglio 2024

I pre-potenti

 Fin da quando è esistita una società umana, fin dalle prime tribù, c’è stato chi è stato o ha voluto dichiararsi più importante degli altri, un capo. Un tempo era per la forza fisica o per l’intelligenza o per la saggezza. Poi si è introdotto un criterio di pura prepotenza o di privilegio. E così è nata anche una casta di individui superiori agli altri.

Quello che è successo in India con le caste, si è sempre affermato dappertutto, in una forma o nell’altra, con i re, i nobili, ecc. Ma, in  certe società, è stato il dominatore con la sua cerchia di amici, parenti, mogli e favoriti che ha stabilito le gerarchie. Lo vediamo anche in tempi moderni dove chi emerge e impone la propria supremazia è il più violento, il più furbo o il più ricco, senza alcun altro merito. Nelle democrazie si è cercato di regolamentare con le leggi, le costituzioni e le elezioni l’accesso al potere. Ma questo modello è entrato in crisi di fronte alla necessità di avere leader stabili. E così vediamo dappertutto, anche nel nostro paese, l’affermarsi di capi che si tirano dietro parenti, amici e sodali. E che desidererebbero perpetuare il loro potere, con leggi, come quella del premierato, che vogliono l’ “uomo forte” e lo privilegiano.

In genere, tutti i politici sono dei privilegiati, con stipendi e bonus vari che non ne fanno più dei comuni cittadini.

Le leggi del potere e del privilegio sono sempre le stesse. E, se dalle elezioni democratiche esce un prepotente, ecco che vuole attribuirsi ancora più potere. Come nel nostro caso.

Non ci si accontenta più dei poteri attribuiti per costituzione al politico, ma si vuole un superpotere che mette al riparo da ogni incertezza, controllo o debolezza.

E i cittadini?

Purtroppo, oltre a quelli che sostengono il capo, ci sono quelli che hanno l’istinto di sottomettersi. Questioni di carattere. Ci vorrebbe in tutti più coraggio, dignità, partecipazione e volontà di essere se stessi.

E, in Italia, a sottomettersi ai capi politici e religiosi ci sono troppe persone. Sono persone senza personalità, senza orgoglio, disposte a qualunque bassezza pur di avere un po’ di potere che, per vie naturali, non avrebbero.

Che differenza c’è tra un pre-potente e un potente? Che il potente democratico ha un senso del limite

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