giovedì 4 luglio 2024

Approfondendo le diadi

 

 

L’essere può aver avuto origine dal non-essere o nulla, dato che i due poli formano una diade, in cui sono complementari. Se c’è l’uno, c’è l’altro. Ma non è tutto. Bisogna completare il concetto.

L’essere può aver avuto origine dal non-essere che a sua volta ha avuto origine dall’essere che a sua volta ha avuto origine dal non-essere, e così all’infinito in un moto circolare. È come la luce del sole e il buio. Il buio non può essere in sé, per il semplice fatto che è assenza di fotoni. Quando non ci sono i fotoni che colpiscono la nostra retina, non c’è luce. Dunque, c’è la luce, ma non il buio?

No, dato che il concetto di buio nasce da quello di luce (mancanza di luce) che nasce da quello di buio che nasce da quello di luce, e così via in un loop infinito.

Luce e buio, essere e nulla, pieno e vuoto, ecc., sono diadi le cui polarità hanno bisogno l’una dell’altra, generandosi e sostenendosi a vicenda, Se il movimento di alternanza non esistesse, un solo polo da solo non potrebbe esistere. A differenza della fisica, dove le forze di azione e reazione agiscono su due corpi diversi e hanno uguale intensità ma direzione opposta, le forze alternative agiscono su un singolo oggetto ma in direzioni opposte. Quindi, non tutte le forze opposte sono necessariamente una coppia azione-reazione. Per esempio le forze centripete e centrifughe non sono né alternative né complementari, ma piuttosto rappresentano prospettive diverse dello stesso fenomeno. La forza centripeta agisce verso il centro di una traiettoria ed è responsabile di mantenere un oggetto in movimento circolare, mentre la forza centrifuga è una forza "fittizia" dovuta all'inerzia dell'oggetto che cerca di continuare il movimento rettilineo. Quindi, le forze centripete e centrifughe non agiscono su oggetti diversi e non sono come la coppia azione-reazione, ma rappresentano due aspetti complementari del movimento circolare.

Dal punto di vista logico, le forze centripete e centrifughe sono considerate opposte in quanto agiscono in direzioni opposte rispetto al punto di riferimento. La forza centripeta agisce verso il centro della traiettoria circolare, mentre la forza centrifuga "sembra" agire in direzione opposta, anche se in realtà non è una vera forza fisica ma solo una conseguenza dell'inerzia dell'oggetto in movimento. Quindi, si potrebbe dire che, dal punto di vista della direzione, le forze centripete e centrifughe sono contrapposte. Tuttavia, è importante notare che si tratta di concetti diversi che operano all'interno di un contesto fisico specifico, e non sono necessariamente correlati come azione e reazione.

Caso diverso è quello della terza legge del moto di Newton, dove l'azione e la reazione sono strettamente correlate. Questa legge afferma che se un corpo A esercita una forza su un corpo B (azione), allora il corpo B eserciterà una forza uguale e opposta sul corpo A (reazione). In altre parole, forze di azione e reazione sono sempre presenti in coppie e agiscono su corpi diversi in direzioni opposte, garantendo così il mantenimento dell'equilibrio nelle interazioni fisiche. Quindi, azione e reazione sono concetti che sono strettamente correlati e si verificano sempre insieme.

E questo è il nostro caso, quello delle diadi. Le due polarità sono strettamente correlate e si verificano sempre insieme.

Luce e buio non sono esattamente come azione e reazione, poiché non rappresentano una coppia di forze opposte che agiscono su corpi diversi. La luce e il buio sono piuttosto due condizioni o stati diversi dell'illuminazione di un ambiente, e si possono considerare come opposti in un contesto in cui la luce rappresenta la presenza di energia luminosa visibile e il buio indica l'assenza di questa energia. Mentre azione e reazione sono concetti legati alle forze fisiche, luce e buio sono concetti legati all'illuminazione e alla percezione visiva. Quindi, sebbene possano essere considerati opposti, non sono una coppia azione-reazione come definito dalle leggi della fisica.

Quindi bisogna stare attenti. "Essere" e "non-essere" sono concetti filosofici complessi che vanno oltre il semplice concetto di azione e reazione.. Mentre "essere" indica la presenza, l'esistenza o l'identità di qualcosa, "non-essere" indica l'assenza, l'irrealtà o l'inconoscibilità di qualcosa.

Mentre la coppia azione-reazione ha a che fare con le forze fisiche agendo su corpi diversi, l'opposizione tra "essere" e "non-essere" è legata a questioni più complesse legate alla natura dell'esistenza e della realtà. Quindi, mentre possono essere considerati opposti concettuali, la relazione tra "essere" e "non-essere" va al di là di un semplice modello azione-reazione.

Il concetto di "vuoto" e "pieno" può essere considerato come una forma di complementarità o dualità, anziché come una coppia di azione e reazione. Il vuoto rappresenta l'assenza di materiale o sostanza, mentre il pieno indica la presenza di materiale o sostanza. Questi concetti si trovano spesso in contesti fisici, filosofici e metaforici, e sono considerati reciprocamente complementari.

E per la coppia vuoto-pieno?

Nel contesto della fisica, il vuoto e il pieno possono essere considerati come condizioni differenti dello spazio, ma non agiscono attivamente l'uno sull'altro come una coppia di forze azione-reazione. Piuttosto, la presenza di vuoto e pieno può essere vista come un dualismo che rappresenta diverse modalità di esistenza o di riempimento di uno spazio, piuttosto che come una relazione di azione e reazione.

Ma questo è proprio il punto controverso.

Quando penso alla terza legge di Newton, mi viene in mente la concezione del karma: ad un’azione corrisponde una reazione di uguale intensità ma di verso opposto.  La terza legge di Newton della fisica, che afferma che "ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria", riguarda le interazioni fisiche tra corpi e le forze che agiscono su di essi. Questa legge è basata su principi di meccanica classica e descrive le relazioni di azione e reazione che si verificano in situazioni fisiche ben definite.

D'altra parte, la legge del karma è un concetto filosofico e spirituale presente in molte tradizioni religiose ed etiche che afferma che le azioni di un individuo influenzeranno le sue esperienze future, positivamente o negativamente. In altre parole, il karma suggerisce che ciò che si semina si raccoglie… ma in senso opposto!

Questo è esattamente il contrario di quel che si è sempre detto. Se le due polarità sono correlate inversamente, se faccio qualcosa di bene mi verrà qualcosa di male.

Altro caso è quello del dualismo inspirazione-espirazione. Questi processi sono complementari, ma, mentre la coppia azione e reazione agisce su corpi diversi in direzioni opposte, l'inspirazione ed espirazione si verificano all'interno dello stesso organismo e rappresentano un ciclo continuo di respirazione. Quindi, sebbene inspirazione ed espirazione siano opposti e complementari nel contesto della respirazione, non si pongono come una classica coppia azione-reazione definita dalla terza legge di Newton.


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