Ho visto un terribile documentario sul genocidio messo in atto dai preti cattolici canadesi a danno degli indigeni, le popolazioni Inuit del Nord America. Lo sapevate che tra il 1863 e il 1998, 150.000 mila bambini furono strappati alle famiglie delle tribù dei nativi dal governo canadese e chiusi in speciali “scuole residenziali” per cancellare ogni traccia delle loro tradizioni, costringendoli ad accettare la civiltà, la lingua e la religione occidentale. Ma non è finita qui: molti di questi bambini e bambine furono violentate, e ancora oggi ne portano i segni. Sono stati inoltre scoperti cimiteri presso le scuole di suore in cui le vittime venivano seppellite all’insaputa di tutti.
Non voglio generalizzare, ma la “civiltà”
cristiana si è contraddistinta in tutti i continenti (America del Nord e del
Sud, Australia, Africa, Asia per queste violenze che si originavano dalla
convinzione di portare la “vera religione” agli ignoranti nativi, quando questi
avevano una ben precisa spiritualità, spesso più elevata di quella cristiana.
Quanto agli abusi sui bambini da parte dei preti,
è storia che continua fino ai nostri giorni. Lo sanno tutti.
Bisogna concludere che, nella “civiltà
cristiana” c’è una tendenza all’abuso dei minori-minorati o di persone ritenute inferiori perché, come ho già detto
altrove, il cristianesimo è proprio una religione sadico-masochista. Non so
come possa esistere ancora, se non chiudendo tutti gli occhi e turandosi il
naso.
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