giovedì 25 luglio 2024

Le prove dell'esistenza di Dio

 

Le prove dell’esistenza di Dio

Diciamo subito che non può esistere nessuna prova dell’esistenza di Dio, perché, secondo il metodo scientifico, prima si formulano delle ipotesi e poi occorre l’esperimento, cioè l’esperienza diretta, che verifichi l’ipotesi. E, siccome, questa esperienza diretta non esiste, l’ipotesi resta un’ipotesi.

Le prove dell'esistenza di Dio sono state oggetto di discussione filosofica e teologica per secoli. Diverse tradizioni religiose e pensatori hanno presentato argomenti a favore dell'esistenza di una divinità. Ecco alcune delle più note:

 

1. **Argomento cosmologico**: Questo argomento afferma che tutto ciò che esiste ha una causa. Dal momento che l'universo esiste, deve avere una causa prima, che è identificata con Dio. Un esempio è l'argomento di Tommaso d'Aquino, che parla del "Primo Motore Immobile", sulla scorta di Aristotele. Ma un primo motore immobile non avrebbe niente a che fare con il Dio delle religioni, che addirittura interviene sulla storia (avete visto che bella storia? Pensate agli ebrei e alla loro storia.) Inoltre l’argomento è auto contraddittorio, perché, se tutto ha una causa precedente, la cosa andrà avanti all’infinito, in un movimento circolare.

 

2. **Argomento teleologico**: Anche conosciuto come l'argomento del disegno intelligente, suggerisce che l'universo mostra segni di ordine e di un disegno preciso (quale? l’evoluzione spietata?), il che implica l'esistenza di un designer o architetto intelligente (ma non tanto buono). Questa idea è spesso associata all'osservazione della complessità della vita e delle leggi naturali. Ma il bambino nato malato o il terremoto farebbero parte del disegno intelligente?

 

3. **Argomento ontologico**: Proposto da Anselmo d'Aosta, questo argomento parte dalla definizione di Dio come l'essere perfetto. Se Dio è l'essere perfetto, e per essere perfetto deve esistere nel pensiero e nella realtà, allora Dio deve esistere. Ma allora qualsiasi cosa perfetta dovrebbe esistere, anche l’asino perfetto con le ali. Inoltre, chi lo stabilisce che per essere perfetti bisogna avere l’attributo dell’esistenza? Anzi, ciò che non esiste, il nulla, è perfetto almeno se non di più di ciò che esiste.

 

4. **Argomento morale**: Sostiene che l'esistenza di valori morali oggettivi richiede l'esistenza di un Dio che fornisca una base per tali valori. Se esistono leggi morali universali (ma esistono?), allora deve esserci un legislatore morale, che è Dio. Debole, debole, perché non risulta che i valori morali esistano nella natura, dove ognuno deve uccidere l’altro per mangiare.

 

5. **Testimonianza personale e esperienze religiose**: Molti sostenitori della fede fondano la loro convinzione sull'esperienza diretta di Dio o di esperienze spirituali che ritengono innegabili. Queste esperienze sono però soggettive e quindi non provano nulla di oggettivo. Possono anche essere immaginazioni, visioni o sogni personali.

 

6. **Argomento dell'efficacia della preghiera**: Alcuni credenti sostengono che l'efficacia delle preghiere, quando sembrano portare a risultati concreti o a cambiamenti nelle loro vite, sia una prova dell'esistenza di Dio (non di Dio, ma semmai di un potere della preghiera o della meditazione – potrebbe essere anche un potere naturale!) La preghiera o la meditazione non sono un potere di Dio, che non prega e non medita, ma un potere eventuale di certi uomini.

Esisterebbe poi l’argomento della scommessa di Pascal: meglio puntare sull’esistenza di Dio, perché se Dio esistesse, chi ha scommesso su di lui, vincerebbe (che cosa, un viaggio in paradiso?), Un argomento da biscazzieri, non una prova dell’esistenza di Dio. E poi che Dio sarebbe quello che premia i fedeli e ignora o condanna gli infedeli? Un capo-popolo, non un Dio. Alla maniera degli ebrei. Ci risiamo, con il cattivo esempio del Dio biblico.

 

No, esiste inoltre una contro prova, ovvero la prova dell’inesistenza di un Dio perfetto e solo buono. Il mondo non è perfetto, ma è fatto con tanti difetti, sbagli, malattie e cose terribili, come la selezione naturale, che escludono un Dio del genere e puntano piuttosto su un universo che si è fatto in qualche modo, tra esplosioni, violenze e cataclismi, sacrificando il singolo. Un mondo che si è fatto da sé, avendo i vistosi difetti di chi si è fatto da sé.

Esiste poi l’argomento della fede, che viene tirato in ballo da chi non può provare niente. Abbi fede! Già, ma io cerco le prove. Per fede, si può credere a qualunque scemenza.

Quello che mi sento di escludere è proprio l'esistenza di un Dio perfetto, solo buono, solo amore, solo misericordioso (che condannerebbe però a una pena eterna i cattivi). Non c'è traccia di questo Dio. 

Semmai di un Dio confusionario, pasticcione, molto approssimativo e molto cattivo. Com'è che nessuno pensa a un Dio cattivo? In fondo, il mondo non sarebbe diverso.

A questo punto, visto che ha fatto tante cose male, sarebbe meglio che non esistesse.

In Oriente si è meno puerili e si postula un Dio che svolge tutti i compiti (creativi, conservatori e distruttivi! se no il male da dove verrebbe fuori?) o, meglio ancora, a un Dio al di là del bene e del male, non  a un improvvisato deficiente che vorrebbe fare il bene, ma fa il male! Siamo seri. 

Non possiamo provare l'inesistenza di Dio, ma possiamo provare l'inesistenza di certe immagini di Dio.

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