Le prove dell’esistenza di
Dio
Diciamo subito che non può esistere nessuna prova
dell’esistenza di Dio, perché, secondo il metodo scientifico, prima si
formulano delle ipotesi e poi occorre l’esperimento, cioè l’esperienza
diretta, che verifichi l’ipotesi. E, siccome, questa esperienza diretta non
esiste, l’ipotesi resta un’ipotesi.
Le prove dell'esistenza di Dio sono state oggetto di
discussione filosofica e teologica per secoli. Diverse tradizioni religiose e
pensatori hanno presentato argomenti a favore dell'esistenza di una divinità.
Ecco alcune delle più note:
1. **Argomento cosmologico**: Questo argomento afferma che
tutto ciò che esiste ha una causa. Dal momento che l'universo esiste, deve
avere una causa prima, che è identificata con Dio. Un esempio è l'argomento di
Tommaso d'Aquino, che parla del "Primo Motore Immobile", sulla scorta
di Aristotele. Ma un primo motore immobile non avrebbe niente a che fare con il
Dio delle religioni, che addirittura interviene sulla storia (avete visto che
bella storia? Pensate agli ebrei e alla loro storia.) Inoltre l’argomento è auto
contraddittorio, perché, se tutto ha una causa precedente, la cosa andrà avanti
all’infinito, in un movimento circolare.
2. **Argomento teleologico**: Anche conosciuto come
l'argomento del disegno intelligente, suggerisce che l'universo mostra segni di
ordine e di un disegno preciso (quale? l’evoluzione spietata?), il che implica
l'esistenza di un designer o architetto intelligente (ma non tanto buono).
Questa idea è spesso associata all'osservazione della complessità della vita e
delle leggi naturali. Ma il bambino nato malato o il terremoto farebbero parte
del disegno intelligente?
3. **Argomento ontologico**: Proposto da Anselmo d'Aosta,
questo argomento parte dalla definizione di Dio come l'essere perfetto. Se Dio
è l'essere perfetto, e per essere perfetto deve esistere nel pensiero e nella
realtà, allora Dio deve esistere. Ma allora qualsiasi cosa perfetta dovrebbe
esistere, anche l’asino perfetto con le ali. Inoltre, chi lo stabilisce che per
essere perfetti bisogna avere l’attributo dell’esistenza? Anzi, ciò che non
esiste, il nulla, è perfetto almeno se non di più di ciò che esiste.
4. **Argomento morale**: Sostiene che l'esistenza di valori
morali oggettivi richiede l'esistenza di un Dio che fornisca una base per tali
valori. Se esistono leggi morali universali (ma esistono?), allora deve esserci
un legislatore morale, che è Dio. Debole, debole, perché non risulta che i
valori morali esistano nella natura, dove ognuno deve uccidere l’altro per
mangiare.
5. **Testimonianza personale e esperienze religiose**: Molti
sostenitori della fede fondano la loro convinzione sull'esperienza diretta di
Dio o di esperienze spirituali che ritengono innegabili. Queste esperienze sono
però soggettive e quindi non provano nulla di oggettivo. Possono anche essere
immaginazioni, visioni o sogni personali.
6. **Argomento dell'efficacia della preghiera**: Alcuni credenti sostengono che l'efficacia delle preghiere, quando sembrano portare a risultati concreti o a cambiamenti nelle loro vite, sia una prova dell'esistenza di Dio (non di Dio, ma semmai di un potere della preghiera o della meditazione – potrebbe essere anche un potere naturale!) La preghiera o la meditazione non sono un potere di Dio, che non prega e non medita, ma un potere eventuale di certi uomini.
Esisterebbe poi l’argomento della scommessa di Pascal: meglio
puntare sull’esistenza di Dio, perché se Dio esistesse, chi ha scommesso su di
lui, vincerebbe (che cosa, un viaggio in paradiso?), Un argomento da
biscazzieri, non una prova dell’esistenza di Dio. E poi che Dio sarebbe quello
che premia i fedeli e ignora o condanna gli infedeli? Un capo-popolo, non un
Dio. Alla maniera degli ebrei. Ci risiamo, con il cattivo esempio del Dio
biblico.
No, esiste inoltre una contro prova, ovvero la prova
dell’inesistenza di un Dio perfetto e solo buono. Il mondo non è perfetto, ma è
fatto con tanti difetti, sbagli, malattie e cose terribili, come la selezione
naturale, che escludono un Dio del genere e puntano piuttosto su un universo
che si è fatto in qualche modo, tra esplosioni, violenze e cataclismi, sacrificando
il singolo. Un mondo che si è fatto da sé, avendo i vistosi difetti di chi si è
fatto da sé.
Esiste poi l’argomento della fede, che viene tirato in ballo
da chi non può provare niente. Abbi fede! Già, ma io cerco le prove. Per fede,
si può credere a qualunque scemenza.
Quello che mi sento di escludere è proprio l'esistenza di un Dio perfetto, solo buono, solo amore, solo misericordioso (che condannerebbe però a una pena eterna i cattivi). Non c'è traccia di questo Dio.
Semmai di un Dio confusionario, pasticcione, molto approssimativo e molto cattivo. Com'è che nessuno pensa a un Dio cattivo? In fondo, il mondo non sarebbe diverso.
A questo punto, visto che ha fatto tante cose male, sarebbe meglio che non esistesse.
In Oriente si è meno puerili e si postula un Dio che svolge tutti i compiti (creativi, conservatori e distruttivi! se no il male da dove verrebbe fuori?) o, meglio ancora, a un Dio al di là del bene e del male, non a un improvvisato deficiente che vorrebbe fare il bene, ma fa il male! Siamo seri.
Non possiamo provare l'inesistenza di Dio, ma possiamo provare l'inesistenza di certe immagini di Dio.
Perfettamente d'accordo. grazie
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