Suggerisco che i concetti non solo descrivano le interazioni, ma siano essenziali per la loro esistenza. Questo punto di vista può essere collegato a diverse teorie filosofiche e scientifiche.
Filosofia della
Scienza
In filosofia, c’è
un dibattito su come i concetti e le teorie scientifiche influenzino la nostra
comprensione della realtà. Alcuni filosofi sostengono che i concetti
scientifici non solo descrivono fenomeni naturali, ma li rendono anche
comprensibili e, in un certo senso, li fanno emergere nella nostra percezione.
Esempi di Concetti
Emergenti
Forza di Gravità: Il
concetto di gravità non solo descrive l’interazione tra masse, ma è
fondamentale per comprendere e prevedere il comportamento degli oggetti
nell’universo. Senza il concetto di gravità, non avremmo una struttura coerente
per spiegare fenomeni come l’orbita dei pianeti o la caduta degli oggetti.
Campo
Elettromagnetico: Il concetto di campo elettromagnetico è essenziale per
comprendere le interazioni tra cariche elettriche e magnetiche. Questo concetto
ha permesso di sviluppare tecnologie come la radio, la televisione e i telefoni
cellulari.
Implicazioni
Epistemologia: Questo
punto di vista implica che la nostra conoscenza del mondo è mediata dai
concetti che utilizziamo. I concetti non sono solo strumenti descrittivi, ma
anche costruttivi della nostra realtà.
Ontologia: Dal punto di vista ontologico, si potrebbe argomentare che i concetti hanno una
sorta di esistenza propria, in quanto sono necessari per la manifestazione delle interazioni che descrivono.
Applicazioni
Scienza: I concetti scientifici sono fondamentali per lo sviluppo delle teorie e delle leggi che
descrivono il mondo naturale.
Tecnologia: La comprensione e l’applicazione dei concetti scientifici portano all’innovazione tecnologica.
Filosofia: Il dibattito sui concetti e la loro relazione con la realtà è centrale in molte
discussioni filosofiche.
Questa prospettiva
apre molte domande interessanti.
Io propongo che i concetti “rappresentino”
l’interazione tra le cose. Però, non bisogna equivocare. Non è che
rappresentano soltanto, ma sono. Rappresentare nel senso di essere, non di essere
una rappresentazione astratta delle cose, così come si è sempre pensato. In
quanto forze, in quanto legami, in quanto relazioni, sono le interazioni
tra le cose, che altrimenti non ci sarebbero.
In altri termini, ì concetti
non si limitano a descrivere i fenomeni psico-fisici, e a comprenderli, ma
li fanno emergere. Non si tratta comunque di un potere creativo, come
quello presunto di un Dio che crea le cose nominandole.
Semplicemente, le cose non
esistono prima dei concetti. Ma con (insieme e per mezzo) i concetti.
Per esempio, l’automobile o
il computer non esistevano prima che si trovassero le parole per descriverli. E
sono nati, emersi, con la parola-concetto. Prima, non c’erano.
Invece, la luna e il sole
ci sono sempre stati, perché siamo emersi con loro. E lo stesso per il maschile/femminile
o yang/yin o espirazione/inspirazione.
Quindi ci sono concetti-oggetti
che nascono insieme, oppure semplici concetti che non hanno oggetti (astratti,
immaginari), oppure concetti duali (diadici) che nascono insieme (per esempio,
alto/basso, bello/brutto, ecc.). Questi ultimi sono la prova che concetti e
realtà emergono insieme.
Un polo concettuale e reale
non può esistere senza l’altro. E il fenomeno oscillatorio è il concetto
oscillante..
Difficile trovare la prova
di quanto dico. Ma provate a fare a meno dei concetti: la realtà sparirà o sarà
solo immaginaria, come nel sonno-sogno e nella morte.
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