giovedì 11 luglio 2024

L'amore come malattia

 

Sarebbe meglio che l’amore non esistesse – perché non ci sarebbe il suo contrario: l’odio. Non ci sarebbe l’attrazione come malattia dell’animo, ma neanche la repulsione come reazione nevrotica. Non ci sarebbe l’unione magnetica, ma nemmeno la divisione traumatica. Non ci sarebbero le passioni, ma neanche le delusioni. Non ci sarebbe la sofferenza, ma neanche la gioia.

Che mondo sarebbe? Un mondo più calmo, più freddo. Meno pazzo. Un mondo di pace, senza guerra.

Mi domando come nascerebbero i figli. Forse per una decisione più ragionata e non per un orgasmo irrazionale, che assomiglia molto ad un’esplosione o a una scarica.

Insomma, solo in quel caso il mondo sarebbe in pace. Ma, finché non supereremo l’amore come sentimento estremo, non ci arriveremo. Non arriveremo alla pace, interiore ed esteriore.

La natura ha creato l’amore irresistibile per farci riprodurre: questa è la sua strategia. E la cosa funziona. Ma non bene. Funziona tra mille tormenti. E problemi.

Ed era meglio farla funzionare con più equilibrio. Ma temo che non ci sarebbero tutte queste nascite, non dovute a una decisione consapevole, ma al funzionamento degli istinti. Insomma, le persone che si riprodurrebbero sarebbero minori. E questo sarebbe un vantaggio.

L’amore come sentimento irrazionale non pensa a nulla. Funziona come l’istinto degli animali, ammantandosi di nobili motivazioni, ma rimanendo bestiale.

Un giorno ci arriveremo, chissà fra quanto. Intanto, godiamoci l’amore e la guerra. E speriamo di sopravvivere. Perché, a forza di non ragionare, la natura ci può far suicidare.

La sua attuale conduzione della vita e della riproduzione è troppo insensata.

 

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