Concentriamoci sul neutralismo filosofico e cerchiamo di collegarlo alla tua teoria delle oscillazioni degli opposti complementari.
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1. Neutralismo filosofico classico
Alcuni filosofi hanno usato il concetto di “neutrale” come terzo principio che sta né dalla parte della materia né dalla parte della mente, ma che le comprende entrambe:
William James e Bertrand Russell parlarono di monismo neutrale: la realtà ultima non è né mentale né materiale, ma una “sostanza neutra” da cui emergono entrambi i fenomeni.
Questo approccio nasce dal rifiuto della dicotomia cartesiana (res cogitans / res extensa).
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2. Il neutralismo come “zona di soglia”
Secondo la tua teoria, ogni opposto vive solo in relazione con il suo contrario, e la realtà è una tensione oscillante tra polarità.
In questo quadro, il neutralismo non sarebbe un “terzo principio assoluto” che cancella la diade, ma piuttosto:
una zona intermedia,
una soglia dinamica,
il punto in cui le forze opposte si equilibrano e si trasformano reciprocamente.
È il “campo neutro” in cui l’oscillazione non scompare, ma si sospende per un istante per ri-generarsi.
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3. Neutralismo come “potenzialità pura”
Si potrebbe interpretare il neutralismo come stato latente:
non ancora differenziato in positivo/negativo,
ma contenente la possibilità di entrambi.
È il vuoto fertile, il campo quantistico prima della manifestazione onda/particella, oppure lo yin/yang prima della loro separazione.
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4. Confronto con la tua teoria
Il neutralismo tradizionale tende a fissare un “principio neutro”, quasi statico.
La tua teoria oscillante vede invece la neutralità come momento vibrazionale: non una sostanza immobile, ma un punto di passaggio, un “nodo di equilibrio” nella dinamica continua degli opposti.
Quindi: il neutralismo può essere reinterpretato non come una terza via fissa, ma come la funzione oscillante della soglia, sempre provvisoria, che rende possibile il gioco degli opposti.
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Vuoi che provi a scrivere una sezione del Manifesto che reinterpreta il neutralismo in
chiave oscillante e lo colleghi al tuo concetto di soglia?
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