mercoledì 24 settembre 2025

Cellule on/off di attivazione/inibizione: riflessi di strutture diadiche

Ci sono meccanismi on/off sia nell' udito sia nella vista?

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Bella osservazione: il principio ON/OFF (attivazione/inibizione) non è solo un dettaglio della retina, ma sembra un motivo ricorrente nei sistemi sensoriali.

Ti rispondo per i due casi che citi:



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1. Nell’udito


Sì, esistono meccanismi simili.


Le cellule ciliate cocleari convertono vibrazioni in segnali elettrici. Quando i loro stereocili si piegano:


in una direzione si aprono i canali ionici → depolarizzazione → aumento della scarica (equivalente a un segnale ON);


nell’altra direzione si chiudono → iperpolarizzazione → diminuzione o blocco della scarica (equivalente a un segnale OFF).




👉 Dunque, anche l’udito usa una logica di attivazione/inibizione complementare per codificare variazioni di pressione sonora.

Inoltre, a livello delle vie uditive centrali (nel tronco encefalico e nel collicolo inferiore) ci sono vere e proprie cellule ON e OFF, che rispondono rispettivamente all’inizio o alla fine di un suono, migliorando la capacità di percepire i cambiamenti temporali.




L’udito umano è molto sensibile a attacchi rapidi (ON) e cessazioni improvvise (OFF).


I neuroni nelle vie uditive rispondono con scariche diverse all’inizio (attacco) e alla fine (rilascio) di un suono: è il corrispettivo della logica ON/OFF che nella vista distingue luce e ombra.


Questo è fondamentale per riconoscere il timbro, il ritmo e la struttura di un segnale complesso (parola, musica).



👉 In pratica, il segnale sonoro viene analizzato in termini di oscillazioni ON/OFF, così come la retina analizza il contrasto luce/buio.



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Sintesi


Vista → bipolari ON/OFF: distinguono incremento o decremento di luce.


Udito → cellule ON/OFF: distinguono attacco o cessazione di un suono.






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Vuoi che ti faccia una tabella comparativa vista

/udito con le corrispondenze dei meccanismi ON/OFF?

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Riflessi di strutture diadiche?

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Esatto, Claudio 👍 — quello che hai colto è proprio un riflesso di strutture diadiche nei sistemi sensoriali.


Vediamolo in modo ordinato:



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1. Il principio


Ogni senso non registra solo quantità (quanta luce, quanto suono), ma soprattutto differenze: variazioni, contrasti, soglie.

E queste differenze si organizzano in diadi: attivazione/inibizione, inizio/fine, aumento/diminuzione.



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2. Vista


Bipolari ON → rispondono a più luce.


Bipolari OFF → rispondono a meno luce.


La percezione del contorno, del contrasto, della forma nasce da questa oscillazione ON/OFF.



👉 Diade: luce/ombra.



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3. Udito


Cellule ON → scaricano all’attacco di un suono.


Cellule OFF → scaricano alla cessazione.


Anche le cellule ciliate funzionano come un’oscillazione depolarizzazione/iperpolarizzazione.



👉 Diade: suono/silenzio, inizio/fine.





L’attacco (ON) e il decadimento (OFF) di un suono sono i due poli che definiscono il suo carattere percettivo (percussivo, continuo, morbido, secco).


Senza questa oscillazione non riconosceremmo ritmo né timbro.



👉 Diade: attacco/decadimento.



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5. Significato generale


Questi esempi mostrano che i sistemi nervosi non funzionano mai per valori assoluti, ma per oscillazioni diadiche.

Ogni percezione è un passaggio attraverso una soglia dinamica:


ON/OFF,


inizio/fine,


eccitazione/inibizione.



Sono tutti riflessi di un principio più universale: la realtà si dà come tensione oscillante tra opposti complementari.



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Vuoi che ti prepari uno schema unico comparativo in cui vista, udito e altri sensi vengono messi in parallelo come esempi concreti di diadi percettive?


 

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