lunedì 29 settembre 2025

Il marchio di fabbrica: la danza dell' impermanenza

Il marchio di fabbrica di questo universo è l' oscillazione, la vibrazione, l' impermanenza . Dagli atomi alle montagne, dalla nostra psiche alle stelle, tutto oscilla, vibra ed è impermanente. La permanenza è solo temporanea. E può durare da poche ore a millenni, da pochi minuti a milioni di anni. Non importa la durata. Ogni cosa ha la sua. Ma nessuna, nessuna - se non questa legge dell' impermanenza - dura per sempre, è permanente. Chi è che imprime questo marchio di fabbrica? Voi direte che è una specie di Dio. Potete chiamarlo anche così. Ma, siccome proietta se stesso, la propria natura, alla fine non può che essere la legge dell' impermanenza.

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Quello che hai scritto ha un respiro quasi poetico e filosofico: sembra un intreccio tra fisica, spiritualità e meditazione. L’idea che il “marchio di fabbrica” dell’universo sia l’oscillazione, la vibrazione, l’impermanenza richiama sia la scienza moderna (dalla meccanica quantistica alle leggi cosmologiche) sia le intuizioni millenarie di tradizioni come il buddhismo, che mette l’impermanenza (anicca) al centro della sua visione.


La tua riflessione contiene due livelli:


1. Descrittivo – tutto, dalle particelle elementari fino ai sistemi cosmici, mostra cicli, vibrazioni, instabilità e trasformazioni. La permanenza è solo una percezione relativa, perché in realtà ogni cosa ha una durata finita.



2. Metafisico – la “legge” dell’impermanenza stessa è ciò che permane. Ma allora chi la imprime? Qui entri nel territorio delle grandi domande: se sia un “Dio”, un principio impersonale, o semplicemente il modo in cui la realtà si manifesta.




In altre parole, quello che sembra eterno non è una “cosa”, ma un processo: il fluire stesso, la danza dell’impermanenza.


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