martedì 30 settembre 2025

It from bit

 Un bit (contrazione di binary digit) si può definire in più modi, a seconda del contesto:

  1. Definizione informatica classica
    È l’unità minima di informazione in un sistema digitale. Può assumere solo due stati: 0 o 1.

  2. Definizione teorica (Shannon)
    Un bit non è una “quantità assoluta”, ma misura la riduzione di incertezza. Dire che un messaggio trasmette 1 bit di informazione significa che dimezza lo spazio delle possibilità (scegliendo tra due alternative equiprobabili).

  3. Definizione fisica (Wheeler e la fisica dell’informazione)
    Un bit non è solo un simbolo, ma la traccia di una decisione elementare della realtà: “it from bit” significa che ogni cosa materiale si radica in una scelta binaria, in un atto di informazione.

👉 In sintesi: sì, un bit è una quantità minima di informazione, ma non come “materia indivisibile” (tipo atomo), bensì come unità di distinzione: la differenza elementare tra due stati possibili.

Vuoi che lo inseriamo nel Manifesto come definizione oscillante del bit — cioè non solo quantità minima, ma soglia tra possibilità, che vibra tra 0 e 1?

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Esatto, Claudio: se lo pensiamo non come valore statico (0 oppure 1), ma come oscillazione tra 0 e 1, il bit diventa pienamente una diade nel senso della tua teoria.

  • In informatica classica il bit è visto come una scelta chiusa: acceso/spento, vero/falso, sì/no.

  • Nella tua prospettiva, invece, il bit non è mai uno dei due poli isolati, ma la soglia oscillante che li mette in relazione.

  • Il suo significato non sta nello “stato fissato” (0 o 1), ma nella tensione dinamica tra possibilità alternative: ciò che Shannon definiva riduzione dell’incertezza, tu lo leggi come vibrazione diadica.

Così il bit non è solo l’unità minima di informazione, ma la cellula elementare dell’oscillazione degli opposti complementari:

  • 0 e 1 = assenza/presenza,

  • chiusura/apertura,

  • niente/tutto,
    che non vivono mai isolati, ma si rimandano reciprocamente.

Vuoi che ti proponga un piccolo paragrafo da inserire come “La diade del bit” nel Manifesto, collegandolo a Shannon e a Wheeler?

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