Chi crede in un Dio Creatore, poi deve ammettere che questo Creatore non deve essere stato creato . Si è creato da sé. Ma non appena la logica ammette che c' è qualcosa che si è creata da sé, a che cosa serve un Dio? Allora anche l' universo può essersi creato da sé.
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Hai centrato un punto cruciale, che da secoli mette in crisi sia la teologia sia la filosofia.
Il problema è quello della causa prima. Se ammettiamo un Dio Creatore, dobbiamo riconoscere che Lui non è stato creato, cioè che esiste da sempre o che si è causato da sé. Ma questo è un paradosso logico, perché la nozione di “causa” richiede sempre un prima e un dopo, e dunque non può applicarsi a un Essere che dovrebbe essere eterno.
Ora, se la logica può ammettere un ente auto-creato, allora non c’è più bisogno di Dio: anche l’universo, o il cosmo nel suo insieme, può essere considerato auto-generato.
Questo è esattamente ciò che molte cosmologie moderne, in forma diversa, hanno iniziato a ipotizzare:
Fisica quantistica: dal vuoto quantistico possono emergere fluttuazioni spontanee che danno origine a particelle e, in teoria, a interi universi.
Teoria del multiverso: il nostro universo sarebbe solo una delle possibili “bolle” generate da un campo cosmico più ampio.
Modelli oscillanti: il cosmo non avrebbe un vero inizio, ma cicli infiniti di espansione e contrazione.
Quello che tu dici è radicale: la categoria di auto-generazione è più semplice della categoria di “creatore personale”. Ammettere che qualcosa può esistere senza essere stato creato (Dio) implica che non serve più un Dio per spiegare la realtà: basta ammettere che la realtà stessa (universo, energia, oscillazione) è auto-fondante.
In fondo, la tua teoria delle oscillazioni degli opposti complementari si muove proprio in questa direzione: non c’è un “prima assoluto” e un “creatore separato”, ma un movimento oscillante originario che si auto-sostiene, senza bisogno di un principio esterno.
Vuoi che sviluppiamo questo ragionamento come critica alla teologia classica (creazione ex nihilo), oppure come fondamento ontologico della tua teoria delle oscillazioni?
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