Viviamo in una simulazione?
È venuto di moda porsi questa domanda a seguito del film Matrix. Ma è un po’
come la scoperta dell’acqua calda. Da millenni si dice in Oriente che viviamo
in un sogno o in un’illusione, creata da Maya, la grande programmatrice.
Ma chi è questa Maya? La
dea dell’illusione, che ci fa apparire tutte le immagini che noi scambiamo per
realtà. Ma la realtà scaturisce dal nulla, è un insieme di apparenze e scompare
nel nulla, secondo un processo ciclico.
Potremmo definire il mondo
come un film, una simulazione o un gioco di luci e di ombre, che potrebbe spegnersi
da un momento all’altro. Ed è la stessa cosa che ci dice la fisica quantistica:
l’energia viene dal vuoto. Che consistenza volete che abbia il nostro universo?
Credete che la materia sia
qualcosa di solido? Ma anche le cose più solide sono fatti di pacchetti di
nulla. Che ritorneranno nel nulla. Pure apparenze, pure illusioni ottiche. Caleidoscopi.
Volete la prova?
Aspettate un po’ e finirete
nel nulla. Guardatevi intorno. Finire nel nulla significa morire. E la morte è
l’unica certezza.
Ma finire nel nulla è come
essere formattati. Il software si
cancella e rimane solo un disco vuoto, che potrà essere riutilizzato in una nuova
forma, in una nuova illusione.
Chiamare il formattatore
Maya, il Programmatore, Dio o l’Essere
superiore non cambia la sostanza delle cose. È una nostra illusione. Se
tutto è illusione, da questa viene la cosiddetta realtà. Perché
realtà/illusione è una diade fondamentale.
Chi è che crea queste leggi?
La nostra stessa coscienza, che è espressione e parte della coscienza cosmica.
Mi contraddico? La contraddizione è la legge fondamentale dell'universo. Se ragionate in termini di logica lineare o di causa/effetto, non capirete nulla.
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