Notavo che quattro sono le
interazioni fondamentali della fisica e quattro sono le possibili combinazioni
delle linee dell’I Ching, il che non sembra strano dato che tutto nasce da un
uno che si fa due e poi quattro e poi multipli di due. La coscienza stessa
nasce da una differenziazione prima tra soggetto e oggetto e poi tra soggetto e
se stesso.
Siamo tutti due. Nasciamo
da due esseri. Abbiamo due cervelli a specchio (complementari), due occhi, due
braccia, due gambe, due orecchi, due facce, due polmoni, due reni, due
patrimoni genetici, due filamenti del DNA, due movimenti respiratori, eccetera.
Il motivo è che la differenziazione primitiva è una scissione in due di
qualcosa che è unitario.
Quindi, fin dalle prime
fluttuazioni, fin dalle prime scissioni, nasce l’interno dell’esterno, l’attrazione
dalla repulsione, lo yin dallo yang, la psiche dalla materia, ecc. Il massimo
risultato con il minimo sforzo. Il tutto dal nulla. Uno sdoppiamento che
allontana senza però separare del tutto, senza recidere il legame, mantenendo l’unità
nella diversità e la diversità nell’unità, in un rapporto dinamico che cambia
di continuo.
Io chiamo questo schema o
modello “diade”, e lo rintraccio dappertutto, nella materia e nella psiche che
sono divisi nell’unione e uniti nella divisione.
Questo significa che tutto
ha coscienza, anche se a livelli differenti. E perché tutto sia contrasto, Il
che spiega perché un pezzo di materia possa pensare, essere cosciente e
sentire. È così dalla più piccola particella all’essere umano.
Tutte le cose sono se
stesse e anche altro da sé. Perciò sono interdipendenti, come le cellule di un
organismo che comunicano attraverso certi recettori.
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