mercoledì 17 aprile 2024

Premi e castighi

 

Nessuno toglierà dalla mente degli uomini l’idea che il male, gli incidenti, le malattie e tutti gli eventi negativi che capitano siano una punizione divina. Come se il compito di Dio fosse quello di tener conto di tutte le azioni di tutti gli uomini per poterli giudicare e condannare o premiare… Chissà che gigantesco conto profitti e perdite, entrate e uscite, meriti e demeriti!

Ma un Dio del genere non sarebbe trascendenza, non sarebbe al di là del bene e del male ; sarebbe pesantemente coinvolto nella realtà umana dualistica, sarebbe un qualsiasi giudice antropomorfo, sarebbe anche lui un povero dio/diavolo ambivalente. Sono gli uomini che vorrebbero un Dio del genere perché si accorgono dell’ingiustizia del tutto e vorrebbero una compensazione ultraterrena.

Nessuno li convincerà che il bene e il male nascono già per riequilibrarsi e per sostenersi a vicenda. Non è quindi una questione di etica, ma una questione di riequilibrio.

La natura e Dio non sanno nulla di bene e male. È una questione psico-fisica di equilibrio. Una questione fisica e psichica che è già inscritta nel nostro DNA e che agisce in modo oscillatorio, avanti e indietro.

Quasi nessuno capisce che il male esiste… perché esiste il bene. E che il male entra in campo necessariamente, automaticamente, per compensare il bene.

O saprete andare oltre il dualismo male/bene o sarete sempre vittime di queste oscillazioni. E non capirete mai nulla: inseguirete illusioni di premi e castighi.  

Nessun commento:

Posta un commento