Tutto è contrasto,
d’accordo. Ma è contrasto per la riconciliazione, in vista della riunione.
Quindi non si può dire che “la vita è qualcosa” senza citare il suo contrario.
Se siamo ottimisti,
potremmo che tutto è conciliazione, armonia, accordo… ma dobbiamo aggiungere
“in vista del contrasto”. È come il polo positivo e negativo della corrente
alternata: se ci fosse un polo solo, la corrente non ci sarebbe: ce ne vogliono
due e in contrasto.
Infatti la corrente
alternata oscilla ciclicamente, ossia questo flusso ciclico segue un andamento
sinusoidale, con valori che aumentano gradualmente, raggiungono il massimo
e poi diminuiscono, invertendo il verso. Lo stesso andamento del simbolo
yang/yin dinamico, ben rappresentato da due poli divisi da una linea
sinusoidale.
Uomo e donna sono
contrapposti, e per questo cercano l’unione.
La contrapposizione
è in realtà il requisito naturale per l’unione.
Allo stesso modo,
le differenziazioni peculiari di tutte le cose sono la ragione per cui esistono
distinguendosi. Altrimenti, sarebbero un blocco monolitico in cui non
emergerebbe niente di individuale.
Il maschio e la
femmina sono tra loro contrapposti fisicamente e psicologicamente, motivo per
cui si cercano e si attraggono. Se i loro sessi non fossero l’uno il contrario
dell’altro, come aderirebbero?
Ma questa
contrapposizione riguarda anche i singoli individui: se non fossero
contrapposti in sé, come potrebbero avere coscienza? La coscienza è lo
sdoppiamento interiore. E anche questa oscilla.
Se gli enti non
fossero contrapposti fra loro e in sé, come si metterebbero in moto. Come
nascerebbe l’energia?
Le cose sono fatte
a due a due, a coppie, dividendosi per poi riunirsi, secondo un ciclo eterno.
In principio c’è il
ciclo. Non una singolarità!
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