Le porte possono essere
chiuse o aperte, possono dividere o unire, possono far vedere o nascondere
possono far comunicare o isolare. Sempre ambigue, ambivalenti, mobili, oscillanti... come ogni cosa.
Questo vale per tutti i
portali che, in quanto chiudono, aprono; che, in quanto nascondono, mostrano; o
mostrano nascondendo. Poiché le porte servono a chiudere, servono anche ad
aprire.
Le porte possono aprirsi o chiudersi. Si aprono in quanto si chiudono e si chiudono in quanto si aprono.
Se ci fosse un open space, non avremmo di questi
problemi.
Il fatto è che, come entriamo nell'esistenza, siamo già predisposti a uscirne. Oppure, come usciamo, siamo già predisposti a rientrare. Non più "noi", ma pur sempre noi.
Un ciclo infinito, senza inizio e senza fine.
Non ne avete abbastanza di queste oscillazioni inconcludenti? Di questo gioco?
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