domenica 7 aprile 2024

Uno schema unico

 

Tutte le leggi della fisica, ed anche quelle della psiche e del divenire, hanno a che fare con moti oscillatori. Questo perché, se le cose restassero ferme, se non si differenziassero pur rimanendo unite, non ci sarebbe questo piano di realtà. L’oscillazione, la differenziazione, la dicotomia resta ciò ha dato vita al tutto partendo da semplici particelle e arrivando alle stelle, ai pianeti e alle galassie, nonché a tutte le forme di vita.

Lo schema oscillatorio, che contrassegna il divenire e che è rappresentato dal simbolo taoista dello yang/yin, rimane il modulo base anche della psiche, dalle percezioni duali al pensiero antinomico, dai sentimenti alle emozioni, dalle sensazioni alla coscienza (che è un dualismo dell’io), dalle sensazione agli eventi. Le forze psicofisiche vanno sempre a due a due, si contraddicono ma restano unite. Queste coppie antinomiche o oscillatorie seguono una precisa simmetria inversa: il loro rapporto dinamico è come quello dei prezzi e delle vendite. Se aumentano i primi, diminuiscono le seconde, e viceversa.

In altre parole, se in un sistema chiuso aumenta il freddo, vuol dire che diminuisce il caldo; se aumenta il buio,vuol dire che diminuisce la luce; se aumenta il male, vuol dire che diminuisce il bene; se aumentano i maschi, vuol dire che diminuiscono le femmine, eccetera eccetera, e viceversa. Dunque, le polarità opposte, pur contrastandosi (odio), rimangono unite  (amore). Il rapporto fra le due cambia continuamente, ma la loro somma deve sempre dare un certo numero.

Mettiamo che il numero sia cento: alla somma cento si può arrivare sommando due numeri diversi. Per esempio, 80+20, 40+60, 30+70, 52+48, e cosi via. L’importante che la somma dei due numeri sia sempre la stessa: al limite si può arrivare a 99+1, ma non oltre. Questa serie aritmetica simmetrica contiene 45 coppi di numeri. Ma se la somma fosse 1000, conterrebbe 500 coppie di numeri; se però calcolassimo anche i decimali sarebbero 1000, e così via, fino a un numero enorme o infinito.

Le possibili coppie di un sistema oscillatorio la cui somma sia un certo numero sono incalcolabili.

Questo per dire che l’equilibrio fra le due polarità di una coppia antinomica può posizionarsi a vari livelli e cambiare continuamente. Sia a livello di realtà grossolana, sia a livello di realtà mentale, sia a livello di coscienza, sia a livello di eventi. Da nessuna parte e su nessun piano si sfugge a questo legame simmetrico inverso, la diade.

Ora, se lo schema è reale, tutto è in un certo senso prevedibile. Perché se è vero che la mente vede tutto da una prospettiva dualistica inversa (soggetto/oggetto, maschio/femmina, bene/male, caldo/freddo, luce/buio, inizio/fine, ecc), è anche vero che la realtà stessa agisce secondo questo moto oscillatorio. O forse dobbiamo dire che non esiste il dualismo maschio/femmina, soggetto/oggetto, caldo/ freddo, luce/buio, vita/morte, ecc.? Sarebbero tutte nostre percezioni, nostre impressioni, nostre rappresentazioni, senza nessun rapporto con la realtà? Ma allora niente funzionerebbe e la nostra mente vivrebbe in un mondo di fantasie senza rapporto con il mondo esteriore. E come faremmo a vivere? Lo stesso rapporto esterno/interno non esisterebbe. Ma provate voi a fare un guanto o qualunque costruzione senza esterno o interno, o a inspirare solo senza espirare: non potreste esistere!

Deve dunque uno schema uniforme in tutte le cose che le fa funzionare. Materia, spirito ed eventi.

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