Tutte le leggi della fisica, ed anche
quelle della psiche e del divenire, hanno a che fare con moti oscillatori.
Questo perché, se le cose restassero ferme, se non si differenziassero pur
rimanendo unite, non ci sarebbe questo piano di realtà. L’oscillazione, la
differenziazione, la dicotomia resta ciò ha dato vita al tutto partendo da
semplici particelle e arrivando alle stelle, ai pianeti e alle galassie, nonché
a tutte le forme di vita.
Lo schema oscillatorio, che contrassegna
il divenire e che è rappresentato dal simbolo taoista dello yang/yin, rimane il
modulo base anche della psiche, dalle percezioni duali al pensiero antinomico,
dai sentimenti alle emozioni, dalle sensazioni alla coscienza (che è un
dualismo dell’io), dalle sensazione agli eventi. Le forze psicofisiche vanno
sempre a due a due, si contraddicono ma restano unite. Queste coppie
antinomiche o oscillatorie seguono una precisa simmetria inversa: il loro
rapporto dinamico è come quello dei prezzi e delle vendite. Se aumentano i
primi, diminuiscono le seconde, e viceversa.
In altre parole, se in un sistema chiuso
aumenta il freddo, vuol dire che diminuisce il caldo; se aumenta il buio,vuol
dire che diminuisce la luce; se aumenta il male, vuol dire che diminuisce il
bene; se aumentano i maschi, vuol dire che diminuiscono le femmine, eccetera
eccetera, e viceversa. Dunque, le polarità opposte, pur contrastandosi (odio),
rimangono unite (amore). Il rapporto fra
le due cambia continuamente, ma la loro somma deve sempre dare un certo numero.
Mettiamo che il numero sia cento: alla
somma cento si può arrivare sommando due numeri diversi. Per esempio, 80+20,
40+60, 30+70, 52+48, e cosi via. L’importante che la somma dei due numeri sia
sempre la stessa: al limite si può arrivare a 99+1, ma non oltre. Questa serie
aritmetica simmetrica contiene 45 coppi di numeri. Ma se la somma fosse 1000,
conterrebbe 500 coppie di numeri; se però calcolassimo anche i decimali
sarebbero 1000, e così via, fino a un numero enorme o infinito.
Le possibili coppie di un sistema
oscillatorio la cui somma sia un certo numero sono incalcolabili.
Questo per dire che l’equilibrio fra le
due polarità di una coppia antinomica può posizionarsi a vari livelli e
cambiare continuamente. Sia a livello di realtà grossolana, sia a livello di
realtà mentale, sia a livello di coscienza, sia a livello di eventi. Da nessuna
parte e su nessun piano si sfugge a questo legame simmetrico inverso, la diade.
Ora, se lo schema è reale, tutto è in un
certo senso prevedibile. Perché se è vero che la mente vede tutto da una
prospettiva dualistica inversa (soggetto/oggetto, maschio/femmina, bene/male,
caldo/freddo, luce/buio, inizio/fine, ecc), è anche vero che la realtà stessa
agisce secondo questo moto oscillatorio. O forse dobbiamo dire che non esiste
il dualismo maschio/femmina, soggetto/oggetto, caldo/ freddo, luce/buio,
vita/morte, ecc.? Sarebbero tutte nostre percezioni, nostre impressioni, nostre
rappresentazioni, senza nessun rapporto con la realtà? Ma allora niente
funzionerebbe e la nostra mente vivrebbe in un mondo di fantasie senza rapporto
con il mondo esteriore. E come faremmo a vivere? Lo stesso rapporto
esterno/interno non esisterebbe. Ma provate voi a fare un guanto o qualunque
costruzione senza esterno o interno, o a inspirare solo senza espirare: non
potreste esistere!
Deve dunque uno schema uniforme in tutte
le cose che le fa funzionare. Materia, spirito ed eventi.
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