La legge delle oscillazioni
ci dice ad ogni movimento in un senso deve corrispondere un movimento in senso
contrario. Questo perché ogni azione deve essere compensata da una reazione,
secondo una legge psico-fisica. Così è il moto di un pendolo: prima in un senso
e poi nel senso opposto. Poiché la legge delle oscillazioni si estende anche
agli avvenimenti e poiché tendono anch’essi a un punto di equilibrio, dobbiamo
aspettarci che, se compiamo un’azione “buona”, verremo colpiti da qualche
evento negativo, uguale per intensità ma contrario per valore, e viceversa.
Provare per credere.
Di solito noi non mettiamo
in relazione le cose che ci capitano, e crediamo che gli eventi ci capitano
casualmente. Ma le cose, in qualsiasi campo, non vanno così. Anche gli eventi
seguono il moto oscillatorio, avanti e indietro, e perciò dobbiamo aspettarci
un colpo di sfortuna dopo un colpo di fortuna o un insuccesso dopo un successo,
un incidente dopo atto di pietà o una malattia dopo qualche evento luminoso
(per esempio, un amore o una conquista).
Il principio è che ad ogni
acquisizione deve seguire una perdita.
Questo non ci piace, lo so.
Ma la natura non sa niente della nostra morale e agisce solo per preservare l’equilibrio.
Lo sappiamo talmente bene che ci siamo inventati un’Autorità soprannaturale per
riequilibrare, post mortem, il bene con il bene e il male con il male. Ma
questo andrebbe contro la logica delle oscillazioni che deve compensare il cosiddetto
bene con il male e il cosiddetto male con il bene.
Dico “cosiddetto” perché in
realtà bene e male sono solo le due facce di un’unica medaglia.
Attenzione, dunque, alle
cosiddette “azioni buone” o alle fortune: presto dovranno essere riequilibrate
da un evento negativo, un incidente, una grana, un fastidio, un evento
spiacevole o una malattia. Esaminate la vita delle persone buone e vedrete se
non vengono colpite da sventure dopo aver fatto o predicato il bene. Il caso
tipico è quello di Gesù che, dopo aver guarito i malati e predicato l’amore, è
stato colpito da una dolorosissima punizione.
Ma questo succede a tutti i
buoni o i santi, che subiscono prove e sventure di ogni genere.
La legge delle oscillazione
applicata agli eventi non perdona: deve riequilibrare il bene con il male e
viceversa. Ecco perché i cattivi prosperano e i buoni soffrono.
Per la natura, il bene è
ciò che favorisce la vita e la riproduzione e il male è ciò che le ostacola. Ecco
perché l’uomo represso e continente è colpito dalla sua stessa integrità e il vizioso
che semina figli è più fortunato e felice. Alla fine, comunque, poiché tutti
compiono sia il bene sia il male, seppur in proporzioni diverse, i conti si
pareggiano – e non c’è bisogno di nessun Dio per riequilibrare le cose. Così
come non c’è bisogno di nessun Dio per far funzionare la legge di gravità o le
leggi di Maxwell.
Quando certi individui, troppo
giovani, troppo dolci o troppo altruisti, muoiono precocemente, noi diciamo che
erano troppo buoni per vivere in questo mondo o che erano angeli che sono
saliti in cielo. Confermando con ciò che istintivamente riconosciamo la legge
delle oscillazioni.
Anche la classica legge del
karma riconosce la necessità di riequilibrare le cose, ma, sbagliando, ne fa
una specie di legge compensatoria del bene con il bene e del male con il male,
simile al nostro Dio etico. E invece il bene viene compensato dal male e
viceversa.
Oltretutto, se pensiamo che
Dio sia lì per fare del male a chi ha fatto del male o per compensare con il
bene chi ha fatto del bene, ammettiamo che anche la Bontà e l’Amore in persona
possa compiere il male. Mentre la vera Trascendenza è al di là di questi
dualismi.
Le leggi del mondo
psico-fisico sono leggi a-morali. Nessuno dice che la legge di gravità è
cattiva perché schiaccia qualcuno.
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